WEC | Intervista a Charles Milesi: “Il mio sogno? Vincere la 24 Ore di Le Mans”

Autore: Francesco Gritti
franz_house_vg franz_house_vg
Pubblicato il 22 Aprile 2025 - 12:30
Tempo di lettura: 7 minuti
WEC | Intervista a Charles Milesi: “Il mio sogno? Vincere la 24 Ore di Le Mans”
P300
Home  »  IntervisteWEC

P300 ha intervistato Charles Milesi, pilota di Alpine Endurance Team nel WEC, durante il weekend della 6 Ore di Imola. Ecco come ha risposto alle nostre domande

da Imola – Charles Milesi, nonostante la giovane età, ha già dimostrato di essere uno dei prospetti più interessanti delle competizioni di durata. Il francese, attualmente in forza all’Alpine Endurance Team, ha raccontato la sua carriera ai nostri microfoni.

Ciao Charles, grazie di essere qui con noi. Come è avvenuto il tuo primo approccio al motorsport?

“Ho cominciato a correre sui go kart a circa 6 anni. Mio padre ha corso un po’, visto che portava la sua Porsche a Digione, la pista della città dalla quale provengo. Tutto è cominciato così. Ho provato anche a giocare a calcio, ma non è andata bene. Mi sono invece trovato a mio agio nel karting. Da allora il mio amore per questo sport è continuato a crescere.”

Dopo aver ottenuto ottimi risultati nelle formule minori europee sei volato in Giappone. Come mai hai preso questa decisione?

“Dovevo scegliere se continuare in Europa, correndo nella F3 europea, oppure volare in Giappone. Visto che non erano disponibili dei posti in un team competitivo, ho preferito passare nel paese del Sol Levante. Ho pensato questa scelta mi avrebbe dato delle possibilità migliori. Insomma, finire ottavo, decimo o giù di lì in F3 non è quello che vuoi perché, così facendo, non riesci ad attirare i team di Formula 1. Così ho deciso di provare a mostrare la mia velocità ad un costruttore giapponese, principalmente Honda o Toyota. Ecco perché ho preso la decisione di andare in Giappone e correre in Super Formula nel 2020.”

Dopo aver corso in Super Formula ti sei lanciato nel mondo delle corse di durata. Cosa ti ha spinto a cambiare completamente percorso?

“Ho fatto il 2019 nella Formula 3 giapponese prima di passare, nel 2020, in Super Formula, in cui ho ricevuto un sedile da B-Max. Sarebbe dovuto essere un bell’anno, visto che ero abbastanza felice del team e della vettura, però, sfortunatamente, è arrivato il COVID. Il mio visto è stato cancellato e, di conseguenza, non potevo andare in Giappone. Ho saltato le prime 3 gare del campionato, che era composto da 7 round, quindi ho potuto correre solo nella seconda parte della stagione. Devo dire che è stato difficile perché, sai, quando per 7 mesi non guidi la macchina di un campionato in cui devi imparare tutto, anche i tracciati, è difficile riuscire a performare fin da subito. Nel 2021 le regole per il COVID sono proseguite e, visto che sarebbe stato molto difficile ottenere un visto, l’unico modo per proseguire con questo programma sarebbe stato quello di trasferirmi in Giappone, cosa non possibile perché non sapevo cosa avrei potuto fare in quel paese. Visto che quell’anno è stato introdotto il regolamento Hypercar nel WEC e che numerosi costruttori si sarebbero aggiunti nelle stagioni successive, ho deciso di andare in LMP2 nel mondiale endurance. Così ho fatto un bell’accordo WRT. Nonostante fossi un debuttante, il team era molto forte e, grazie a ciò, ho potuto dimostrare la mia velocità. Alla fine è stata la giusta decisione.”

Nel 2023 Alpine ti ha chiamato alla sua corte. Come è successo?

“Non avevo nulla di programmato al termine del 2021. Ho ricevuto una chiamata da Signatech per svolgere il 2022 con loro nel programma Richard Mille. Visto che le cose sono andate bene mi è stato offerto di andare con Alpine nel 2023 in LMP2 e, siccome sono andato forte anche in quell’occasione, ho ricevuto un contratto per guidare l’Hypercar nel 2024 e nel 2025. Penso di aver dimostrato un buon passo in queste due stagioni. Ecco come sono arrivato qui!”

Hai corso sia in LMP2 che in Hypercar. Cosa cambia fra le due auto?

“La LMP2 in configurazione ELMS è una vettura davvero veloce, visto che ha molta aerodinamica e pesa meno di una Hypercar, il che la rende davvero agile. La Hypercar ha più potenza, ma, al contempo, è più pesante e ha meno downforce. Inoltre è più complesso mettere in temperatura le gomme, visto che, a causa del peso della vettura, sono un po’ più dure, quindi sono più difficili da portare nelle condizioni ideali. Le due categorie sono diverse, perché in LMP2 puoi spingere dal primo giro fino alla fine, mentre in Hypercar devi lavorare molto con il software e con il team, che è composto da molte persone, prima di mettere le ruote in pista. Sono due modi diversi di approcciarsi alla gara.”

