Terza pole stagionale nel WEC per il team Porsche, che anche ad Austin ha annichilito la concorrenza delle Toyota nelle qualifiche valide per la 6h texana che scatterà nel tardo pomeriggio italiano di domani. Neel Jani ha segnato il nuovo record della pista per quanto riguarda la classe LMP1 in 1:44.656, risultando decisivo per la pole position della 919 Hybrid #1 davanti alla #2, lontana due decimi e mezzo dalla gemella con Timo Bernhard capace solo di sfiorare il tempo registrato dallo svizzero.
Toyota ha svolto in tutto e per tutto “un altro sport” e la sensazione è che anche negli Stati Uniti i giapponesi non possano fare altro che aspettare qualche problema delle rivali tedesche per centrare il risultato grosso. Il distacco della vettura #8 dalla pole position, nell’aggregata dei migliori tempi, è di 1.659 mentre la #7 ha preso addirittura 2.357. Per rendere la differenza in termini di giro secco, il pilota più veloce al volante della TS050 è stato Kamui Kobayashi in 1:45.519, nove decimi più lento rispetto al nuovo primato di Jani.
Appassionante il confronto tra i prototipi “leggeri”, le LMP2. Seconda pole consecutiva per il team Alpine Signatech, nonostante il tempo più rapido sia stato realizzato da Bruno Senna esattamente come in Messico. Nicolas Lapierre e André Negrão formano una coppia ben assortita per quanto riguarda questo format di qualifiche, che tende a premiare molto l’equilibrio tra pilota professionista e non-professionista a scapito di un’ottima prestazione pura non coadiuvata da un giro altrettanto valido dal pilota Silver o Bronze. Il tempo di 1:53.081 stabilito da Senna, che ha abbattuto il record assoluto di John Martin stabilito ormai quattro anni fa, non è valso altro che un modesto quarto posto di categoria vista la prestazione non all’altezza da parte di Julien Canal. Rebellion Racing si consola comunque con il secondo posto della #13, guidata da Beche e Heinemeier Hansson. Buon terzo posto per i capoclassifica mondiali del team DC Racing.
Sfida a tre in classe GTE-Pro, con la terza pole position stagionale firmata dalla Ferrari con Bird/Rigon. Il vicentino è stato l’unico pilota a scendere sotto il muro del 2:03, firmando un 2:02.993 che rappresenta il nuovo record assoluto per il WEC ma non per la categoria regina delle Gran Turismo, essendo di 160 millesimi più lento della pole segnata l’anno scorso da John Edwards nel campionato statunitense. Due decimi netti di ritardo per la Ford #67 di Priaulx/Tincknell, che devono difendere la leadership del mondiale, mentre al terzo posto si è piazzata la prima Aston Martin, la #95 dei danesi Sørensen/Thiim. L’ordine delle tre vetture è poi ripetuto dal quarto al sesto posto con la Ferrari #51 davanti alla Ford #66 e all’Aston Martin #97. Seguono, ad oltre un secondo di distacco, le due Porsche.
Aston Martin al comando della GTE-Am grazie a Pedro Lamy e Paul Dalla Lana. Il portoghese ha stabilito a sua volta il record di categoria in 2:04.949, mentre il gentleman driver canadese è risultato nettamente il migliore tra i non-professionisti in 2:07.113. Quasi un secondo e due decimi hanno separato la Ferrari Spirit of Race #54 dalla pole di classe, a sua volta in vantaggio di tre decimi rispetto alla gemella #61 del team Clearwater. Più in difficoltà le Porsche, con Matteo Cairoli lontano oltre un secondo da Miguel Molina e un secondo e mezzo dallo stesso Lamy sul giro secco.
Appuntamento alle 19:00 di domani con la bandiera verde che darà inizio alla 6h di Austin.
Immagine copertina: fiawec.com
Leggi anche
Partecipa al sondaggio su P300.it
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.