WEC | Anteprima stagione 2019-2020: verso una nuova era

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
28 Agosto 2019 - 12:19
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L’ottava edizione del WEC, che prenderà il via questo fine settimana da Silverstone, passerà alla storia più che altro come il canto del cigno della gloriosa categoria LMP1. Una classe di prototipi che ha rivoluzionato il motorsport e che ha portato le competizioni endurance su un altro livello di prestazione e competitività. Il vuoto lasciato dalla LMP1 non sarà di poco conto, perché FIA e ACO sono state costrette a ripartire dalla formula hypercars, un concetto di vettura completamente diversa e ispirato (anche) ai modelli di serie, che dalla stagione 2020-2021 cercherà di imporsi nel panorama endurance mondiale.

Per il resto, la stagione 2019-2020 sarà una pura transizione verso la nuova era. Anche il plotone delle LMP1 private è andato impoverendosi con la scomparsa delle Dallara BR1 e con la decisione da parte di Rebellion Racing di schierare una sola R13 per tutta la stagione, utilizzando il secondo prototipo solo in alcune occasioni tra cui anche Silverstone. Il trio che disputerà l’intera stagione sulla Oreca LMP1 sarà composto dai confermati Gustavo Menezes e Bruno Senna e dal nuovo arrivato Norman Nato, protagonista dell’ELMS nel 2018; sulla #3, almeno in questo weekend, si alterneranno Nathanaël Berthon, Luis Felipe Derani e Loïc Duval.

La novità del mondiale 2019-2020 è il ritorno di Ginetta, dopo una lunga pausa nella quale si sono verificati l’abbandono del team Manor e il cambio di propulsore da Mecachrome ad AER. Le G60 LTP1 in pista saranno due: Ben Hanley e Egor Orudzhev, al volante delle BR1 fino a Le Mans, affiancheranno Charlie Robinson sulla #5, mentre gli esperti Guy Smith (vincitore a Le Mans nel 2003) e Chris Dyson saranno compagni di equipaggio di Michael Simpson sulla #6. Dyson salterà tuttavia l’appuntamento di Silverstone per l’infortunio ad un polso rimediato lo scorso weekend in una gara di Trans-Am a Road America e sarà sostituito da Oliver Jarvis.

Invariato per sette ottavi il team Toyota che ha dominato in lungo e in largo l’ultima stagione. L’equipaggio campione in carica sarà infatti orfano di Fernando Alonso, che dopo avere incluso due Le Mans e il titolo mondiale nel suo ricco palmarès ha preferito concentrarsi sul progetto Dakar del marchio giapponese, e al suo posto ha ingaggiato Brendon Hartley. Il nuovo trio Buemi/Hartley/Nakajima dovrà quindi fronteggiare nuovamente l’assalto della #7 di Conway/Kobayashi/López, triade pienamente confermata.

Parlando in particolar modo di Buemi, a danneggiare ulteriormente la stagione ventura del WEC è la doppia concomitanza con round della Formula E. Lo svizzero è una bandiera della serie elettrica e tutto lascia presagire che anche nel campionato 2019-2020 possa gareggiare con Nissan, ma a quel punto sarebbe costretto a disertare gare di uno o dell’altro campionato. Anticipando la 6h di Spa-Francorchamps è stato risolto il terzo “clash”, ma è chiaro come i piloti coinvolti in entrambe le serie dovranno operare delle scelte. Toyota, che si è già assicurata la presenza di Hartley in queste due occasioni, è corsa intanto ai ripari ingaggiando Thomas Laurent come riserva. Tra le perdite sicure del WEC a causa di questo conflitto, invece, troviamo André Lotterer, Neel Jani e Sam Bird.

L’intento di FIA e ACO, per quest’ultima stagione di LMP1, è quello di dare una possibilità concreta anche alle non ibride di giocarsi qualche carta per gare e titolo. Toyota ha subito quindi ulteriori aggiustamenti riguardanti l’Equivalence of Technology e a Silverstone correrà ad un peso minimo di 932 chili, contro gli 833 delle Ginetta e gli 824 delle Rebellion. Alle TS050 saranno anche imposti rifornimenti più lunghi tramite il restrittore del bocchettone, stint più brevi e “oculati” e un consumo di energia massimo per ogni giro che le non ibride non devono più rispettare ormai dalla 6h di Spa-Francorchamps dello scorso maggio. Per quanto riguarda il peso delle vetture, da questa stagione è stato introdotto anche il sistema del success ballast che imporrà peso extra sulla base dei risultati ottenuti nelle tre gare precedenti: entrerà in vigore dalla 6h del Fuji.

