WEC | LMP2 protagoniste del prologo di Sebring, Toyota resta coperta

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di Federico Benedusi @federicob95
14 Marzo 2022 - 09:08
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In una due giorni segnata a tratti anche dalla pioggia, sono i prototipi cadetti a segnare i tempi migliori; tra le Hypercars comanda la Alpine LMP1


La prima gara del WEC del decennale si avvicina e venerdì, nel pomeriggio italiano, sarà la 1000 miglia di Sebring a dare il via alla stagione 2022. Intanto le vetture del mondiale endurance sono già scese in pista per due giorni di test, il cosiddetto “prologo”, al fine di verificare che tutto sia in ordine in vista del primo evento che andrà in scena tra mercoledì e venerdì per poi lasciare spazio all’IMSA e alla leggendaria 12 ore. Tra sabato e domenica le prove sono state disturbate anche dalla pioggia, in particolar modo nella prima giornata, ma pressoché tutti i team hanno portato a termine il loro programma di lavoro.

Come lo scorso anno a Spa-Francorchamps, sono state le vetture di categoria LMP2 a dettare il passo segnando i tempi migliori. I prototipi cadetti sono andati incontro a nuove penalizzazioni di performance per questa stagione con una potenza ulteriormente ridotta a circa 530 cavalli (11 meno dell’anno scorso), un serbatoio passato da 75 a 65 litri di capacità, l’accorciamento di 50 millimetri delle lamelle del diffusore posteriore e l’introduzione di un’appendice da 10 millimetri sull’ala posteriore, ma ciononostante i riferimenti dei due giorni sono stati di quasi mezzo secondo più rapidi rispetto ai record di categoria della pista.

In 1:48.089, tempo segnato nella mattinata di domenica, Ferdinand Habsburg ha concluso in prima posizione assoluta questi test. Come tutte le squadre del WEC in LMP2 l’austriaco è sceso in pista con un’Oreca 07, preparata in questo caso dal team WRT in collaborazione con Realteam Racing. La scuderia belga ha piazzato un suo pilota anche in seconda posizione, con René Rast al volante della vettura #31 a 283 millesimi dal primato. Terza piazza per uno dei team “di casa” a Sebring, United Autosports, con il sempre impeccabile Filipe Albuquerque alla guida della #22: 350 millesimi di ritardo per il portoghese ex-Audi.

Tra i nomi più attesi c’erano quelli di Prema e Penske, squadre che hanno brillato (e continuano a brillare) in altre categorie e che quest’anno si sono lanciate anche nell’universo del WEC. Il team del “Capitano” Roger ha portato a casa il sesto miglior tempo di classe con Dane Cameron, mentre Felipe Nasr ed Emmanuel Collard hanno svolto un lavoro differenziato, Prema ha messo sia Louis Délétraz che Lorenzo Colombo nella top ten assoluta subito alle spalle di Cameron. Soddisfazione anche per Robert Kubica, che nella sessione pomeridiana di sabato ha segnato il miglior tempo (11° assoluto nei due giorni).

Bisogna scorrere di molto la classifica, invece, per trovare la terza entità (singola, in questo caso) altisonante che quest’anno farà il suo debutto nel WEC. Sulla vettura #1 del team Richard Mille, gestita da Signatech, Sébastien Ogier è stato solamente il 39° pilota più veloce della classe LMP2 portando a termine 76 giri con un distacco di due secondi e quasi nove decimi da Habsburg.

Decisamente in ombra le Hypercars, scese in pista con un Balance of Performance rivisto e che potrebbe essere ulteriormente corretto in vista dei tre giorni effettivi di gara. Le Toyota GR010 Hybrid sono state subito “vittima” di un parametro passato da regolamentare a “bilanciabile”: da quest’anno, infatti, la velocità oltre la quale sarà possibile utilizzare il sistema ibrido è passata tra i caratteri che definiscono il BoP e almeno per il momento le Hypercars giapponesi potranno usufruire del boost di potenza fornito dall’elettrico solo a partire dai 190 km/h (parametri 2021: 120 km/h sull’asciutto, tra i 140 e i 160 km/h sul bagnato). Per quanto riguarda il peso minimo, le Toyota sono state zavorrate di ulteriori 30 chili rispetto al finale di 2021 (1070 totali) contro i 22 della Alpine A480, arrivata così a 952; 1030 chili è il peso invariato della Glickenhaus 007 LMH. La potenza massima, infine, è fissata a 688 cavalli per Toyota, 707 per Glickenhaus e 585 per Alpine.

Come nei rookie test che hanno definitivamente concluso il 2021 in Bahrain, Nicolas Lapierre è stato il riferimento della categoria regina. 1:48.497, quarto miglior tempo dei due giorni, per il francese al volante della Alpine gestita da Signatech, davanti ai suoi compagni di equipaggio André Negrão e Matthieu Vaxivière distanti rispettivamente 120 e 210 millesimi. Ampiamente coperta Toyota, che si è spinta solamente fino al tempo di 1:49.101 registrato da Brendon Hartley domenica mattina. Le due GR010 hanno comunque percorso un totale di 551 giri e i tempi avevano un’importanza relativa. Poco lontana da Hartley la Glickenhaus, fermatasi a 1:49.159 con Olivier Pla.

Nonostante un gap svantaggioso di nove chili (1264 contro 1255) rispetto alle avversarie, Porsche ha segnato di gran lunga il miglior crono nella classe GTE-Pro. Michael Christensen, sulla #92 fermata da problemi elettrici sabato, è stato di fatto l’unico pilota a cercare veramente il tempo e a trovarlo in 1:55.315, un secondo netto più veloce rispetto al suo coéquipier Kévin Estre. Tommy Milner e Nick Tandy hanno concluso terzo e quarto sulla Corvette C8R al suo debutto full-time in forma ufficiale nel WEC, mentre Gianmaria Bruni si è fermato al quinto posto con la Porsche #91. Settimo posto per il migliore dei piloti della Ferrari campionessa in carica, Alessandro Pierguidi, ad un secondo e mezzo di distacco da Christensen.

Nel consueto mix di piloti ufficiali, volti giovani o poco noti e gentleman drivers della GTE-Am è emerso un nome nuovo ma allo stesso tempo conosciuto al grande pubblico. Sulla Porsche #77 del team Proton, in 1:57.573, il più veloce è stato infatti Sebastian Priaulx, figlio del tre volte campione del mondo turismo Andy, arrivato quest’anno dal Michelin Pilot Challenge e dalla Porsche Carrera Cup nordamericana di cui ha vinto il titolo nel 2021. Priaulx ha concluso con lo stesso cronologico al millesimo di un’altra Porsche, la #46 del team Project 1 guidata nell’occasione da Matteo Cairoli. In una top 6 occupata interamente da piloti di Weissach troviamo anche Julien Andlauer, Harry Tincknell, Ben Barnicoat e Jan Heylen, sceso in pista una tantum in qualità di coach dell’equipaggio #88 del team Proton. Anche in questo caso il miglior pilota Ferrari è arretrato, precisamente settimo, e si tratta di Giancarlo Fisichella passato quest’anno sulla #60 del team Iron Lynx.

Mercoledì sarà il turno delle prove libere della 1000 miglia di Sebring mentre il primo vero attacco al tempo, con le qualifiche, andrà in scena nella notte italiana tra giovedì e venerdì a mezzanotte in punto.

Classifica

Immagine copertina: WRT Twitter

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