La spagnola beffa Fontanesi all’ultimo giro di gara-2, ma a van Drunen bastano due piazzamenti per il primo titolo mondiale
Il Gran Premio di Turchia ha assegnato il primo dei tre titoli mondiali di motocross del 2024 e la nuova campionessa del WMX è Lotte van Drunen. Primo iride per la 17enne olandese del team Yamaha de Baets, un traguardo da tutti atteso per lo spettacolare talento messo in scena sin dalla più tenera età ma tutt’altro che facile da raggiungere in presenza di avversarie molto competitive come quelle di quest’anno. E anche il weekend decisivo è stato ben lontano dal banale per van Drunen, la quale ha corso per due piazzamenti utili (un quarto e un quinto, nello specifico) al conseguimento del titolo senza rischi eccessivi e potenzialmente controproducenti.
Anche Daniela Guillén ha combattuto come le era richiesto, ossia per la vittoria. La spagnola della RFME Academy doveva recuperare un passivo piuttosto ampio e vincere era l’unico modo per provare a cucire tale gap. L’impresa non è riuscita in gara-1, quando si è dovuta inchinare a Courtney Duncan, ma in gara-2 e nella classifica assoluta la vice-campionessa in carica ha raggiunto il gradino più alto del podio. Tutto questo non è stato sufficiente per rovesciare la classifica finale, ma va comunque reso grande onore ad una pilota giovane e spinta da un talento che poco ha da invidiare alla nuova tabella dorata del motocross femminile.
Davvero esplosiva la corsa per la vittoria overall ad Afyonkarahisar. Nelle ultime fasi di gara-2 tutto sembrava volgere a favore di Kiara Fontanesi, leader della manche sin dal via dopo il terzo posto di gara-1, ma la parmense non è riuscita a rispondere al prepotente forcing di Guillén che l’ha raggiunta e superata proprio all’ultimo giro. Nel tentativo di trovare una disperata reazione, la sei volte iridata è finita a terra perdendo anche la seconda posizione a vantaggio di Duncan.
La neozelandese ha abdicato con una piazza d’onore e una vittoria di manche al sabato. Su una delle sue piste preferite la pilota del team Kawasaki F&H Racing ha ribadito la sua forza in gara-1 ma nell’ultima corsa, su una pista trattata con un quantitativo d’acqua anche eccessivo, ha faticato a rimontare dalla quarta posizione da cui è partita. Charli Cannon ha fatto spalle molto larghe prima di cederle la terza piazza e la seconda è arrivata, come detto, per effetto della scivolata finale di Fontanesi. Nel 2025 Duncan cercherà giocoforza di riprendersi la corona perduta quest’anno, che sarebbe la numero cinque.
Buono il ritorno sulla scena iridata per Cannon, apparsa più matura e veloce rispetto alla pilota vista all’opera nel 2023. L’australiana si è collocata quarta, con un quinto e un quarto di manche, e di sicuro se dovesse riprovare l’avventura iridata potrebbe risultare ben più pericolosa per le protagoniste europee.
Van Drunen si è collocata quinta davanti a Larissa Papenmeier (6-7), mentre Lynn Valk è incappata in un terribile weekend con un problema meccanico che l’ha costretta al ritiro in gara-1 prima di concludere gara-2 in sesta piazza. Un punticino iridato, in casa Italia, anche per Cecilia Polato grazie al 20° posto della prima frazione.
Il titolo mondiale femminile 2024 è di van Drunen con 282 punti contro i 278 di Guillén. Fontanesi ha vinto il confronto per il terzo posto a quota 232, approfittando dello zero incassato da Valk (219) ieri. Solo quinta Duncan, che ha disertato il Gran Premio di Germania per infortunio ma ha comunque concluso la stagione con zero vittorie assolute e solo due parziali. Titolo costruttori a Yamaha sul filo di lana: 285 punti per Iwata contro i 282 di Gas Gas.
Classifica:
Campionato piloti:
Immagini: Yamaha Media Center, mxgp.com
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