P300.it ha intervistato Francesco Castellacci, pilota della Ferrari 296 LMGT3 di AF Corse nel WEC, durante l’ACI Racing Weekend di Monza
Nel corso degli ACI Racing Weekend di Monza abbiamo avuto il piacere di intervistare Francesco Castellacci, pilota WEC con per AF Corse con la 296 LMGT3. Francesco ci ha parlato della sua carriera sin dagli esordi e fino all’esperienza di Le Mans. Ecco le sue parole.
Ciao Francesco, grazie di essere qui con noi. Partirei un po’ dagli esordi: Hai iniziato con la Formula Azzurra, tanti anni fa ormai, nel 2006. Cos’è che ti ha fatto iniziare al motorsport? Qual è stata la tua spinta per iniziare in questo mondo?
“Ciao a tutti! Dopo una non lunghissima carriera nel kart ho esordito appunto nella Formula Azzurra. All’epoca mi ricordo c’era la possibilità di vincere il premio della Federazione Italiana Kart, che mi aiutò, e dopo il corso federale riuscì a prendere la licenza e così iniziai con la Formula Azzurra. Però ecco la passione è venuta principalmente da me. Volevo fare questo a tutti i costi e sono contento di essere arrivato fino a qua”.
Questa stagione della Formula Azzurra come è andata? Le tue prime esperienze con delle vetture come sono state?
“All’epoca il campionato era un po’ quello che poi è diventato prima la Formula Abarth e dopo la Formula 4 Italiana, quindi era molto competitivo. E’ stato un po’ l’inizio, ecco. C’era l’aiuto dietro di Ferrari, già si cominciava a parlare delle Ferrari Driving Academy. E’ stato un bel esordio, e subito dopo il passaggio è stato quello di andare in Formula 3 in Inghilterra, dove il livello era molto molto alto. Se non sbaglio sono credo l’unico pilota italiano ad aver corso nella Formula 3 Inglese e quello mi ha formato molto. Poi c’è stato il ritorno nella Formula 3 qua in Italia con il motore Fiat e sono state delle belle soddisfazioni.”
E infatti, sei passato dalle monoposto alle ruote coperte. Da cosa è nato questo cambio di disciplina? Da quale esigenza o spinta?
“Dopo 4 anni di Formula 3 l’obiettivo era diventare professionista il prima possibile e quindi la realtà è che bisognava andare in GT. C’è stata l’opportunità di andare con AF Corse nel 2011 nel Campionato Europeo FIA GT3 e lo vinsi appunto all’esordio nel 2011 con Ferrari, con la squadra di Amato Ferrari e da lì ecco si aprì una bella carriera per me nel mondo GT.“
Quella stagione com’è stata? Raccontaci le sensazioni che hai avuto vincendo il tuo primo titolo.
“E’ stata una grande emozione e anche un gran successo perché è stato il primo anno che Ferrari ha fatto la 458 GT3, cioè che è entrata ufficialmente nella categoria GT3 che ormai adesso è la base per le categorie GT, il punto di riferimento. E’ stata una grande soddisfazione, e mi ricordo poi vinsi anche il premio di miglior pilota del campionato. A quel punto sono riuscito a passare nella categoria GT1, che si chiamava GT1 però era sempre con le macchine GT3 e è stato anche lì un bell’anno. Dopo di ciò ho iniziato pian piano a lavorare con tutti i piloti AM“
Passiamo adesso a parlare della fase più importante della tua carriera: il WEC. Cos’è cambiato dall’inizio dell’esperienza ad adesso, dopo tante stagioni?
“Questa è stata la mia decima Le Mans, purtroppo è stata un po’ sfortunata, si è rotto un sensore della FIA al semiasse quando eravamo quinti alle 5.30 del mattino perché sennò sicuramente potevamo giocarci il podio. E’ un vero peccato perché la macchina andava forte. Il WEC, soprattutto in categoria GT, si è evoluto molto, ormai ci sono solo due categorie, Hypercar e GT. Quando ho iniziato nel 2015, che in più era una parentesi con Aston Martin, la mia non era la categoria principale perché c’era anche la GT Pro, che adesso è diventata la GT3. Questa di oggi è una categoria unificata, quindi il livello è molto alto e ha tante macchine, due macchine per costruttori, due macchine ufficiali. Per me essere in una delle due ufficiali Ferrari è un gran privilegio.”
