WEC | Brabham annuncia il suo programma GTE, debutto previsto nel 2021

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di Federico Benedusi @federicob95
10 Gennaio 2019 - 09:58
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Il folto gruppo delle vetture GTE è destinato ad arricchirsi di un’altra, prestigiosa unità. Brabham Automotive ha annunciato ieri la nascita del suo progetto, che riguarderà una versione da corsa della BT62 lanciata lo scorso maggio a Londra e prenderà ufficialmente vita nella stagione 2021-2022 del WEC. Intenti a lungo termine per David Brabham e la sua squadra, ma la vettura è stata testata al 100% solo a Phillip Island e ovviamente richiede altro tempo per poter presentarsi al livello degli altri colossi già impegnati.

La BT62 ha ottenuto l’omologazione stradale, requisito fondamentale per poter accedere alla classe GTE, appena due giorni fa e uno dei figli del grande Jack non ha perso tempo, annunciando subito la nascita del progetto Brabham GTE. La vettura monta un motore costruito dalla stessa Brabham, un 5.4 V8 centrale longitudinale, capace di sprigionare fino a 700 cavalli.

L’obiettivo principale è quello di ben figurare nella prestigiosa cornice di Le Mans e l’arrivo della Brabham chiude un processo durato anni. Già alla fine del 2014, infatti, Brabham aveva annunciato la sua intenzione di entrare nel WEC con una vettura LMP2, ma il cosiddetto “Brabham Project” non si è mai avverato fino alla giornata di ieri.

“Ho lavorato per anni al fine di far tornare il nome Brabham a Le Mans, fare questo annuncio oggi è fantastico”, ha detto David Brabham, che ha partecipato a 18 edizioni della Sarthe vincendo nel 2009, sulla meravigliosa Peugeot 908 LMP1 insieme a Marc Gené e Nicolas Minassian. Questa vittoria assoluta si è aggiunta alle due di categoria ottenute nelle due edizioni precedenti, al volante della Aston Martin DBR9 GT1.

“Brabham Automotive ha lanciato la sua prima vettura, la BT62, solo a maggio 2018, quindi abbiamo un lungo viaggio da fare per acquisire l’esperienza necessaria prima di tornare a Le Mans”, ha aggiunto. “Questo lavoro comincia con un programma a lungo termine. Non vediamo l’ora di sviluppare la BT62 e i nostri futuri prodotti, nel mentre costruiremo un team di caratura mondiale attorno ai migliori ingegneri e motoristi che questo business ha da offrire”

Queste le parole del presidente dell’ACO, Pierre Fillon: “Per l’Automobile Club de l’Ouest, il ritorno del nome Brabham nelle competizioni endurance è molto più che simbolico. Dimostra una rimarchevole lealtà e uno straordinario spirito competitivo”.

Così ha concluso Dan Marks, direttore commerciale Brabham: “Brabham Automotive è un marchio da corsa, sin dalla nascita abbiamo avuto in mente il motorsport. Il nostro piano di ritorno a Le Mans è una dichiarazione di intenti, Brabham è tornata ed è qui per restare. Con la BT62 abbiamo costruito un’eccezionale vettura da pista che ora ha ottenuto anche un’opzione stradale. Svilupperemo questa vettura per lasciare un segno nelle corse, insieme ad altri veicoli. Quella di oggi è una grande notizia per noi, aiuteremo l’industria automobilistica australiana a tornare sulla scena mondiale”.

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