I problemi non mancano nemmeno in LMP2, con otto vetture di cui sette sono Oreca. United Autosports e Racing Team Nederland hanno infatti deciso di abbandonare rispettivamente Ligier e Dallara per utilizzare quella che di gran lunga è stata la LMP2 più competitiva in queste due stagioni e mezzo dall’introduzione del nuovo regolamento tecnico. La squadra di Zak Brown schiererà un terzetto competitivo con Filipe Albuquerque, Philip Hanson e Paul di Resta, mentre il team olandese affiancherà Giedo van der Garde e Nyck de Vries al proprietario Frits van Eerd; de Vries sarà assente in questo weekend per la concomitanza con il Gran Premio del Belgio, al suo posto gareggerà Job van Uitert. Tra gli equipaggi favoriti per il titolo rientra sicuramente Signatech Alpine, con Thomas Laurent al fianco di André Negrão e Pierre Ragues, ma anche i due del team Jota Sport: sulla vettura #37 si alterneranno Gabriel Aubry, Ho-Pin Tung e Will Stevens, mentre sulla #38 Anthony Davidson e Roberto González saranno affiancati da António Félix da Costa, che all’ultimo momento ha sostituito Pastor Maldonado in difficoltà con il budget. Attenzione poi al team Cetilar, ora legato ad AF Corse, che debutterà ufficialmente nel WEC con la sua Dallara pilotata dal consolidato trio di Andrea Belicchi, Giorgio Sernagiotto e Roberto Lacorte.

Ridotto anche il gruppo delle GTE-Pro, con appena sei vetture a seguito dei ritiri di BMW e Ford. Confermati gli equipaggi Porsche, con Michael Christensen e Kévin Estre che cercheranno di difendere il titolo sulla 911 RSR aggiornata e l’accoppiata Bruni/Estre che proverà a prendersi la rivincita. Ferrari, perso Bird che ha preferito la Formula E, ha promosso Miguel Molina dalla categoria GTE-Am al fianco di Davide Rigon, riproponendo invece il duo Calado/Pierguidi vincitore del titolo 2017. Aston Martin punterà invece sulla coppia danese Sørensen/Thiim e sull’inedito equipaggio formato da Alexander Lynn e Maxime Martin.

Undici vetture al via in GTE-Am, con Porsche che si è comunque permessa di schierare diversi piloti di altissimo livello. Matteo Cairoli è passato al team Project 1 e sarà finalmente affiancato sulla #56 da un’accoppiata da titolo, composta da David Heinemeier Hansson ed Egidio Perfetti; la squadra tedesca schiererà anche una seconda 911 con Jeroen Bleekemolen al volante, affiancato da Ben Keating e Felipe Fraga, lo stesso equipaggio che ha vinto (almeno sul campo) l’ultima Le Mans di categoria; per quanto riguarda il team Proton, l’equipaggio #77 sarà capeggiato da Matthew Campbell e quello #88 da Thomas Preining. Ferrari riproporrà invece il trio Castellacci/Fisichella/Flohr sulla #54 e riporterà in gara Emmanuel Collard sulla #83 insieme a François Perrodo e Nicklas Nielsen. In casa Aston Martin si è invece sciolto l’ormai storico trio formato da Paul Dalla Lana, Mathias Lauda e Pedro Lamy, con questi ultimi che sono stati rimpiazzati da Darren Turner e Ross Gunn sulla #98.

Il primo Balance of Performance delle GTE-Pro vedrà partire le Ferrari da un peso di 1280 chili contro i 1257 delle Aston Martin e i 1254 delle Porsche, oltre a dover fronteggiare un serbatoio di otto litri meno capiente rispetto alle due avversarie (91 litri contro 99). In GTE-Am invece le vetture di Maranello correranno a 1295 chili come le Porsche, contro i 1267 delle Aston Martin, mantenendo però un serbatoio a 92 litri contro i 98 delle vetture tedesche e i 99 di quelle britanniche.

La programmazione di Eurosport riguardante la 4h di Silverstone, format ridotto e curiosamente identico a quello dell’ELMS che correrà sabato, vedrà la trasmissione live dell’ultima ora di gara sul secondo canale.

ORARI

Venerdì 30 agosto
11:40-13:10 (12:40-14:10) Prove Libere 1
16:30-18:00 (17:30-19:00) Prove Libere 2

Sabato 31 agosto
9:00-10:00 (10:00-11:00) Prove Libere 3
11:50-12:40 (12:50-13:40) Qualifiche

Domenica 1° settembre
12:00-16:00 (13:00-17:00) Gara – Eurosport 2 (15:50)

NB: tra parentesi gli orari italiani.

Immagine copertina: fiawec.com

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