WMX | Intervista a Lotte van Drunen: “Nel 2025 non ho mai corso al 100% della forma, voglio vincere più titoli possibile”

Autore: Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 21 Novembre 2025 - 14:00
Tempo di lettura: 5 minuti
WMX | Intervista a Lotte van Drunen: “Nel 2025 non ho mai corso al 100% della forma, voglio vincere più titoli possibile”
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Durante il sabato del Supercross di Parigi, P300.it ha raggiunto la campionessa olandese per una chiacchierata incentrata sul secondo titolo mondiale e sul suo futuro

da Parigi – Lotte van Drunen è un’autentica stella del motocross mondiale. Impostasi sin dalla più giovane età come uno dei maggiori talenti emergenti, con la medaglia di bronzo nella finale europea della 85cc nel 2021, la pilota olandese ha debuttato nel WMX appena dopo il compimento dei 15 anni di età, nel Gran Premio di Turchia del 2022 e da quel momento è stato un susseguirsi di successi.

A seguito di un primo anno completo di apprendistato nel 2023, concluso al terzo posto con la prima vittoria nel Gran Premio di Olanda ad Arnhem, van Drunen è passata da Kawasaki a Yamaha e in particolare al team de Baets, con il quale ha compiuto l’ultimo e decisivo step. Nelle ultime due stagioni ha conquistato il titolo mondiale WMX ed è l’unica pilota ad avere raggiunto questo traguardo a livello femminile appena maggiorenne.

Nel sabato pomeriggio del Supercross di Parigi, P300.it ha raggiunto la pilota di Gorinchem per ripercorrere un 2025 di grande gloria ma anche sofferto, a causa dell’infortunio alla caviglia patito negli Stati Uniti a novembre 2024, oltre a cercare di capire cosa sarà del suo 2026 e più in generale del suo futuro.

Innanzitutto come stai e come sta procedendo il recupero dopo l’ultima operazione chirurgica che hai affrontato?
“Sto bene! Ho patito molto dolore durante l’ultima stagione, quindi mi sono operata per rimuovere una vite e un pezzo di osso. Devo dire che finora sta andando tutto bene, dovrei riuscire a progredire ancora ma sono felice di come sta procedendo il recupero. Mi sto allenando duramente per la prossima stagione perché voglio vincere un altro titolo, quindi lavoreremo su quello”.

Qualcuno disse che vincere un titolo è difficile, ma rivincerlo è ancora più complicato. Come è stato questo secondo titolo mondiale?
“Sicuramente è stato più difficile! C’era molta più pressione su di me ed effettivamente, come dici tu, rivincere un titolo è più complicato. Ora però ce l’ho fatta, ho superato questo scoglio ed è una sensazione fantastica. Specialmente nell’ultima gara mi sono sentita davvero nervosa, normalmente non lo sono ma già dopo la prima manche ho percepito che non stessi guidando come al solito, stavo pensando solo a vincere questo titolo. Ho 18 anni e ho già vinto due mondiali, cosa potrà succedere adesso?”.

Quante gare ritieni di avere corso al 100% della condizione, dopo l’infortunio patito alla fine dello scorso anno?
“Direi nessuna. Sono arrivata molto in forma alla prima gara a Riola, ma al martedì mi sono ammalata. Non riuscivo né a mangiare né a bere. Al venerdì ho fatto la track walk e ad ogni salto percorso mi sentivo esausta. Ho vinto lo stesso, è stato incredibile e probabilmente sono state tra le migliori gare della mia carriera. Per il resto del campionato ho pensato solo al titolo, ho corso molto bene in gara-2 in Germania, ho fatto holeshot e sono riuscita a correre con il mio passo su una pista completamente piatta. Per il resto della stagione non sono mai stata me stessa. Dovrebbero esserci dei miglioramenti ora, ho vinto il secondo titolo e ora mi sento davvero senza pressioni, mi sento bene e in fiducia”.

Che idea ti sei fatta del livello raggiunto dal motocross femminile di recente?
“Penso che il livello stia crescendo tantissimo. Anno dopo anno sto andando sempre più forte ma anche le altre ragazze migliorano. Se guardiamo indietro di dieci anni penso che sia stato fatto un grande passo avanti, ci stiamo avvicinando al livello della MX2 e specialmente per quanto mi riguarda in allenamento vado veramente forte. Se dovessi riuscire a trasportare anche in gara la mia velocità in allenamento sarebbe tutto più facile. Poi vediamo che non sono solo le migliori tre ad essere competitive, ma tutto il contesto sta diventando più grande. Ora c’è proprio una sfida generazionale tra le giovani e le esperte, quindi è anche un bel mix!”.

Cosa ti piace di più del WMX e cosa, invece, cambieresti?
“Mi piace che ci sia un campionato femminile ma credo che lo sport femminile in generale stia crescendo, quindi anche il motocross femminile dovrebbe migliorare. Corriamo appena sei Gran Premi e non è il massimo, perché non ti puoi permettere alcun errore. Sicuramente mi piacerebbe correre più gare e credo che sia il pensiero di ogni pilota. Per il prossimo anno ho visto che avremo solo un Gran Premio su sabbia (Arnhem, ndr) e per quanto mi riguarda è un peccato, perché adoro la sabbia. È bello che ci sia attenzione sul mondiale femminile ma penso che dovremmo avere più gare”.

Hai corso a lungo contro gli uomini nelle categorie junior e hai raggiunto risultati impressionanti, come il bronzo nell’europeo 85cc. Che tipo di esperienza è correre in MX2 e quanto importante è, per la tua crescita, correre ancora contro gli uomini ogni tanto?
“Correre in MX2 è il mio sogno e credo sia così per tante altre ragazze. Mi aiuta molto a spingere me stessa nel corso delle gare, quando corro in MX2 ho la possibilità di provare piste più dure e scavate e di fare pratica per il WMX. Mi piace anche essere l’unica ragazza in pista, vincere tra le donne ed essere circa ultima tra gli uomini non cambia molto per me. Mi piace correre, mi diverto. Per il futuro non ho proprio idea, voglio vincere dei titoli mondiali nel WMX ma anche correre in MX2, come hai detto ho già corso tanto contro gli uomini e quindi perché non provarci?”.

Quali sono i tuoi programmi per il 2026? Correrai solo il WMX o proverai anche qualche round dell’AMA?
“Onestamente non ne ho ancora idea. Ovviamente farò il mondiale, mi piacerebbe tanto correre qualche gara in MX2 ma non dipende sempre da me purtroppo. Anche correre qualche round dell’AMA non sarebbe male ma al momento non ho piani per questo. Forse farò qualche round del campionato italiano e di quello olandese, ancora non ho un piano definito”.

Dove ti vedi tra cinque anni? Sei ancora molto giovane ma hai già vinto tanto. Ti vedi sempre come una pilota di motocross oppure hai anche altri interessi e ti piacerebbe provare anche qualcos’altro nel motorsport?
“Sicuramente continuerò con il motocross. Ho 18 anni e due titoli mondiali, è difficile capire dove sarò tra cinque anni. Voglio vincere più titoli femminili possibile e penso a questo ogni giorno. Vivo ogni giornata singolarmente. Magari tra cinque anni sarò una pilota full-time in MX2. Mercoledì (l’altroieri, ndr) partirò per gli Stati Uniti dove correrò il Mini O’s, il livello delle avversarie sarà molto alto e spero di non essere sfortunata come l’anno scorso!”.

Immagini: Yamaha Media Center

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