La Porsche 963 #6 domina l’ultima parte di gara e vince dopo una battaglia con le Rosse. In LMGT3 si prende la sua prima vittoria la McLaren #95
È terminato il sesto round del WEC nel circuito del COTA, in Texas, per la Lone Star Le Mans 2025. Gara caratterizzata dal meteo avverso, con le vetture costrette a stare sotto Safety Car e bandiera rossa per più di 2 ore per via della visibilità molto ridotta. Durante l’ultima ora però il tracciato si è asciugato molto rapidamente, rendendo difficile ai team la scelta delle gomme. Nelle Hypercar a vincere è la Porsche 963 del Porsche Penske Motorsport #6 guidata da Estre, Vanthoor e Campbell. Vettura che fin dalla qualifica aveva dimostrato un gran passo, ma che poi è uscita allo scoperto, restando sempre a contatto con la Ferrari #51, fino a quando Kevin Estre non ha chiuso il sorpasso della prima posizione subito dopo una ripartenza da Safety Car.
Da quel momento il pilota francese non ha fatto altro che spingere fino alla bandiera a scacchi, regalando la prima vittoria a Porsche dopo un inizio 2025 molto difficile ed un secondo posto deludente a Le Mans. Dietro di loro la Ferrari 499P #50 di Molina, Fuoco e Nielsen, che gestisce magistralmente la gara e tiene dietro la Peugeot #93 di Vergne, Di Resta e Jensen, che termina di poco terza grazie ad una strategia straordinaria da parte del team francese. Ai piedi del podio l’altra Peugeot, la #94, che termina subito davanti alla Ferrari #51, in quinta posizione, dopo una foratura dovuta ad un leggero contatto con la Porsche #6 al momento del sorpasso, giudicata dai giudici non abbastanza per una penalità alla vettura tedesca.

Chiudono la TOP 10 la Toyota #8, che puntava forse ad un risultato migliore dopo la buona qualifica, e la Porsche #5, che al contrario della “sorella” non aveva assolutamente il passo dopo che la pioggia ha smesso di cadere sul tracciato. L’Alpine #35 termina 11a, subito davanti alla BMW #15, unica vettura che ha provato le gomme slick verso fine gara, salvo poi rientrare per montare di nuovo le gomme da bagnato solamente un giro dopo. 13a la grande delusa di questa gara, la Porsche del Proton Competition #99, che dopo una straordinaria qualifica ed un passo solido da parte di Nicolas Varrone, si gira e si inghiaia, perdendo così 2 giri dalla vetta e di fatto la possibilità di lottare per la TOP 5.
Tagliano infine il traguardo in 14a e 15a posizione rispettivamente la Toyota #7, dopo molti errori da parte del sostituto di Conway, Josè Maria Lopez, e l’Alpine #36, dopo un incidente che ha visto Makoviecki nelle barriere dopo un testacoda dovuto all’aquaplaning. Non terminano la corsa invece la BMW #20, vittima di un problema al sistema ibrido nelle prime fasi di gara ed entrambe le Aston Martin, che riportano problemi meccanici dopo una fantastica gara condotta quasi tutta nella TOP 10.
Nelle LMGT3 è invece la McLaren #95 dello United Autosport guidata da Gelael, Leung e Sato a prendersi la loro prima vittoria nel WEC. La corsa delle LMGT3 è stata condizionata dalla scelta delle gomme per gli ultimi 20 minuti di gara, dal momento che il tracciato si stava asciugando velocemente e la Goodyear “slick” ha già dimostrato in passato (Imola 2024) di comportarsi al meglio anche con la pista molto umida. Perciò quasi tutti, tranne la Porsche #92 e la Mustang #77 hanno provato con le gomme da asciutto, risalendo molto velocemente la classifica e arrivando davanti.
Dietro la McLaren troviamo a soli 3 decimi di distacco la BMW M4 LMGT3 #46 del team WRT guidata da Al Harthy, Rossi e Van der Linde. Anche loro molto coraggiosi a montare le slick, coraggio che è stato poi ricompensato con il secondo posto. Finale amaro invece per la terza classificata, la Ferrari #54 del team AF Corse guidata da Flohr, Castellacci e Rigon, che taglia il traguardo in prima posizione, inizia i festeggiamenti ma poco prima del podio vede arrivare una penalità di soli, ma fatali, 5 secondi per un sorpasso molto azzardato sulla Ford #77, che li costringono quindi a lasciare spazio alla #95 e alla #46.

Appena sotto il podio l’altra McLaren, la #59, seguita dalla Aston Martin #27. Solo in sesta e settima posizione troviamo chi ha tentato l’all-in non cambiando le gomme, ossia la Ford Mustang #77 e la Porsche 911 LMGT3 R #92, strategia che non ha portato, anche se di poco i suoi frutti. Per la vettura del Manthey 1ST Phorm però non è un risultato spiacevole, essendo comunque davanti a tutti i diretti rivali in campionato, e siglando un risultato che garantirà un po’ di zavorra (per via del Success Handicap) in meno per la gara del Fuji.
La BMW #31 del team WRT chiude nona, subito davanti alla Mercedes #60 del team Iron Lynx, che ha dimostrato un grande passo inseme alla “sorella”, la #61, salvo poi peggiorare nell’ultimo stint.
Fuori dalla zona punti l’Aston Martin #10 del Racing Spirit of Leman, seguita dalla Ferrari #21, 12a al traguardo. Chiudono infine la gara la Corvette #81, 13a, e la Lexus #78, 14a.
Non tagliano il traguardo invece la Mercedes #61, la Corvette #33, la Lexus #87, vettura che ha oltretutto accusato un problema ai fari durante il regime di Safety Car, forzandola ad un lungo pit-stop dentro il garage, e la Porsche #85 delle Iron Dames, che si ritira a soli 2 giri dal termine per un problema tecnico.
QUI la classifica completa provvisoria della gara.
Ora tutto si muoverà verso il Giappone, per il settimo e penultimo appuntamento stagionale nel circuito del Fuji, tracciato che regala sempre grandi emozioni. Gara molto soggetta al meteo e dove già alcuni team potrebbero ipotecare il titolo mondiale in vista poi dell’ultima gara in Bahrain.
Media: FIA WEC / DPPI
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