WEC | Le Mans: disastro Toyota, Porsche #1 al comando

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di Federico Benedusi @federicob95
18 Giugno 2017 - 03:08
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Al giro di boa della 24h di Le Mans 2017, Toyota ha quasi chiuso per intero le serrande del suo box. I tre prototipi nipponici sono stati messi fuori gioco da una sequenza sconvolgente di episodi sfortunati: al termine dell’ottava ora di gara, la #8 si è fermata ai box con la parte anteriore destra della vettura in fumo, a causa del cedimento dell’apparato motore elettrico anteriore; solo l’inizio di quella che sarebbe stata una serata tragica, perché poco oltre la metà della decima ora il team giapponese è stato colpito da un micidiale uno-due con la #7 bloccata da presunti problemi alla frizione e la #9 costretta al ritiro dopo un contatto con la Manor #25, che ha provocato la foratura della gomma posteriore sinistra e la conseguente distruzione dell’intero retrotreno.

Rimarranno negli occhi di tutti l’andamento singhiozzante della #7, nel tentativo di recuperare la via dei box con il solo ausilio del motore elettrico, e la disperata “camminata” della #9 semidistrutta fino all’uscita delle curve Porsche. Entrambe sono rimaste ferme ai margini della pista con la batteria scarica, senza possibilità di raggiungere quella linea di ingresso pitlane che avrebbe rappresentato la loro salvezza. Anche per quest’anno, Toyota rimane a bocca asciutta con la sola #8 in gara ma troppo distante anche dalle posizioni da podio.

Tra le LMP1 l’unica superstite è ormai la Porsche #1, solitaria leader con nove giri di vantaggio sulle due Rebellion all’inseguimento. La 919 #2 è a sua volta in rimonta, con buone possibilità di raggiungere la seconda posizione assoluta visti i “soli” nove giri da recuperare sulle Oreca del team svizzero.

Situazione paradossale quindi, con due LMP2 attualmente sul podio. Anche il team Rebellion ha passato momenti difficili in questo secondo quarto di gara, con la#31 penalizzata con un drive through perché Bruno Senna ha effettuato un sorpasso in regime di bandiera gialla e la #13 costretta ad una sosta aggiuntiva per sistemare i fari posteriori che si sono improvvisamente spenti.

Leadership piuttosto larga per gli svizzeri, facilitati anche da una Safety Car che ha consentito loro di costruire oltre un minuto di margine sulla DC Racing #38, che sta lottando per la terza posizione di categoria (nonostante un presunto pit stop irregolare) con la rimontante Alpine #35. Fuori dai giochi la Manor #25, che come detto si è scontrata con la Toyota #9, mentre la gemella #24 è scivolata in sesta posizione davanti alla Ligier del team United Autosports. 14esima la Dallara del team Villorba, rallentata dall’esplosione di una gomma, mentre l’analogo modello gestito dal team SMP Racing è retrocesso in 16esima posizione di categoria. La Direzione Gara, infine, ha inflitto tre minuti di stop&go per la prossima 6h del Nürburgring alla G-Drive #26, per l’incidente causato nel pomeriggio da Roman Rusinov ai danni della Porsche #88 di Khaled Al Qubaisi.

In classe GTE-Pro sono in corso le soste ai box. Grande rimonta della Aston Martin #95 dopo la foratura che ha condizionato la gara dell’equipaggio campione del mondo in carica, associato per l’occasione a Richie Stanaway: comanda la Vantage #97 ma la gemella è al secondo posto dopo una bella serie di sorpassi. Dal calare del sole si sono rimesse in evidenza anche le Porsche, risalite in zona podio e in lotta con le Ferrari superstiti, che nonostante le difficoltà a tenere il passo delle avversarie mantengono intatte le speranze di podio. Leggermente attardate le Ford #67 e #68, mentre un’uscita di pista alla curva Indianapolis ad opera di Olivier Pla ha posto fine ai sogni di gloria della #66, che ha causato una Safety Car per la tanta ghiaia riportata in pista e ha conseguentemente perso diversi giri ai box. Un incidente in zona box ha notevolmente rallentato anche la corsa della Corvette #64, fino a quel momento in lotta per il podio.

Dramma anche in GTE-Am, con l’improvvisa esplosione del pneumatico anteriore destro della Aston Martin #98 che procedeva al comando indisturbata. Leadership ereditata dalla Ferrari del team JMW Motorsport, con gli ottimi stint di Dries Vanthoor e Will Stevens, davanti alla #55 della Spirit of Race e alla Porsche Proton #77, in rimonta con Matteo Cairoli sugli scudi. Scivolata in 12esima posizione l’Aston Martin precedentemente al comando, che cercherà di racimolare importanti punti iridati mentre la Casa britannica può ancora contare sull’esemplare del team TF Sport nella lotta per il podio.

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