WEC | Bahrain: Audi lascia con una pole, doppietta Aston Martin tra le GT

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di Federico Benedusi @federicob95
18 Novembre 2016 - 18:23
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Al termine di una stagione avara di soddisfazioni, Audi lascia il WEC con una nuova pole position, la quinta in nove gare di questo 2016. In occasione della 6h del Bahrain di domani, infatti, sarà la R18 e-tron Quattro #8 di di Grassi/Duval/Jarvis a scattare dal palo, per la terza volta quest’anno. Il pilota brasiliano ha anche firmato il nuovo record in qualifica della LMP1, in 1:38.828, in quello che verosimilmente sarà il suo ultimo impegno full-time nel mondiale endurance prima di concentrarsi sulla Formula E.

Con una media di 1:39.207 tra di Grassi e Jarvis, l’Audi ha preceduto le due Porsche. Ancora una volta, la campionessa uscente ha preceduto quella che potrebbe invece ereditare il titolo domani, avendo totalizzato un crono di due decimi esatti più veloce. Il pilota più veloce di Weissach, Timo Bernhard, ha pagato ben mezzo secondo al nuovo primato segnato dal brasiliano di Ingolstadt.

Poco lontana dalle due 919 Hybrid si è piazzata l’Audi #7, con lo storico trio Fässler/Lotterer/Tréluyer ormai prossimo allo scioglimento dopo una stagione ancora peggiore rispetto ai compagni di squadra.

Nonostante un circuito veloce e quindi adatto alle sue caratteristiche, è ormai evidente che Toyota dovrà sperare in una gara convulsa per rovesciare le sorti del campionato. La #6, unica vettura in grado di contendere il titolo alla Porsche #2, si è fermata ad un secondo netto dalla pole position, precedendo la gemella #5 di mezzo secondo. Anche sul giro secco i dati non sono incoraggianti, poiché Kamui Kobayashi è risultato più lento rispetto a di Grassi di un secondo e due decimi.

Ultima pole anche per il team Rebellion, visto il forfait dato dalla CLM ByKolles che domani dovrà quindi partire dal fondo dello schieramento.

Non è passato di certo sotto silenzio il ritorno di René Rast alla guida dell’Oreca 05 del team Jota G-Drive. Il tedesco ha tolto quasi sei decimi al record della LMP2 girando in 1:48.644, tempo che è comunque valso la pole per pochissimi millesimi (diciotto) a causa della prova non ottima di Roman Rusinov. Seconda piazza per i più omogenei campioni del mondo del team Signatech, con Gustavo Menezes che ha ormai ben poco a che fare con il suo ruolo da pilota di categoria “silver”, essendo risultato più veloce anche del “gold” Stéphane Richelmi.

Terzo posto per l’Oreca #44 del team Manor, con un Alexander Lynn sempre più a suo agio con la barchetta francese. Solo quarta la Ligier del team Morand, davanti alla #30 del team Extreme Speed. Sempre in tema di gentlemen drivers, sorprende la differenza sul giro tra i piloti dell’altra Extreme Speed, la #31: Pipo Derani ha conquistato il secondo miglior tempo di categoria in 1:49.410 (otto decimi più lento di Rast), ma Christopher Cumming ha girato a 3″3 di distacco dal brasiliano, retrocedendo l’equipaggio in settima posizione.

Qualunque pilota GT non alla guida di una Aston Martin Vantage sta attraversando un weekend difficile. La vettura britannica pare davvero una spanna sopra tutte le altre, in entrambe le categorie: nella GTE-Pro, la pole è andata alla #97 di Adam/Turner, autori dello stesso tempo al millesimo (1:56.953, nuovo record), davanti alla #95 leader di campionato con Sørensen/Thiim; stesso copione tra gli amatori, con la #98 in specifica 2015 in cima alla classifica dopo avere addirittura retto il passo di alcune Pro nel corso delle prove libere di ieri.

Pare quindi sempre più disperata la rincorsa del team Ferrari-AF Corse, almeno nella categoria Pro. Bruni/Calado hanno pagato 427 millesimi nel conteggio complessivo della qualifica e anche sul giro secco il divario non è molto minore: il britannico si è fermato a 341 millesimi dal nuovo record di Adam e Turner. Terza incomoda, ma nemmeno troppo incomoda, è la Ford #67 quarta a poco meno di un secondo dalla pole, penalizzata dagli ultimi correttivi del Balance of Performance.

Diverso il discorso della categoria Am, dove la Ferrari #83 avrebbe potuto chiudere i giochi iridati con il punto della pole position. Nulla di tutto ciò, poiché Collard ha pagato due decimi a Pedro Lamy e François Perrodo ne ha presi quasi cinque da Paul Dalla Lana. Il vantaggio si è quindi ridotto a 24 punti, ma per il Cavallino Rampante rimane la consapevolezza che basta terminare la gara senza rischi per fregiarsi del titolo. Giornata nera per le Porsche, con la #88 del team Proton ferma ai box dopo un solo giro e la #78 del team KCMG che ha girato regolarmente ma con cronologici altissimi.

Ultimo semaforo verde della stagione domani alle 14:00 italiane.

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