WEC | Le Mans: doppietta Porsche nelle libere, Ferrari leader tra le GT

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di Federico Benedusi @federicob95
15 Giugno 2016 - 20:43
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Con le quattro ore di prove libere ha preso ufficialmente il via la 24h di Le Mans 2016. Diversi scrosci di pioggia hanno disturbato la sessione, non impedendo tuttavia ai 60 equipaggi in gara di coprire diverse tornate in vista di una prima parte di gara che si preannuncia anch’essa bagnata, nel pomeriggio di sabato.

Il team Porsche, nel frattempo, ha messo subito in chiaro le proprie intenzioni firmando una doppietta. Miglior tempo per la vettura #2, con il 3:22.011 registrato proprio dal recordman assoluto della Sarthe, Neel Jani, davanti alla gemella #1 distaccata di mezzo secondo con il crono segnato da Brendon Hartley.

Terza piazza per l’Audi R18 #8, con un Lucas di Grassi decisamente in evidenza. A seguire le due Toyota, con la #6 davanti alla #5: negli ultimissimi minuti della sessione, Stéphane Sarrazin è finito a muro causando una bandiera rossa in contemporanea con un’altra uscita di pista, quella di Inès Taittinger alla guida della Morgan LMP2 del team Pegasus.

Sesto posto, con un distacco di tre secondi e mezzo, per l’Audi #7, con Benoît Tréluyer che ha rischiato a sua volta un incontro ravvicinato col guardrail, probabilmente tradito dalle prime gocce di pioggia cadute sul circuito dopo circa mezz’ora dall’inizio delle prove.

Miglior crono tra le LMP1 non ibride per la Rebellion #12 davanti alla #13. Decisamente più staccata la CLM ByKolles #4, che è andata a fuoco a metà sessione causando la prima bandiera rossa di giornata, per la disperazione di Pierre Kaffer che ha prontamente provveduto a rimuovere il cofano al fine di evitare un ulteriore danneggiamento della vettura.

Il disimpegno ufficiale del WEC non ha minimamente influito sulle prestazioni del team KCMG, confermatosi al vertice della categoria LMP2. 3:39.133 è il primo riferimento della categoria inferiore dei prototipi. Secondo tempo per la Alpine Signatech, staccata di quasi sei decimi, terza la Ligier preparata dal team di Olivier Panis e Fabien Barthez. Già detto dell’incidente della Taittinger sulla Morgan #28, la seconda bandiera rossa del turno è stata causata dall’incidente di Bruno Senna, finito a muro all’uscita della curva Indianapolis con la Ligier del team Morand.

Subito protagonista anche la Ferrari 488 nella classe GTE-Pro, con Gianmaria Bruni unico pilota a scendere sotto il muro del 3:54. Seconda posizione per un’altra Rossa di Maranello, quella del team Risi proveniente dal campionato IMSA. Buoni segnali sono venuti anche dalle Ford che hanno chiuso al terzo, quarto e quinto posto nonostante un incidente occorso a Bill Johnson sulla #66 autrice del quarto tempo. Decisamente più distanti Porsche, Corvette ed Aston Martin, ma è probabile che la pista insidiosa abbia consigliato a tutti di non rischiare.

Ferrari in mostra anche nella GTE-Am, con Robert Bell che ha piazzato in prima posizione la 458 Italia schierata dal team Clearwater davanti alle gemelle di Scuderia Corsa e AF Corse. Seguono la Porsche #88 del team Proton e quella del team KCMG, poi la Aston Martin ufficiale #98.

34esima posizione assoluta per la Morgan LMP2 del team Oak, che occupa il garage dedicato alle nuove tecnologie. Jean-Bernard Bouvet ha portato la vettura sperimentale, progettata su misura per Frédéric Sausset, a sei centesimi dal miglior tempo della GTE-Pro.

Alle 22:00, semaforo verde per la prima sessione di qualifica, nella quale tutti i piloti cercheranno di completare sin da subito i cinque giri “in notturna” per poter prendere parte alla gara senza costare penalità al proprio equipaggio.

Classifica prove libere

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