Questa è la seconda stagione della Alpine A424. Potresti dirci la tua opinione riguardo la crescita del team e della vettura?

“Sicuramente è stato un bel viaggio! Da agosto 2023, il momento in cui abbiamo fatto i primi giri, ad aprile 2025 il team si è evoluto molto, così come l’auto. Siamo migliorati molto in diversi aspetti, tra cui l’affidabilità, che è stato un po’ il nostro tallone d’Achille l’anno scorso. Penso che, però, siamo riusciti a far crescere la vettura a fine 2024, visto che non abbiamo più avuto problemi al motore, mentre nel 2025 abbiamo fatto ulteriori passi avanti grazie a degli aggiornamenti mirati. Ora siamo abbiamo la sicurezza di andare a Le Mans senza essere vittime di problemi, ma, nonostante ciò, non sai mai cosa può succedere, perché Le Mans è Le Mans. Insomma, puoi prepararti quanto vuoi, ma sarai sempre un po’ preoccupato riguardo a ciò che può accadere durante la gara, visto che è unica nel suo genere. Sono inoltre migliorati il software e il confort per il pilota alla guida. Anche il team si è evoluto molto dal punto di vista strategico. Ci sono diversi ambiti in cui ci siamo migliorati, ed è per questo motivo che siamo cresciuti nel corso delle ultime due stagioni.”

Nell’endurance lavori con un team molto grande e dividi l’abitacolo con altri due piloti. Com’è il tuo rapporto con loro?

“Con i miei compagni di macchina, ossia Ferdinand, che conosco dal 2021, anno in cui abbiamo vinto Le Mans e il WEC insieme, e Paul-Loup, con cui ho corso un paio di gare nel 2022 con Richard Mille, ho un buon rapporto. Nel 2024 abbiamo costruito una buona chimica fra di noi e, per questo motivo, nel 2025 abbiamo voluto restare insieme. Visto che tra noi tre c’è un buon rapporto, questo viene esteso anche a tutto il team. Penso che mantenere questo spirito positivo aiuti a fare progredire la squadra nella stessa direzione e a mantenerla unita. Abbiamo anche un bel rapporto con i piloti della vettura gemella nonostante la lineup sia cambiata rispetto allo scorso anno. Così facendo possiamo portare il team dove merita di stare.”

Questa sarà la stagione della verità per Alpine. Che obiettivi si è posta la squadra?

“Uno degli obiettivi del 2025 è quello di confermare l’assenza di problemi al motore, cosa già dimostrata in dei test di affidabilità, che sono andati abbastanza bene. Come ho detto prima, vogliamo vincere a Le Mans, anche se penso che terminare la gara con entrambe le auto senza subire guasti sia già positivo. Ora che conosciamo tutti i tracciati sappiamo cosa e come migliorare. Ad esempio, a Imola l’anno scorso abbiamo fatto molta fatica, ma abbiamo migliorato la macchina. Penso che ce l’abbiamo fatta, ma bisogna ancora vedere se andrà bene. L’obiettivo è continuare a ottenere risultati con costanza sulla falsa riga del finale del 2024, in cui abbiamo conquistato un podio e in cui abbiamo lottato per la top 5. Dobbiamo mantenere questa continuità di risultati e migliorare dove è necessario, ma è un campionato competitivo, quindi non è facile capire, ad esempio, se in un round possiamo ambire alla top 3 o se in un’altra alla top 5. Sono gare lunghe, in cui molto dipende dalla strategia, quindi, se non commetti errori, è abbastanza semplice arrivare davanti e, magari, anche conquistare un podio.”

Siamo arrivati all’ultima domanda. Sei ancora giovane nonostante tu abbia già ottenuto dei grandi risultati. Hai ancora qualche sogno nel cassetto?

“Vorrei vincere la 24 Ore di Le Mans nella classifica assoluta. Certo, ho già ottenuto un successo, ma in categoria LMP2. Sarebbe bello anche trionfare nelle altre endurance di grande importanza, come Daytona o Sebring. Mi piacerebbe, però, farlo con Alpine, soprattutto a Le Mans. Questo è uno dei sogni a cui stiamo lavorando. Siamo sempre più vicini alla sua realizzazione. Penso che questo sia un obiettivo condiviso con ogni pilota presente in questo paddock, ma stiamo provando a renderlo realtà. Speriamo di farcela!”

Ringraziamo Charles per la disponibilità e Christophe di Alpine per aver reso possibile questa intervista.

Media: Charles Milesi on Facebook

---

Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi


Condividi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

NordVPN
LE ULTIME DI CATEGORIA