La 6h del Nürburgring ha riportato prepotentemente al vertice del WEC il team Porsche, grazie ad una perentoria doppietta che ha decisamente minato le certezze di una Toyota uscita invece con le ossa rotte dal tracciato tedesco. La 919 Hybrid #2 di Bamber/Bernhard/Hartley si è imposta sulla gemella #1 di Jani/Lotterer/Tandy grazie anche ad un gioco di squadra ottimamente inscenato dalla squadra di Weissach: l’ultima, veloce sosta della gara, a 15 minuti dalla fine, ha visto la vettura vincitrice di Le Mans rimanere ferma ai box per circa una decina di secondi in meno rispetto alla campionessa in carica, passando in testa e concludendo così vincitrice in parata.
I due prototipi tedeschi hanno corso in tandem per tutte le sei ore di gara, scambiandosi le posizioni più volte ma concludendo con il risultato più logico. Memori di quanto accaduto l’anno scorso, con il campionato in palio all’ultima gara contro Toyota dopo gli zero podi della vettura #2 dopo Le Mans a fronte del filotto di vittorie della #1, Porsche ha preferito puntare fermamente sulla vettura che ha già conquistato la Sarthe e ora comanda con ancora più sicurezza il mondiale, prima delle lunghe trasferte extraeuropee.
Una batosta per Toyota. La versione high downforce della Porsche si è dimostrata imbattibile. La vettura #8 ha accusato un problema alla pompa della benzina già nel giro di ricognizione, restando ferma ai box per quei cinque giri che sono rimasti tali a fine gara; la #7 ha comandato la corsa nel primo stint, cedendo poi all’insostenibile ritmo delle Porsche. Il distacco di oltre un minuto accusato da Conway/Kobayashi/López, nonostante si stia parlando di una corsa endurance, è molto pesante.
Da dimenticare la gara dell’unica non ibrida in griglia, la CLM ByKolles, che ha terminato alle spalle persino dell’intero gruppo delle LMP2. Per la vettura gestita dall’ex team manager di Formula 1, questo dovrebbe essere il triste addio alla stagione 2017.
Con questi risultati, i vincitori odierni salgono a quota 108 punti contro i 78 di Buemi/Davidson/Nakajima, che sono comunque riusciti a concludere al quarto posto. Rimangono lontani, a quota 46, i piloti della seconda Porsche.
Netto successo della DC Racing #38 in classe LMP2. La marcia dei vincitori (quasi assoluti) di Le Mans sembra ormai essere inarrestabile e questa volta sono riusciti anche nell’impresa di doppiare tutti gli avversari. Il team gestito da Jackie Chan è stato impensierito dalle sole Rebellion, con la Alpine #36 unica altra vettura in grado davvero di inserirsi: il team svizzero ha concluso in seconda piazza con la #31 e in quarta con la #13, divise appunto dalla Alpine Signatech campionessa in carica; quinta di classe l’altra DC Racing, la #37. Sesta la G-Drive, dopo l’esclusione dalle qualifiche per la non conformità del pattino sottovettura e lo stop&go di tre minuti scontato a inizio gara.
Rimangono pertanto al comando della generale Jarvis/Laurent/Tung con 116 punti, Canal/Senna inseguono a quota 70 e Menezes/Rao sono terzi a 57.
Autoritaria vittoria Ferrari in GTE-Pro. Gara combattuta fino a metà, quando Calado/Pierguidi hanno preso il sopravvento al volante della #51 terminando con 50 secondi di vantaggio sulle Porsche. Le nuove 911 sono salite sul podio con la #91 di Lietz/Makowiecki davanti alla #92 dei polemen Christensen/Estre. Positivo il quarto posto, seppur in ritardo di un giro, per l’Aston Martin #95, che ha comandato le prime fasi di gara prima di lasciare spazio a vetture più competitive. I campioni in carica Sørensen/Thiim si sono comunque tolti la soddisfazione di precedere le spente Ford, con la #67 giunta davanti alla #66 dopo che quest’ultima è rimasta vittima di un fuoripista dovuto ad un contatto con la Porsche #1. Più distante l’Aston #97 vincitrice di Le Mans, mentre la Ferrari #71 ha concluso a cinque giri dalla gemella dopo un problema al cambio accusato nei primissimi giri.
Priaulx/Tincknell, nonostante il quinto posto odierno, hanno mantenuto la leadership del campionato con 84 punti, ma alle loro spalle sono risaliti Lietz/Makowiecki a quota 73. Terzi Adam/Serra/Turner a 69, poi Calado/Pierguidi a 62 e Rigon a 60,5.
Bella vittoria Porsche in GTE-Am, con la #77 del team Proton di Cairoli/Dienst/Ried che ha preceduto la Ferrari #54 di Castellacci/Flohr/Molina e l’Aston Martin #98 di Dalla Lana/Lamy/Lauda. Gara da dimenticare per i leader del campionato di Clearwater Racing, rallentati da un impatto con le barriere di Mok poco dopo le due ore di gara e solo quarti al traguardo. I vincitori di oggi sono anche i leader della classifica di categoria con 88 punti, a pari merito con i piloti Clearwater e a fronte degli 86 dei piloti Aston Martin.
Ora il Circus del WEC attraverserà l’Oceano Atlantico e tornerà in gara nel primo fine settimana di settembre a Città del Messico.
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