Poi chiaramente hai avuto il piacere di guidare anche diverse macchine: dalla 458, alla 488 passando alla 296. Qual è la differenza principale secondo te dal tuo punto di vista tra la 488 e la 296?
“La 488, poi soprattutto io ho guidato la GTE quindi che non aveva l’aiuto dell’ABS, aveva le gomme confidenziali. Adesso la 296 è un po’ più facile da guidare però non per un gentleman ma per un pilota AM. Ha molta più aerodinamica e anche più velocità quindi è comunque molto molto bella da guidare.”
Ti chiedo un parere personale: ti piace più l’LMGTE come regolamento e stile di guida o l’LMGT3?
“Come stile di guida sicuro la GTE. C’era la possibilità di avere gomme confidenziali che davano tanto grip. La 296 GT3, però, a livello aerodinamico e a livello anche di tecnologia, dal traction control all’ABS è uno step in avanti quindi è veramente bella da guidare. E’ la stessa vettura che poi guido qui nel Campionato Italiano GT Endurance.”
A proposito del campionato italiano Gran Turismo Endurance, siamo qui a Monza, secondo round. Quali sono le tue aspettative per questa gara, come sta andando il campionato e come ti trovi con il team?
“Nel campionato mi trovo molto bene, ho un ottimo feeling con i miei compagni di squadra, Jason Ambrose e David McDonald. Abbiamo vinto la prima gara a Misano e diciamo che possiamo fare bene anche qui a Monza. Secondo me l’obiettivo è vincere il campionato. Il livello è alto, sono tutti ottimi piloti, secondo me si può fare bene, forse miriamo anche a un bel risultato nell’assoluto, perché no?”
Parlando invece di WEC, questa stagione è stata un po’ con alti e bassi. Ci puoi raccontare le tue sensazioni su questa che è la stagione 2025?
“Questa stagione era iniziata, fino a prima di Le Mans, molto bene. Eravamo quarti in campionato, adesso abbiamo perso un po’ di punti a Le Mans però abbiamo fatto podio a Spa-Francorchamps, con un terzo posto. Abbiamo anche ottenuto un quinto posto a Imola e punti in Qatar. Abbiamo perso un po’ di punti a Le Mans, ma siamo a metà campionato, mancano ancora quattro gare, è ancora tutto aperto!”
L’obiettivo è arrivare nelle prime posizioni?
“Sì, l’obiettivo è la top 3, perché la macchina lo può fare, anche l’equipaggio, la prova è che come abbiamo detto a Le Mans, eravamo competitivi e potevamo mirare facilmente alla top 5. Bisogna avere anche un po’ di fortuna se le gare sono endurance e lunghe, 6-8 ore.”
Ora ti chiedo qualcosa sul futuro. Visto che si sta parlando molto della Ferrari 499P, che ha vinto le prime tre gare del WEC 2025, dominando anche a le Mans, ti vedi ancora nel mondo GT o pensi di poter sbarcare anche nei prototipi?
“No, secondo me l’obiettivo è rimanere nel GT, rimanere in una delle due macchine ufficiali WEC il più a lungo possibile. Secondo me continuare a avere la possibilità di correre nel WEC e fare altre dieci Le Mans sarebbe il sogno.”
Per chiudere l’intervista, ti chiedo una domanda sulla tua ultima esperienza in Inghilterra, a Silverstone. Hai partecipato alla gara del British GT quest’anno, come è stato il tuo weekend lì?
“Veramente un sacco di gente, tanti spettatori, bellissimo weekend. Era una gara spot per me con un pilota AM di AF Corse. Spero che ritorni nel calendario WEC.
Un grazie a Francesco Castellacci per l’intervista e a Mattia Tremolada per la disponibilità.
Media: DPPI
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