La Toyota #7 scatterà dalla pole position nella 6h di Shanghai che prenderà il via nella notte italiana. La quarta forza del WEC 2017 è stata portata al top da Kamui Kobayashi, che ha staccato il nuovo record in qualifica con il tempo di 1:42.526, e da Mike Conway, fermatosi a ben sei decimi dal nipponico ma veloce abbastanza da posizionare “al palo” il suo equipaggio. La prestazione di Kobayashi ha colto di sorpresa il team Porsche, che pareva già in procinto di godersi la pole della #1 nonostante un giro cancellato per track limits.
La media dei tempi della 919 #1 è invece risultata di quattro decimi peggiore rispetto alla pole position finale. Nick Tandy è riuscito a rimanere, seppur di poco, sotto il muro dell’1:43 ma André Lotterer non ha replicato la performance del britannico dopo essersi visto annullare, come detto, il primo tentativo lanciato. Alle spalle della vettura campionessa uscente si ha una replica della situazione in prima fila, con la Toyota #8 davanti alla Porsche #2 di appena 52 millesimi: sono queste le vetture che si giocano il titolo e si ricorda, a tal proposito, che alla vettura #2 basta un podio per chiudere i giochi con una gara d’anticipo. Una qualifica molto difficile per Hartley e Bamber, entrambi alle prese con il traffico delle LMP2 che ha indotto quest’ultimo anche ad un errore.
In previsione gara, i valori in campo tra Toyota e Porsche sembrano essere tutto sommato appianati. Anche nelle prove libere le TS050 hanno stabilito ottimi riferimenti, mentre le 919 hanno lottato con il cosiddetto “pick up”, ossia la raccolta dei “marbles” a bordo pista (specie in fase di doppiaggio, quando si esce di traiettoria) che a lungo andare può risultare fastidioso in termini di guidabilità della vettura. Già l’anno scorso le Porsche (così come le Audi) lamentarono questo problema, nella gara di domani bisognerà prestare molta attenzione in fase di sorpasso delle vetture più lente.
Fondamentale pole position in LMP2 per la Rebellion #31, che permette a Julien Canal e a Bruno Senna di rosicchiare un altro punto al team DC Racing in ottica campionato. A separare i due piloti del team svizzero da Jarvis/Laurent/Tung ci sono ora nove lunghezze. 1:48.509 è il nuovo record sul giro della classe cadetta, stabilito proprio dal nipote d’arte al volante dell’Oreca 07 motorizzata Gibson. Lontana quasi tre decimi la G-Drive #26, con il silver driver Léo Roussel addirittura più veloce di 25 millesimi rispetto al debuttante Nico Müller, risultato che ha ovviamente determinato un’ottima media dei tempi. Terza la Rebellion #13, davanti proprio alla DC Racing #38 che nella gara di casa dovrà inventarsi qualcosa per fermare il recupero degli avversari in campionato. Alle spalle della prima vettura gestita da Jackie Chan si è piazzata la Alpine Signatech.
Qualifica combattuta tra le GTE-Pro, con Michael Christensen che ha segnato un nuovo record sul giro in 1:59.578 ma non è riuscito a portare la Porsche #92 alla pole position poiché la media dei tempi ha premiato l’Aston Martin #95. Sia Nicki Thiim che Marco Sørensen, infatti, sono risultati più veloci di Kévin Estre prendendosi il punto aggiuntivo per due decimi. Il francese è stato più lento di sette decimi rispetto al compagno di equipaggio. In terza posizione si sarebbe piazzata la Porsche #91, ma Frédéric Makowiecki si è visto cancellare il primo tentativo lanciato per il solito track limits e non è riuscito successivamente a replicare il buon tempo segnato in precedenza, dunque sarà la Ferrari #51 leader di campionato a partire dal gradino più basso del podio virtuale mentre la seconda 911 di Weissach è solo settima. Alle spalle della prima Ferrari ci sono le due Ford, con la #67 davanti alla #66, apparse in leggera ripresa in Cina rispetto alle ultime uscite.
Aston Martin in pole anche per quanto riguarda la GTE-Am, nonostante Pedro Lamy sia stato solo il terzo pilota più veloce in pista. Il nuovo primato delle GTE in vecchia specifica è infatti di Miguel Molina su Ferrari, in 2:01.494, più veloce di appena due millesimi rispetto a Matteo Cairoli e di 40 rispetto al portoghese dell’Aston Martin, ma la differenza è stata fatta nuovamente dai gentlemen. Paul Dalla Lana ha infatti battuto di quasi nove decimi Christian Ried e di un secondo e mezzo Thomas Flohr, portando alla pole la Vantage #98 con buon vantaggio sulla Porsche #77 e sulla Ferrari #54. Solo un quarto posto, al termine di una qualifica non esaltante, per la Ferrari #61 del team Clearwater.
Il semaforo verde per la 6h di Shanghai è previsto, come detto, per le ore 4:00 italiane.
Immagine copertina: twitter.com/Toyota_Hybrid
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