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WEC | 8h del Bahrain 2021, gara: festa Toyota, vittoria alla #8 e titolo alla #7

di Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 6 Novembre 2021 - 20:37
Tempo di lettura: 4 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
WEC | 8h del Bahrain 2021, gara: festa Toyota, vittoria alla #8 e titolo alla #7
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Nakajima saluta con un successo, ma il titolo va alla vettura gemella. Vittoria con asterisco per Ferrari in GTE-Pro


La sofferta stagione 2021 del WEC è andata in archivio con l’ennesima festa Toyota. La GR010 Hybrid #8 ha vinto la 8h del Bahrain con Sébastien Buemi, Brendon Hartley e soprattutto Kazuki Nakajima, trionfatore nell’ultima corsa della sua carriera, mentre la #7 ha conquistato il titolo mondiale piloti con Mike Conway, Kamui Kobayashi e José María López.

La seconda gara di Sakhir ha seguito un copione piuttosto tranquillo e definito, con la #8 a dettare il passo e la #7 ad inseguire a distanza, forte del fatto che bastasse terminare la gara per compiere la missione iridata.

Leader nei primi giri dopo una grande partenza di Nicolas Lapierre, la Alpine del team Signatech si è chiamata fuori dopo nemmeno un’ora di gara per problemi al cambio. Rientrata in pista, ha recuperato fino al terzo posto assoluto con un ritardo di sette giri. Non è stata la gara della pensione per le vetture LMP1, a cui ACO e FIA hanno garantito un’altra stagione al fianco delle nuove LMH.

Il bilancio finale della prima stagione targata Hypercars vede la Toyota #7 a 173 punti contro i 168 della Toyota #8. Con tre successi a testa per le due vetture giapponesi, la gara decisiva è stata alla fine quella di Monza in cui la #8 ha concluso solo quarta. Ora l’appuntamento è per il 2022 quando Toyota dovrà fronteggiare la prima grande minaccia di questa nuova epoca Hypercars, quella rappresentata da Peugeot.

Vittoria e titolo per il team WRT in classe LMP2. La squadra belga, affiliata al marchio Audi e quasi sicuramente la prescelta per guidare il ritorno tra i prototipi del marchio di Ingolstadt, ha conquistato la corona cadetta con Robin Frijns, Ferdinand Habsburg e Charles Milesi. Un successo naturalmente impreziosito dalla vittoria conquistata anche a Le Mans, in un finale clamoroso.

Un’altra carriera si è conclusa nella notte di Sakhir con un piazzamento degno di nota: la Jota Sport #38 ha terminato al secondo posto e così anche Anthony Davidson ha appeso il casco al chiodo con un podio. Risultato conseguito negli ultimi minuti grazie ad un repentino sorpasso di António Félix da Costa nei confronti di Tom Blomqvist, al volante della gemella #28.

151 punti per i nuovi campioni della LMP2 a fronte dei 131 di Blomqvist, Sean Gelael e Stoffel Vandoorne e dei 123 di Davidson, da Costa e Roberto González. Il titolo Pro-Am è andato a Frits van Eerd grazie al successo conquistato dal Racing Team Nederland nell’ultima gara della stagione.

Polemiche a valanga hanno decretato un esito più che mai sub-judice in GTE-Pro. James Calado e Alessandro Pierguidi, al volante della Ferrari #51 del team AF Corse, sono momentaneamente campioni del mondo ma sul risultato pende ancora una decisione dei commissari riguardante il tamponamento di Pierguidi ai danni della Porsche #92 di Michael Christensen a 11 minuti dalla fine. La Direzione Gara ha imposto all’italiano di cedere la posizione al danese dopo lo scontro, ma mentre la Ferrari rallentava per restituire il maltolto la Porsche è rientrata ai box per uno splash di carburante. Una volta rientrato anche Pierguidi per l’ultima sosta, al termine del giro successivo, il piemontese non ha più ceduto la posizione e ovviamente la penalità non è da dichiararsi scontata. Molto accesa la discussione tra i due piloti sotto il podio, la decisione dei commissari è attesa a breve e probabilmente ribalterà il risultato della pista.

Il duello per il titolo GTE-Am si è esaurito quasi subito. Nel corso del primo giro di gara, Ben Keating è stato colpito da Paul Dalla Lana e a causa di questo scontro l’Aston Martin #33 del team TF Sport è stata costretta ad una sosta ai box per cambiare una gomma dechappata. Il carico da 90 è stato aggiunto al termine della quinta ora, quando lo stesso Keating ha sbagliato la frenata della prima curva centrando la Ferrari #54: la conseguenza a livello sportivo ha consistito in un drive through, ma la Vantage ha riportato danni ben peggiori restando nel garage per diversi minuti.

Tutto è risultato più facile per la Ferrari #83 del team AF Corse, con Nicklas Nielsen e François Perrodo vincitori e di nuovo campioni di categoria insieme ad Alessio Rovera, che quest’anno ha sostituito Emmanuel Collard. In un finale incentrato sui consumi la 488 #83 ha avuto ragione della Porsche #77 del team Dempsey-Proton e della Porsche #56 del team Project 1. 150 punti in classifica per i confermati campioni contro i 90,5 del trio di TF Sport, costretto al ritiro.

In attesa di una decisione riguardante la GTE-Pro, il prossimo appuntamento per il WEC è con i rookie test di domani. Il campionato 2022 inizierà il 18 marzo con la 1000 miglia di Sebring, preceduta la settimana prima da due giorni di prove collettive.

Immagine copertina: TGR WEC Twitter


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