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WEC | Porsche “libera” la 919 Hybrid. Giro record a Spa con Jani!

di Alessandro Secchi
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Pubblicato il 10 Aprile 2018 - 09:30
Tempo di lettura: 4 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
WEC | Porsche “libera” la 919 Hybrid. Giro record a Spa con Jani!
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All’improvviso un mostro. Il silenzio delle Ardenne è stato interrotto nella giornata di ieri dal rombo di una vettura che ha infranto il record della pista di Spa-Francorchamps. E no, non si tratta di una Formula 1.

Trovata pubblicitaria? Marketing? Probabile. Sta di fatto che da ieri il tempo record sul mitico tracciato belga appartiene alla Porsche 919 Hybrid in versione Evo che, guidata dallo svizzero Neel Jani, ha completato i 7004 metri in 1:41.770, 783 millesimi più veloce rispetto al precedente record di Lewis Hamilton. Il campione in carica aveva fatto infatti segnare il tempo di 1:42.553 nelle qualifiche del Gran Premio del Belgio dello scorso anno a bordo della Mercedes W08.

Com’è possibile che un prototipo giri più veloce di una Formula 1? I motivi non sono pochi. Partiamo dalla sigla Evo applicata alla 919 Hybrid. I regolamenti WEC castravano in parte le potenzialità dei team per permettere un livellamento delle prestazioni. Con l’uscita di Porsche dal WEC, si è voluto rispondere alla domanda “Qual è il vero potenziale della 919, senza limitazioni?”.

L’occasione per regalare un giro d’onore al prototipo campione in carica del WEC si è tramutata nell’opportunità per liberare tutta la sua potenza.

Per preparare la 919 Hybrid Evo, si è partiti ovviamente dalla base che ha conquistato il mondiale 2017. La prima modifica è stata l’aggiornamento con gli sviluppi progettati e preparati per la stagione 2018 prima della decisione di ritirare il team dal campionato Endurance. Inoltre, sono stati apportati diversi aggiornamenti aerodinamici al prototipo.

Le limitazioni imposte dal WEC nel 2017, tra le quali un flussometro, limitavano la potenza del powertrain a circa 500 cavalli. Libera dalle varie imposizioni e con un aggiornamento software, la 919 Hybrid Evo è stata capace di sviluppare ben 720 cavalli.

Per quanto riguarda la parte elettrica, il totale di energia che poteva essere utilizzato tramite i due sistemi di recupero di energia installati a Spa nel 2017 era di 6.37 megajoule. Sulla Evo, il valore è di 8.49 megajoule. Il tutto si tramuta in un 10% di energia elettrica in più per un valore stimato passato da 400 a 440 cavalli.

La Evo è stata equipaggiata inoltre con un nuovo diffusore frontale, più largo, ed una nuova ala posteriore, entrambi dotati di un sistema DRS attivo. Il fondo piatto è stato affinato così come le minigonne. Le modifiche aerodinamiche hanno portato un incremento del 53 percento della downforce e del 66% dell’efficienza globale, rapportata ai valori del 2017.

Si aggiungono inoltre un sistema brake-by-wire attivo su tutte e quattro le ruote, un servosterzo più potente e una dieta di 39 chilogrammi per un peso totale di 849, ottenuta rimuovendo quanto non necessario per un flying-lap come condizionatore, sensori, dispositivi dalla race control, luci.

A completare il tutto, pneumatici specifici portati da Michelin, della medesima dimensione (310/71-18) ma dal grip maggiorato e senza compromessi lato sicurezza, per poter spingere al massimo sul singolo giro.

Insomma, un vero e proprio mostro. Stephen Mitas, Chief Race Engineer LMP1, ha chiarito che la 919 Hybrid Evo sarebbe capace di fare ancora meglio, ma il problema in questo caso non sono le limitazioni del WEC ma le risorse a disposizione.

Neel Jani è rimasto impressionato dalla potenza della Evo: “È brutale. Sicuramente l’auto più veloce che abbia mai guidato. Il livello di grip è ad una nuova dimensione, qualcosa che non avrei mai potuto immaginare prima. La velocità alla quale tutto succede durante un giro veloce richiede riflessi diversi da quelli ai quali ero abituato nel WEC. Non solo siamo stati più veloci della pole F1 del 2017, ma lo siamo stati di dodici secondi rispetto alla nostra pole dell’anno scorso! Già al primo giro mi ero reso conto che le performance erano super. Un grazie speciale a Porsche per questa esperienza!”

Ora la palla passa alla Formula 1: cosa potrebbe fare libera dalle restrizioni sulle Power Unit? Chissà mai che qualcuno ci stupisca in futuro.

La 919 Hybrid Evo tornerà in pista per un giro dimostrativo prima della 24 ore del Nurburgring il 12 maggio, e si farà vedere anche a Goodwood, (12-15 luglio), al Festival Porsche a Brands Hatch (2 settembre) e alla Reunion Porsche a Laguna Seca, tra il 26 ed il 29 settembre.

Seguono il video che ha anticipato l’evento ed alcune riprese in pista, che mostrano l’assurda velocità della 919 Hybrid Evo.


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