Si prospettano ore molto difficili per il calendario del WRC 2020. Nella giornata odierna è arrivata la cancellazione ufficiale del Rally di Finlandia, previsto per il weekend del 9 agosto, e nelle prossime ore è atteso un annuncio anche riguardo il rientrante Rally di Nuova Zelanda.
Troppe le incertezze riguardanti lo stato del Coronavirus, in fase di miglioramento in molte zone del mondo ma ancora sufficientemente pericoloso da convincere gli organizzatori a cancellare i propri eventi per quanto concerne questa stagione di motorsport. Il Rally di Finlandia 2020 è il primo ad essere cancellato dal 1951, anno dell’edizione inaugurale del leggendario 1000 Laghi.
Così si legge nel comunicato di AKK Sports, promoter dell’evento: “Oltre allo sconosciuto sviluppo del Covid-19, dietro la nostra decisione ci sono altri motivi di incertezza. Ad esempio la scarsità di informazioni riguardo il fatto che le attuali restrizioni imposte dallo Stato sugli eventi pubblici possano continuare oltre il mese di luglio, oltre a come i concorrenti, i team e gli spettatori provenienti dall’estero possano raggiungere la Finlandia in sicurezza”.
Jani Bäckman, capo dell’ente organizzatore del Rally di Finlandia, ha aggiunto: “Cancellando l’evento di quest’anno, vogliamo dimostrare il nostro senso di responsabilità nei confronti di tutte le parti in causa, oltre alla società in generale. La salute e il benessere sono sempre una priorità. Sposteremo il nostro focus sul 2021, quando saremo finalmente in grado di organizzare l’edizione numero 70 in un’atmosfera fantastica, insieme ai nostri spettatori, ai piloti e ai nostri nuovi e vecchi partners”.
Come detto, nelle prossime ore è attesa anche la cancellazione del Rally di Nuova Zelanda, fatto che ridurrà a nove eventi il calendario del WRC 2020. Il ritorno in gara, dunque, non dovrebbe verificarsi prima dell’ultimo weekend di settembre quando andrà di scena il Rally di Turchia.
Immagine copertina: Red Bull
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