WEC | Pubblicata la entry list della 24 Ore di Le Mans 2020

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di Lorenzo Esposito @https://mobile.twitter.com/lorexpo27
29 Febbraio 2020 - 09:00
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Come preannunciato nei giorni scorsi, è stata rilasciata la lista ufficiale dei team e relativi equipaggi che prenderanno parte alla prestigiosa gara di durata, giunta alla sua ottantottesima edizione. La 24 Ore di Le Mans 2020, che si svilupperà nel weekend dal 10 al 14 giugno, sarà la tappa finale della stagione 2019/2020 del WEC e l’ultima gara in cui si vedranno in azione i prototipi LMP1 ibridi; questi ultimi, introdotti nel 2012, lasceranno spazio da settembre alla nuova generazione delle tanto attese Hypercar.

Ecco le principali informazioni sulle quattro classi.

In LMP1, come ormai da consuetudine, correranno un numero esiguo di vetture; ciascuno dei 3 team porterà in pista 2 auto. Toyota sarà l’unica ibrida, forte dell’esperienza acquisita nel corso degli anni e di un gruppo di piloti solido, ma dovrà prestare attenzione al BOP. Il Team Rebellion si candida a principale rivale per la vittoria, con Dumas e la recente aggiunta di Louis Deletraz al team che possono infastidire i giapponesi. Infine ci saranno le Ginetta del Team LNT, che attualmente ha confermato solo Robertson e Simpson e può fare affidamento sull’affidabilità.

Situazione ben diversa in classe LMP2, dove sono previsti al via ben 24 equipaggi e l’incertezza è come sempre presente. Squadre come G-Drive e Nielsen al momento hanno confermato solo uno dei tre piloti, mentre lo United Autosports va sul sicuro con Hanson, Albuquerque e Di Resta. Il Team Nederland schiera nuovamente il trio olandese formato da Nyck De Vries, Giedo van der Garde e Van Eerd sulla scia delle recenti prestazioni, cosiccome il Jackie Chan DC Racing con l’ex-F1 Stevens, Tung ed Aubry. Nuovamente al via anche quest’anno il team italiano Cetilar Racing con Sernagiotto, Belicchi e Lacorte, che sulla Dallara spinta dal motore Gibson cercheranno di fare il colpaccio. Ultima ma non meno importante la presenza del Richard Mille Racing, arrivata in extremis in seguito all’impegno preso nell’ELMS; l’equipaggio sarà proprio lo stesso del campionato europeo, composto da Flörsch, Legge e Calderon, realizzando così il sogno espresso nei giorni scorsi.

Meno vetture ma tanta competizione in GTE PRO: le squadre in lista sono 11, ma tutte potenzialmente in grado di giocarsela per la vittoria finale. Negli anni scorsi si è sempre registrata una battaglia serrata, con piloti nel raggio di pochi secondi anche dopo diverse ore di gara. Molto dipenderà dal BOP, sperando che quest’ultimo non influenzi eccessivamente i valori in campo. Dopo il ritiro di Ford, restano Porsche, con il maggior numero di equipaggi (4), Corvette, Aston Martin e Ferrari, dove sulla vettura 82 del team Risi Competizione è curiosa la presenza di Bourdais, lasciato a piedi proprio dall’uscita della casa americana.

Situazione simile all’LMP2 infine in GTE AM, in cui i team al via saranno 20. Matteo Cairoli, in gara con una Porsche del Team Project 1, vorrà certamente riscattarsi dalla sfortunata edizione 2019, con la speranza di avere in squadra un gentleman driver migliore di Hoshino. Il team Dempsey quest’anno schiera invece Ried, Pera e Campbell, da tenere d’occhio assieme alla vettura numero 54 dell’AF Corse di Fisichella, Castellacci e Flohr e dell’altra Porsche di Bleekemolen, Fraga e Keating, sempre gestita dal Project 1.

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