P300.it ha intervistato Dennis Olsen, pilota di Proton Competition nel WEC e di Ford Multimatic Motorsports in IMSA, durante la 6 Ore di Imola. Ecco come ha risposto alle nostre domande
da Imola – Dennis Olsen è un pilota che ha fatto delle corse il suo lavoro a tempo pieno. Insomma, trovare un professionista dell’automobilismo con un programma di gare così fitto è praticamente impossibile. Il norvegese, attualmente in forza a Ford nel WEC e in IMSA (per citare solo alcuni campionati) ha raccontato la sua carriera ai microfoni di P300.
Ciao Dennis, grazie di essere qui con noi. Partiamo dalle basi con la prima domanda. Quando e come è iniziato il tuo viaggio nel motorsport?
“Ho cominciato a correre sul kart in Norvegia quando avevo 6 anni. Fino ai 9 o 10 anni ho gareggiato lì, poi mi sono trasferito in Italia, più precisamente in Lombardia, per competere nel campionato nazionale. Ho fatto bene, visto che poi ho partecipato anche al WSK, in cui ho lottato al vertice contro molti dei migliori piloti di oggi. Poi sono passato in Formula Renault. Penso sia andata bene, visto che ho concluso l’Eurocup in seconda posizione, alle spalle di De Vries. A quel punto ho scoperto che non c’era il budget per proseguire su quella strada e, quindi, dovevo guardarmi attorno per capire cosa fare. Così ho fatto il Junior Shootout, che ho vinto. Così ho ottenuto il contratto con Porsche come Junior Driver. Da quel momento in poi, sono stato pilota ufficiale della casa di Stoccarda per 8 anni. Poi, cercando delle nuove opzioni e delle opportunità diverse, sono passato a Ford, dove sono ora. Abbiamo già vinto a Daytona, quindi la stagione è partita bene.”
Ti sei approcciato all’endurance molto presto. Quando e come si è verificata questa opportunità?
“Questa possibilità si è materializzata dopo aver ottenuto il contratto con Porsche come Junior Driver. Quando sono diventato ufficiale ho iniziato a correre le endurance. Questo viaggio è nato così.”
Corri moltissime gare nel corso della stagione. Qual è la tua preferita?
“Mi piace sempre cominciare la stagione a Daytona perché è uno dei miei weekend di gara preferiti. C’è una bella atmosfera e mi piace correre su quella pista. Certo, non è il tracciato più emozionante per quanto riguarda il tempo sul giro e la guida, però guidare lì è molto divertente.”
In passato hai corso anche nel DTM. Come cambia l’approccio al weekend tra una gara endurance e una nella serie tedesca?
“Non cambia molto. Nel DTM sei da solo, quindi la macchina è settata su misura per te, dato che la guidi per tutto il tempo. La mentalità è un po’ diversa, dato che lì devi essere più aggressivo rispetto al WEC. Nelle endurance devi sopravvivere fino al 24 ore, mentre nel DTM solo per una. Nonostante serva essere aggressivi, in realtà, si lavora in modo simile in entrambi i campionati.”
Quest’anno corri a tempo pieno con Ford. Per quale motivo hai deciso di cambiare casacca?
“Principalmente perché credo nel progetto. Il mio capo attuale è stato anche sopra di me in Porsche e abbiamo sempre tenuto degli ottimi rapporti. Quando questa opportunità si è materializzata volevo provare e mi sentivo pronto per fare qualcosa di nuovo dopo 8 anni.”
La Ford Mustang GT3 è cresciuta molto nell’ultimo periodo. Cosa ne pensi della vettura e del suo sviluppo?
“Penso sia davvero una bella macchina, con molto potenziale. Siamo molto forti soprattutto nelle piste dove si raggiungono le velocità più alte, come Daytona e Le Mans. Nei tracciati stretti e tortuosi facciamo un po’ più fatica, ma abbiamo molto sviluppo alle spalle e stiamo migliorando la vettura passo dopo passo.”
Corri con Proton Competition dall’anno scorso. Come ti trovi con la squadra?
“Proton è una bella squadra, che ha molta esperienza. Dall’anno scorso ad oggi abbiamo fatto molti passi avanti. Sono parecchio impegnati, dato che fanno molti campionati, cosa che a volte può rendere le cose un po’ più difficili, visto che non è possibile testare abbastanza. Possiamo essere forti insieme, e questo rende Proton una grande squadra.”
Ti pongo una domanda personale. Correre con gli occhiali ti ha mai creato dei problemi?
“No! Non mi ha mai creato nessun tipo di disturbo. Ho usato delle lenti a contatto in passato, ma queste mi causavano dei problemi perché quando tagli le curve, soprattutto se segui l’auto davanti, ti può entrare nella sabbia negli occhi, che ti può causare un’infezione. Ora uso gli occhiali perché posso vedere perfettamente e non ho problemi a tenerli nel casco, quindi va tutto bene.”
Sei un pilota estremamente impegnato, dato che corri moltissime gare ogni anno. Perché ti prendi così tanti impegni?
“Devi fare molte gare, altrimenti hai molte vacanze e nessuna fama. Devi lavorare anche per portare a casa i soldi. Inoltre amo correre, perché è la mia passione, quindi mi piace fare gare ovunque.”
Provieni da una nazione, la Norvegia, che non ha sfornato moltissimi piloti. Che opportunità ci sono per un giovane norvegese che vuole iniziare a correre?
“Tutto è possibile, ma in Norvegia è più tradizionale competere nel rally o nel rallycross. Molti bambini fanno gare sui kart, ma, quando devi andare a correre in altri paesi, è difficile ottenere sponsor perché l’automobilismo, endurance incluso, non viene molto pubblicizzato in Norvegia, quindi l’interesse delle aziende è minore rispetto a quello che si può avere in altri paesi europei.”
Siamo giunti alla conclusione di questa intervista. Vorrei farti una domanda riguardante il tuo futuro. Hai degli obiettivi per quest’anno?
“Abbiamo già ottenuto il primo obiettivo, che era vincere Daytona. Ora puntiamo a conquistare Le Mans.”
Ringraziamo Dennis per la disponibilità e Paola e Markus, membri del team che cura la comunicazione di Proton Competition, per aver reso possibile questa intervista.
Media: Dennis Olsen on Facebook
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