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WRC | Fontana e Arnaboldi, una stagione d’oro: l’Italia è campione del mondo WRC3 2025

Autore: Edoardo Scialanga
@edosciala03 edoardo_scialanga
Pubblicato il 13 Novembre 2025 - 17:30
Tempo di lettura: 4 minuti
WRC | Fontana e Arnaboldi, una stagione d’oro: l’Italia è campione del mondo WRC3 2025
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Un trionfo costruito con velocità, maturità e un primato storico per il giovane navigatore italiano

Matteo Fontana comincia finalmente a realizzarlo: è campione del mondo WRC3 2025. A quasi una settimana dal FORUM8 Rally Japan, dove ha chiuso matematicamente i giochi con un round d’anticipo, il pilota lombardo ripercorre una stagione che lo ha consacrato ai vertici delle due ruote motrici internazionali.

In Giappone, Fontana ed il suo navigatore Alessandro Arnaboldi avevano un compito semplice sulla carta, ma terribilmente insidioso nelle condizioni viste domenica: arrivare al traguardo. La pioggia battente sulle strette speciali tra Aichi e Gifu ha trasformato quel mandato in una prova di nervi, ma l’equipaggio italiano ha risposto nel modo migliore, firmando un controllo impeccabile fino al secondo posto di classe e alla conquista del titolo.

Questo rally dovevamo solo portarlo a casa – e ci siamo riusciti,” ha raccontato Fontana. “È stato duro, le condizioni erano difficili, ma quest’anno abbiamo dimostrato la nostra velocità. Qui serviva intelligenza. Essere campione del mondo… è una sensazione incredibile.

Alessandro Arnaboldi, il più giovane campione del mondo navigatore nella storia del WRC

Il titolo WRC3 2025 porta con sé anche un primato storico: Alessandro Arnaboldi, 22 anni, diventa il più giovane navigatore campione del mondo FIA WRC di sempre, considerando tutte le categorie.
Un risultato che lo proietta direttamente nella leggenda del rallismo mondiale, davanti a nomi come Christian Geistdörfer, Luis Moya, Martin Järveoja ed Elliott Edmondson.

La sua presenza al fianco di Fontana è stata uno degli elementi chiave dell’intera stagione: precisione, freddezza, comunicazione impeccabile in ogni condizione. Dalle speciali gelate di Monte-Carlo ai fondi insidiosi di Paraguay e Cile, fino alla pioggia battente del Giappone, Arnaboldi ha dimostrato una maturità rara per la sua età.

Una crescita costruita giorno dopo giorno, che oggi si traduce in un record destinato a durare nel tempo.

Una stagione costruita con lucidità

Il percorso verso il titolo si è acceso presto. Secondo a Monte-Carlo, poi ancora sul podio in Svezia, Fontana ha trovato la svolta definitiva nella vittoria al Rally Italia Sardegna, il primo trionfo iridato della sua carriera.
Il successo ha cambiato tutto: fiducia, consapevolezza, slancio. E da lì il ritmo è rimasto quello del campione.

Le affermazioni in Paraguay e Cile hanno cementato un vantaggio ormai difficilmente colmabile, permettendogli di affrontare il Giappone con la serenità di chi può pensare solo a gestire – compito svolto con la maturità dei giorni migliori.

A inizio anno non pensavamo al titolo,” spiega. “Ma dopo Monte, Svezia e soprattutto la vittoria in Sardegna abbiamo capito che era possibile. Abbiamo fatto un lavoro straordinario.

La forza di un progetto familiare

Il successo porta anche la firma della HMI, la struttura di famiglia che da anni sostiene la crescita di Matteo.
Per gli appuntamenti extra-europei è arrivata la collaborazione con M-Sport Poland, mentre in Europa il team ha utilizzato le proprie vetture, mantenendo un’identità fortissima e un’organizzazione sempre più solida.

Abbiamo il nostro team e le nostre auto,” racconta. “Per Paraguay, Cile e Giappone abbiamo usato una vettura M-Sport, ma in Arabia Saudita torneremo con la nostra. È stato un lavoro di squadra incredibile.

L’abbraccio di papà Corrado

Il successo di Matteo e Alessandro ha avuto un’eco speciale anche fuori dalle prove speciali. Tra i messaggi più emozionanti spicca quello di Corrado Fontana, padre di Matteo e figura iconica del rallismo italiano.

Sui social, Corrado ha ricordato un momento che oggi suona quasi profetico: nel novembre 2017, quando Matteo aveva solo 14 anni, gli aveva raccontato di aver conosciuto a scuola un ragazzo che condivideva la sua stessa passione per il motorsport.

«Papà, vorrei che fosse lui il mio navigatore quando correrò… abbiamo deciso che un giorno diventeremo campioni del mondo», scriveva allora.

Corrado non ha mai dubitato:

«Partire da zero con un ragazzino al tuo fianco? Non l’aveva mai fatto nessuno… ma quando io e Paolo Andreucci li abbiamo visti insieme non abbiamo avuto dubbi»… definirlo endorsement di tutto rispetto sarebbe un eufemismo.

E otto anni dopo, quel sogno di due adolescenti è diventato realtà: campioni del mondo WRC3, con Arnaboldi che stabilisce anche il primato di più giovane navigatore iridato nella storia del rally.

Il futuro – continuità, ambizione e crescita

Fontana non ha fretta di bruciare le tappe. Dopo un anno da incorniciare, l’obiettivo è consolidare:

Continueremo in WRC3 con HMI. Faremo anche alcune gare nazionali con una Rally2 per accumulare esperienza. È questo che vogliamo davvero: crescere nella scena mondiale, con calma, un passo alla volta.

Il 2025 consegna ai colori italiani un campione mondiale di enorme prospettiva.
Un pilota maturo, veloce, costante.
Un ragazzo che ha saputo trasformare una stagione solida in un titolo iridato.
E soprattutto, uno che sembra solo all’inizio del proprio cammino.

Matteo Fontana, campione WRC3: un nome che peserà anche negli anni a venire.

Immagini: Red Bull Content Pool ; alearnaboldi on instagram

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