WEC | Le Mans: Porsche in gestione, DC Racing seconda

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di Federico Benedusi @federicob95
18 Giugno 2017 - 09:00
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Il terzo quarto di gara se n’è andato e a Le Mans è risorto il sole. Persa ogni traccia di avversario, la Porsche #1 di Jani/Lotterer/Tandy sta badando a gestire l’enorme vantaggio sulle LMP2 alle sue spalle senza commettere errori ed evitando di sforzare eccessivamente la vettura. 

Per la seconda posizione assoluta, prima della classe cadetta, il vento è invece cambiato. Nel corso della notte, gli eccelsi stint di Ho-Pin Tung e Oliver Jarvis hanno consentito alla DC Racing #38 di scavalcare entrambe le Rebellion, con la #13 incapace di difendersi con il non-professionista Heinemeier Hansson e la #31 rallentata da problemi elettronici al cambio. Le due vetture del team svizzero occupano il terzo e il quarto posto generale.

Dalle retrovie sta risalendo di gran carriera la Porsche #2, ormai arrivata a cinque giri di ritardo dal gradino più basso del podio. Durante la notte, ottimo lavoro per Timo Bernhard, ma l’elevato numero di Safety Car e slow zones chiamate in causa dalla Direzione Gara hanno reso più difficile il lavoro del secondo equipaggio di Weissach.

Impossibile, invece, l’impresa della Toyota #8, che cercherà di raccogliere il maggior numero possibile di punti per il campionato ma non può più ambire ad un piazzamento nei primi tre: troppi i 15 giri che ancora separano Buemi/Davidson/Nakajima dalla Rebellion #13.

Per quanto riguarda le altre LMP2, rimane ai piedi del podio di categoria l’Alpine #35 mentre la Ligier del team United Autosports è sesta. Chiude la top ten di categoria la Dallara #47 del team Villorba Corse, nonostante qualche episodio sfortunato. Gara conclusa in anticipo per la TDS Racing #28, sbriciolata contro le barriere delle curve Porsche da Emmanuel Collard, mentre la G-Drive #22 è finita contro le protezioni a Indianapolis con José Gutiérrez ed è stata costretta ad una sosta.

Continui capovolgimenti di fronte in GTE-Pro, dovuti a stint ormai molto differenti tra le varie protagoniste. La rimonta dell’Aston Martin #95 si è conclusa contro le barriere di protezione a metà della 18esima ora, con Richie Stanaway al volante; la #97 si sta invece alternando in prima posizione con la Corvette superstite, la #63, con la Porsche #91 (grande protagonista all’alba grazie a Patrick Pilet) e con la Ford #67. Sembra avere firmato la resa il team Ferrari: la #51 è stata costretta ad una lunga sosta ai box, a causa dell’avantreno danneggiato in uno scontro con l’Aston privata #90, mentre la #71 ha perso il treno di testa e ora è quinta con un ritardo di circa un minuto e mezzo. Un incidente di Michael Christensen, infine, ha tolto dai giochi la Porsche #92 nel corso della notte.

Ha guadagnato vantaggio il team JMW Motorsport in GTE-Am, categoria che al momento vede un terzetto Ferrari al comando. Seconda è difatti la #55 del team Spirit of Race, terza è la #62 della Scuderia Corsa. Salih Yoluç ha invece compromesso irrimediabilmente la gara dell’Aston Martin TF Sport con un’uscita di pista presso le curve Porsche, giocandosi definitivamente le poche possibilità di podio rimaste. La Casa inglese vanta comunque un ultimo asso nella manica nel team Beechdean, attualmente quarto. Solo in sesta posizione la prima Porsche, la #77 del team Proton.

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