WEC | Trionfo di Toyota e Porsche nella 4h di Silverstone

di Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 1 Settembre 2019 - 17:32
Tempo di lettura: 3 minuti
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WEC | Trionfo di Toyota e Porsche nella 4h di Silverstone

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Il primo capitolo del WEC 2019-2020 si è chiuso nel segno di Toyota e Porsche. A Silverstone sono arrivate due doppiette, la Casa giapponese ha nuovamente imposto la sua dura legge tra i prototipi mentre i tedeschi sono usciti vincitori dalla solita battaglia tra le GTE.

Il successo assoluto è andato alla #7 di Mike Conway, Kamui Kobayashi e José María López, che ha preceduto la gemella #8 di poco meno di due secondi. L’equipaggio vice-campione in carica ha dominato la corsa per larghi tratti, sia sull’asciutto che sul bagnato dopo la pioggia caduta attorno a metà distanza. Il podio è stato completato dalla Rebellion #1, la quale ha approfittato di una sosta ai box della #3 nel corso dell’ultima ora a causa di un problema allo sterzo.

Quarto posto per la Ginetta #5, attardata di ben cinque giri dopo un’uscita di pista di Ben Hanley alla fine della penultima ora. Le due vetture britanniche sono state coinvolte in peripezie di ogni genere e alla fine sono riuscite a tagliare il traguardo, con la #6 lontana 17 tornate dopo un incidente con la Ferrari #71. Decimo posto assoluto e quinto in LMP1 per la Rebellion #3.

Vittoria al debutto nel mondiale per Cool Racing, nella categoria LMP2. La squadra svizzera, pur orfana dell’infortunato Alexandre Coigny, ha vinto la gara con il solito Nicolas Lapierre affiancato da Antonin Borga. Nonostante lo splash finale nelle ultime fasi di gara, la vettura #42 ha tagliato il traguardo con 50 secondi di vantaggio sulla Alpine Signatech, arrivata seconda grazie al sorpasso di Thomas Laurent su Frits van Eerd proprio nel corso dell’ultimo giro. Terza piazza, quindi, per la #29 del Racing Team Nederland, spinta dagli ottimi stint di Giedo van der Garde. La battaglia finale tra le due vetture del team Jota ha visto la #37 prevalere sulla #38, con Will Stevens che ha resistito agli attacchi di António Félix da Costa: oltre un minuto di ritardo per le due Oreca gommate Goodyear. Sesta posizione di categoria per la Dallara del team AF-Cetilar.

Occasione sprecata per Ferrari in GTE-Pro. La #71 è stata eliminata dalla contesa a metà gara a causa di un goffo tentativo di doppiaggio di Oliver Jarvis, al volante dell’Oreca #6, ai danni di Miguel Molina; la #51 ha risalito tutto il gruppo dopo avere subito una foratura nei primissimi minuti di gara ma quando Alessandro Pierguidi è riuscito a prendere il comando, grazie ad un fantastico sorpasso all’esterno di Gianmaria Bruni all’esterno della Copse, è arrivato un drive through che ha retrocesso la Rossa al quarto posto finale. La Porsche #91 di Bruni e Richard Lietz ha quindi conquistato il successo precedendo la gemella #92 dei campioni in carica Michael Christensen e Kévin Estre. Podio completato dalla Aston Martin #97 davanti, appunto, alla Ferrari #51.

Ferrari che si è rifatta in una GTE-Am segnata da una cascata di penalità, tra violazioni del regime di virtual safety car, track limits non rispettati e sorpassi in presenza di bandiere gialle. Successo per la #83 di Emmanuel Collard, Nicklas Nielsen e François Perrodo, davanti alla Aston Martin #98 e ad un’altra Ferrari, la #70 gestita da MR Racing. Quinta la Porsche #77 del team Proton, con Riccardo Pera insieme a Matthew Campbell e Christian Ried, mentre è andata peggio la prima di Matteo Cairoli con il team Project 1, solo sesto. Nona la Ferrari #54 che Giancarlo Fisichella divide con Francesco Castellacci e Thomas Flohr, quest’ultimo finito in testacoda a Becketts nella prima metà di corsa.

Il secondo round del WEC 2019-2020 andrà in scena tra un mese, il 6 ottobre, con la 6h del Fuji.

Immagine copertina: fiawec.com

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