WEC | Novità regolamentari per la classe LMP1

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
2 Settembre 2017 - 01:00
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Dopo avere annunciato la bozza di calendario 2018-2019, FIA e ACO hanno definito alcune novità regolamentari riguardanti la classe LMP1. A seguito del ritiro di Porsche, nel 2018 Toyota sarà l’unico costruttore a schierare un prototipo ibrido nonostante i ripetuti tagli di budget proposti dagli organizzatori del WEC anche in visione futura: dalla diversa strutturazione del calendario al regolamento 2020 per le LMP1 ibride pubblicato a Le Mans, i costi del mondiale endurance sembrano viaggiare verso una notevole riduzione, ma questo pare non essere sufficiente.

Vista la situazione attuale dei partecipanti, è decaduta l’idea di separare nuovamente la categoria LMP1 ibrida da quella non-ibrida. Anche nella prossima stagione la categoria regina unirà sotto lo stesso tetto le due tipologie di motore, che paradossalmente vedranno uno scenario opposto rispetto all’attuale: una sola Casa ufficiale a fronte di molti (a quanto pare) privati, mentre quest’anno è stata la CLM ByKolles a rimanere senza avversarie dopo il passaggio di Rebellion Racing alla LMP2.

L’intento è ora quello di avvicinare il più possibile i prototipi privati a quelli ufficiali grazie all’Equivalence of Technology, sistema analogo al Balance of Performance utilizzato per ridurre al minimo le differenze tra le vetture GTE. Nel comunicato ufficiale del WEC si parla di “ugual potenziale per chiunque intenda partecipare alla classe LMP1, indipendentemente dalla tipologia di motore utilizzata”, fermo restando che “gli ibridi manterranno un leggero vantaggio in fatto di autonomia, grazie al minor consumo di carburante”.

La LMP1 non-ibrida disporrà di massima libertà riguardo la tipologia di motore utilizzato, dunque l’EoT riguarderà prima di tutto la principale differenza tra i motori non-ibridi, cioè aspirato e turbo. Il comunicato ufficiale prende come esempio la sfida tra i motori benzina e diesel delle ultime stagioni, protrattasi fino al ritiro di Audi.

È stato poi aggiunto che il regolamento 2020 verrà affinato in base alle vetture partecipanti all’edizione 2019 della 24h di Le Mans. FIA e ACO considerano tutt’altro che conclusa l’era ibrida del WEC, dicendosi “fermamente convinte che la tecnologia ibrida debba mantenere il suo posto d’onore nelle competizioni endurance, ma non a questi prezzi: i budget delle ultime tre stagioni della LMP1 ibrida non sono più sostenibili, un ritorno a costi più ragionevoli permetterà alle Case di tornare a correre in questa categoria”.

Queste le parole del presidente dell’ACO, Pierre Fillon: “Molte decisioni essenziali, riguardanti il futuro del WEC, sono state prese a tempo di record. Confidiamo nel fatto di vedere una griglia molto competitiva al via della prossima stagione. Stiamo discutendo con Case e team privati seriamente intenzionati ad entrare in LMP1 nel 2018-2019, considerando inoltre che LMP2 e GTE dispongono già di un altissimo livello di squadre impegnate per il futuro”.

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