WEC | Austin: nuova doppietta Porsche, Ferrari col brivido in GTE

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
17 Settembre 2017 - 01:39
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Quattro vittorie di fila nel WEC 2017 per la Porsche #2. Anche la 6h di Austin è stata dominata dal team di Weissach, con le due vetture giunte in parata sotto la bandiera a scacchi separate da 276 millesimi. Dopo l’ultimo splash, che aveva riconsegnato alla #1 la leadership della gara, a venti minuti dalla conclusione è stato deciso lo scambio di posizione offerto piuttosto malvolentieri da Nick Tandy. Nuovo successo per Bamber/Bernhard/Hartley, sempre più vicini al titolo mondiale.

Toyota ci ha provato in tutti i modi a fermare la corazzata teutonica, anche alternando i cambi gomme rispetto alla tabella di marcia delle Porsche. Già dalla prima ora i prototipi nipponici hanno azzardato due stint consecutivi con lo stesso treno di pneumatici, ma questa strategia è stata definitivamente “uccisa” da una Safety Car chiamata dopo tre ore per sistemare le barriere danneggiate dall’incidente di Michael Wainwright sulla Porsche GTE #86. Da quel punto Toyota, che già si era trovata dietro alla Porsche #2 dopo la quarta sosta, ha preferito seguire una strategia più sicura sostituendo le gomme ad ogni pit stop e Porsche è tornata a dominare.

Non sono mancati, comunque, i duelli in pista nella prima metà di gara. Bello soprattutto quello tra José María López e André Lotterer, con l’argentino della Toyota #7 capace di resistere per qualche giro a gomme finite alla Porsche #1. Il maggior consumo delle coperture sulla #7 rispetto alla #8 ha facilitato quest’ultima nel conquistare il podio con Buemi/Nakajima/Sarrazin. Toyota che si è comunque dimostrata efficace in una condizione di grande caldo sofferta già l’anno scorso da Porsche contro un’avversaria più competitiva come l’Audi R18.

Il vantaggio di Bamber/Bernhard/Hartley è dunque salito a 51 punti su Buemi/Nakajima. Al Fuji basteranno dunque altri due punti guadagnati sui piloti della Toyota #8 per conquistare il mondiale piloti con due prove d’anticipo. Jani/Lotterer/Tandy si sono invece portati a -25 dal duo svizzero-giapponese.

Finale al cardiopalma in LMP2, con la Alpine Signatech uscita vincitrice nonostante un problema alla luce posteriore sinistra che ha costretto Lapierre/Menezes/Negrão ad una sosta ulteriore negli ultimissimi minuti. Le due Rebellion hanno completato il podio, con la #13 di Beche/Heinemeier Hansson/Piquet jr per la prima volta davanti alla #31 di Canal/Prost/Senna. Nel finale di gara, Prost ha stoicamente resistito agli attacchi di Thomas Laurent, che non è riuscito a portare via altri tre punti ai rivali del campionato. Canal e Senna riducono quindi a 20 le lunghezze di distacco su Jarvis/Laurent/Tung ma un grande passo avanti lo compie anche Menezes, ora a -28 dai capoclassifica.

Il massimo delle emozioni è stato offerto però dalla GTE-Pro. Gara dominata dalle Ferrari fino alla Safety Car, che ricompattando il gruppo ha riportato la Porsche #92 alle calcagna delle Rosse. La riscossa di Christensen/Estre è durata però poco, poiché le 488 della AF Corse sono riuscite a riprendere il sopravvento. La #71 di Bird/Rigon ha subito un ulteriore calo nel finale di gara, venendo nuovamente raggiunta e superata dalla Porsche che si è ritrovata tra le mani un’occasione d’oro quando Pierguidi, al volante della #51, si è ritrovato a dover sostituire la gomma anteriore sinistra afflosciatasi a dieci minuti dal termine. Il pilota alessandrino è riuscito a rientrare in pista proprio davanti a Christensen, controllando i suoi attacchi negli ultimi giri e conquistando così una vittoria importantissima per il campionato. Secondo posto per una Porsche cresciuta a dismisura nel corso del weekend, analizzando la batosta subita ieri in qualifica. La Ferrari #71 ha completato il podio davanti alle Aston #95 e #97, mentre fanalini di coda (anche alle spalle della Porsche #91) sono state le evanescenti Ford, mai protagoniste di questa gara.

Nonostante l’ennesimo weekend difficile, Priaulx/Tincknell hanno mantenuto la leadership del campionato grazie al settimo posto. 102 sono i punti dei due britannici contro i 96 di Lietz/Makowiecki, i 95,5 di Rigon, i 95 di Bird e Calado/Pierguidi e gli 81 di Sørensen/Thiim.

Schiacciante vittoria per l’Aston Martin di Dalla Lana/Lamy/Lauda in GTE-Am, successo conquistato davanti alle Ferrari dei team Clearwater e Spirit of Race con la prima che si è distinta in particolare per la guida anche eccessivamente aggressiva di Keita Sawa nelle prime fasi di gara. Sfortuna per la Porsche del team Proton, costretta ad una sosta nel garage nelle ultime fasi a causa di un problema alla posteriore sinistra e quindi solo quarta sotto la bandiera a scacchi.  Nuovo cambio al vertice della classifica di categoria, con il trio Aston Martin ora a quota 130 contro i 126 di Cairoli/Dienst/Ried e i 116 di Griffin/Mok/Sawa. 

Il WEC è ora atteso ad una pausa di un mese per il trasferimento dalle Americhe all’Asia. Appuntamento al weekend del 15 ottobre per la 6h del Fuji.

Classifica

Immagine copertina: twitter.com/Porsche_Team

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