WRC | Diramato il calendario 2026: 14 appuntamenti, Italia a inizio ottobre

Autore: Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 31 Luglio 2025 - 11:00
Tempo di lettura: 3 minuti
WRC | Diramato il calendario 2026: 14 appuntamenti, Italia a inizio ottobre
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Poche novità per la stagione 2026, ancora non ufficializzata la location dell’appuntamento italiano: si pensa all’addio alla Sardegna

Il WRC 2026 ha a partire da oggi un volto ben definito, con l’ufficializzazione del calendario dei rally in programma per la prossima stagione. Confermata la disposizione di 14 appuntamenti già proposta quest’anno, con una sola novità a livello di location e un’altra possibilmente in divenire.

Per il terzo anno consecutivo i tre round di apertura resteranno immutati. La stagione debutterà nel weekend del 25 gennaio con il Rally di Montecarlo numero 94, seguito dal Rally di Svezia tra il 12 e il 15 febbraio e dal Rally Safari esattamente un mese più tardi. Tre corse diversissime tra loro, che daranno modo a piloti e squadre di fronteggiarsi da subito in una varietà di scenari.

Nel fine settimana del 12 aprile si assisterà al ritorno del Rally di Croazia, unica vera new entry del 2026 al posto del Central European Rally. Alla prima sfida su asfalto ne seguirà subito un’altra, quella del Rally Islas Canarias in Spagna dopo due settimane: la prima edizione iridata non ha offerto grande spettacolo e sarà un’occasione di rivincita per gli organizzatori iberici.

Il primo sterrato europeo sarà, come da tradizione consolidata, quello del Rally del Portogallo tra il 7 e il 10 maggio. Dalla Lusitania ci si trasferirà poi in Giappone: l’evento sul catramato del Sol Levante verrà proposto in un nuovo slot, quello dell’ultimo fine settimana di maggio, nel tentativo di incontrare condizioni meteo più favorevoli e soprattutto di “spezzare” una sequenza di eventi su sterrato che andrebbero a penalizzare notevolmente i leader della classifica dopo i primi round, come accaduto ad Elfyn Evans quest’anno.

Rientrati in Europa sarà tempo del Rally dell’Acropoli a fine giugno, prima della doppia trasferta a nord. Confermato per il 16-19 luglio il Rally di Estonia, contrariamente all’alternanza con la Lettonia che rientrava nei recenti propositi di WRC Promoter, nel weekend tra il 30 luglio e il 2 agosto sarà invece il turno del 75° Rally di Finlandia.

Verrà in seguito riproposta la trasvolata oceanica per i due appuntamenti in Sud America: il 27-30 agosto toccherà al Rally del Paraguay, due settimane dopo al Rally del Cile. Spostato tra il 1° e il 4 ottobre il Rally d’Italia e qui risiede l’unico vero punto di domanda di questo calendario: non vi è infatti alcun riferimento alla Sardegna, da anni sull’orlo dell’esclusione dal WRC, e alcuni indizi sembrerebbero portare ad un nuovo campo di gara per l’evento di casa nostra; il Rally di Roma Capitale, ora teatro dell’ERC, potrebbe avere per la prima volta sulle sue strade la serie iridata. Il gran finale, anticipato di due settimane rispetto al 2025, è fissato in Arabia Saudita tra l’11 e il 14 novembre.

“È un calendario stilato con criterio”, ha detto il managing director di WRC Promoter, Jona Siebel. “È diverso, segue un bel ritmo e rispecchia i pareri che abbiamo ricevuto da team, piloti e da tutte le parti in causa del campionato. Abbiamo trasmesso delle opinioni reali alla nostra sequenza di eventi e a come questa potesse avere un impatto sulla competizione sportiva”.

Così il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem: “Il calendario 2026 del WRC riflette la potenza globale del campionato e il suo appeal. Combina l’eredità di rally storici e il ritorno di eventi nuovi, in regioni dove la partecipazione e l’interesse verso i rally continua a crescere”.

Immagine copertina: Red Bull Content Pool

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