WEC | Il ritorno della Perrinn, terzo costruttore di LMP1 non-ibride

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
18 Maggio 2017 - 13:46
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Dopo oltre tre anni di parole e un progetto che non si sapeva nemmeno se esistesse veramente, la nascita della Perrinn LMP1 è finalmente ufficiale. La piccola engineering francese è a tutti gli effetti il terzo costruttore ad aderire al nuovo regolamento per i prototipi non-ibridi del WEC, che entrerà in vigore dal 2018 e che verrà meglio esplicato da FIA e ACO in una conferenza stampa nei giorni precedenti la prossima 24h di Le Mans.

Come detto, il nome Perrinn apparve per la prima volta negli ultimi giorni del 2013 da un’idea di Nicolas Perrin, ex ingegnere aerodinamico della Williams. Uno dei punti cardine del progetto era quello di rendere accessibile a tutti, gratuitamente, tutto ciò che riguardava la nuova vettura, in modo da renderla appetibile e “popolare”. Il nuovo prototipo, chiamato “myLMP1“, avrebbe dovuto debuttare già nel 2015, ma non è più apparsa alcuna novità a riguardo.

Con il nuovo regolamento riservato ai prototipi non-ibridi, volto a rilanciare una categoria in grande declino e rimasta a tutti gli effetti con una sola macchina in griglia (la CLMNissan del team ByKolles), ecco che il progettista francese è tornato alla carica con la sua vettura. Stando alle parole di Perrin, il costo di un telaio si aggira attorno al milione e mezzo di dollari e una scuderia europea (tuttora ignota) ne ha acquistati un paio da pochi giorni.

“Il maggiore supporto e la crescita di stabilità da parte di FIA e ACO, uniti ai programmi di altri costruttori, hanno portato al dialogo con team alla ricerca di maggiore libertà rispetto alle nuove LMP2. La LMP1 offre un percorso di grande progresso dal punto di vista dell’ingegneria. In pochi mesi, il nostro programma ha conosciuto una veloce progressione fino a completare due macchine e ad avere materiale sufficiente per costruirne una terza entro sei mesi”, ha rivelato Perrin in una nota ufficiale.

Immutata anche la filosofia “open source“: “Si tratta di un modo per focalizzare risorse e nuove leve attorno al nostro progetto. Voglio che Perrinn arrivi al successo a Le Mans come engineering più grande di quanto non lo sarebbe diventata se ci fossimo limitati a costruire un’azienda centralizzata e chiusa. La nostra forza-lavoro è decentralizzata e globale. Il nostro team è aperto e accessibile”.

Perrinn si accoda quindi a Ginetta e BR Engineering come terzo costruttore di LMP1 non-ibride. Si attendono ora notizie riguardanti ByKolles e un eventuale ritorno del team Rebellion.

Immagine copertina: Perrinn Limited

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