WEC | 8H del Bahrain 2022: Toyota vince gara e campionato, a Ferrari il titolo GTE-Pro

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Matteo Pittaccio
12 Novembre 2022 - 21:00
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In Bahrain Toyota conquista il quarto alloro mondiale vincendo il titolo FIA WEC con Buemi, Hartley e Hirakawa, secondi in gara dietro alla auto gemella. In LMP2 vittoria di tappa per WRT mentre Jota Sport è campione, così come AF Corse in LMP2 Pro/AM. Finale da brivido in GTE-Pro, la 51 di AF Corse perde tutte le marce ad eccezione della quinta ma chiude comunque la gara, a Calado e Pier Guidi il titolo. Nella GTE-Am Porsche fa doppietta nel giorno in cui TF Sport conquista il trofeo.

Mike Conway, Kamui Kobayashi e José María López transitano per primi sul traguardo della 8 Ore del Bahrain, ultima tappa del FIA WEC, al volante della Toyota GR010, macchina che conquista il secondo titolo consecutivo con la vettura numero 7 guidata da Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa. I due prototipi gemelli si sono alternati al comando della corsa: nella prima metà a dettare il ritmo è stata la #8 che, tuttavia, ha poi sofferto dei problemi tecnici che hanno costretto la formazione giapponese ad invertire le posizioni e, di conseguenza, consegnare il trionfo alla GR #7, al secondo successo stagionale dopo il trionfo nella 6 Ore di Spa.

Niente da fare per Alpine, all’ultima corsa con la LMP1 ereditata da Rebellion. Il team transalpino non ha mai avuto modo di impensierire Toyota e, dopo aver iniziato la corsa con un punto di svantaggio rispetto alla GR numero otto, ha corso in difesa chiudendo la 8 Ore del Bahrain in terza posizione con André Negrão, Nicolas Lapierre e Matthieu Vaxiviere. Ciò nonostante, il piazzamento sul podio consente ad Alpine Endurance Team di preservare il secondo posto nella classifica generale, a soli quattro punti dalla Toyota vincente.

Ancora parecchie difficoltà per Peugeot, a livello di Toyota e Alpine in fatto di tempi sul giro ma ancora in indietro in termini di affidabilità. La 9X8 numero 93 di Paul di Resta, Mikkel Jensen e Jean-Eric Vergne ha messo pressione alle Toyota nelle prime due ore, salvo poi soffrire delle avarie che hanno obbligato il team francese a ritirare ufficialmente la macchina a due ore dalla fine. La 9X8 #94 ha, invece, raccolto la bandiera a scacchi, terminando l’evento al quarto posto assoluto con l’equipaggio formato da Loïc Duval, Gustavo Menezes e Nico Müller, arretrato di sei giri rispetto ai vincitori.

In LMP2 il trionfo va a WRT, che porta l’Oreca 07 numero 31 al quinto posto assoluto ed al primo di categoria grazie alle prestazioni maiuscole di René Rast, Robin Frijns e Sean Gelael. Il team belga, prossimo al passaggio in BMW, ha acquisito il comando delle operazioni a cinque ore e mezza dalla fine, quando Rast ha superato la LMP2 numero 22 di United Autosport, poi sesta sul traguardo per una penalità di dieci secondi (sorpasso oltre i limiti della pista) e, soprattutto, per il tempo perso nel corso delle Full Course Yellow. Il team di Zak Brown si piazza comunque sul podio grazie all’equipaggio numero 23 formato da Oliver Jarvis, Joshua Pierson e Alexander Lynn, squadra che precede la Jota #38 appena laureatasi campione di classe con Antonio Felix da Costa, William Stevens e Roberto Gonzalez. Per quanto concerne la LMP2 Pro/Am salgono sul gradino più alto del podio Nicklas Nielsen, François Perrodo e Alessio Rovera, che oltre alla vittoria di tappa festeggiano anche il titolo siglato nel trofeo dedicato ai prototipi guidati da professionisti e amatori.

Finale di stagione ad alta intensità nella GTE-Pro, che mette un punto alla propria storia regalando le ultime e indimenticabili emozioni. Dopo un inizio in grande spolvero, le Porsche numero 91 e 92 hanno poco a poco perso terreno nei confronti delle Ferrari e dell’unica Corvette presente, inizialmente in affanno nel tenere il passo delle GTE italiane e tedesche. Fantastici i duelli tra Ferrari e Porsche, impegnate a combattere per il primo posto in un confronto infuocato. Approfittando della prima FCY causata dai detriti lasciati in pista dalla Ferrari numero 71 del team Spirit of Race (GTE-Am), la Ferrari numero 51 di Pier Guidi e Calado ha guadagnato tre posizioni in un colpo solo e si è portata dietro la Corvette, mentre la 488 numero 52 e le Porsche hanno perso più di mezzo minuto.

Da quel momento in poi AF Corse si è imposta e, liberatasi della Chevy, Fuoco e Molina si sono accodati a Calado e Pier Guidi, leader della corsa. Tutto è filato liscio fino a circa un’ora e quaranta minuti dal termine, quando sulla vettura di Calado si sono verificati dei gravi problemi al cambio: rientrato ai box, l’inglese ha lasciato il posto a Pier Guidi, tornato in pista nel tentativo di chiudere la corsa nonostante il cambio bloccato in quinta marcia. Per la fortuna di Ferrari, le Porsche di Estre-Christensen e Bruni-Lietz non sono state in grado di recuperare sulla 488 numero 52 e sulla Corvette, seconda sotto la bandiera a scacchi con la solidissima coppia formata da Nick Tandy e Tommy Milner. Incredibilmente, Alessandro Pier Guidi ha completato la gara al quinto posto tra lo stupore generale. Un risultato che sa di impresa poiché comunque sufficiente per conquistare l’ultimo titolo della classe GTE-Pro in coppia con James Calado, mentre Porsche chiude questo importante capitolo dell’endurance tra amarezza e rammarico.

Scenario decisamente più lineare quello della GTE-Am, categoria confermata per il 2023. A vincere la 8 Ore del Bahrain è stata Porsche con il Team Project 1, autore di una splendida doppietta ad opera di Matteo Cairoli-Mikkel Pedersen-Nicolas Leutwiler e Ben Barnicoat-P.J. Hyett-Gunnar Jeannette. L’ultimo gradino del podio è occupato dalla Ferrari 488 GTE Evo delle Iron Dames, scattate dalla Pole Position ma battute – con estremo onore – da Porsche nel finale della corsa. Rahal Frey, Michelle Gatting e Sarah Bovy hanno avuto l’onore di precedere in classifica i nuovi campioni del trofeo GTE-Am, messo a referto dall’Aston Martin Vantage preparata da TF Sport, team campione con l’esperto amatore Ben Keating ed il grande Marco Sørensen, oggi accompagnati da Henrique Chaves. I tre hanno la meglio sui compagni di marca David Pittard, Nicki Thiim e Paul Dalla Lana, quinti in Bahrain e secondi in campionato con la Aston Martin Northwest AMR.

FIA WEC 2022 | 8 ORE DEL BAHRAIN | RISULTATI GARA

FIA WEC 2022 | 8 ORE DEL BAHRAIN | RISULTATI GARA

Immagine di copertina: Toyota Gazoo Racing – Twitter

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