Toyota vince a Sakhir con la #8 e si porta a casa il titolo costruttori, mentre il titolo piloti va alla Porsche #6. Vittoria per Ferrari in LMGT3
Si è conclusa l’emozionante stagione del campionato del mondo endurance. La Toyota #8 di Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa ha vinto a grande sorpresa la 8 ore del Bahrain con un super ultimo stint da parte dello svizzero, che ha sorpassato la Porsche #5 assicurando così il titolo piloti alla squadra giapponese.
Subito dietro la Ferrari 499P #51 del team di AF Corse, che dopo una grande gara, praticamente dominata, all’ultimo pit-stop ha perso qualche posizione recuperandole però quasi tutte durante l’ultimo stint. A fine gara è arrivata tuttavia la comunicazione che la #51 è stata penalizzata di 2 giri, 4 minuti e 55 secondi per aver usato due gomme in più di quelle consentite, scalando quindi in ultima posizione, davanti solo ai ritirati.
Seconda quindi la Porsche 963 ufficiale #5, che con Matt Campbell alla guida nell’ultimo stint ha tentato di portare il doppio titolo a Porsche, ma a causa delle gomme usurate non è riuscito a mantenere il passo.
Sul podio anche una grande Peugeot, la #93, che grazie ad una grande strategia ha “salvato” questa stagione all’ultimo, dal momento che i risultati visti quest’anno sono stati molto deludenti per la Casa francese. Ritirata invece l’altra Peugeot, la #94, per un problema all’ibrido.
Bene ancora l’Alpine, con la #35 che ha terminato in quinta posizione e dopo il podio al Fuji ha dimostrato che il team è riuscito a trovare la quadra. La #36 ha concluso decima portandosi a casa qualche punto.
Piccola delusione invece per BMW, in sesta posizione con la #15 e ritirata con la #20 a causa di un problema tecnico dopo sole 3 ore e mezza.
Ottima anche la Cadillac, che dopo una disastrosa qualifica si è aggiudicata la sesta posizione prima di passare al team Jota per la prossima stagione. Team Jota che ha avuto molta sfortuna, con la #38 che ha terminato settima perdendo quattro posizioni nell’ultima mezz’ora di gara e la #12 tredicesima, dopo una foratura all’ultima ripartenza dietro Safety Car.
Concludono la classifica la Porsche #6, decima, che alla fine ha mollato la presa e fatto qualche errore, essendosi comunque assicurata il titolo piloti grazie a Kévin Estre, André Lotterer e Laurens Vanthoor, la Ferrari #50 ufficiale e la Porsche #99 del team Proton Competition.
Ritirate invece la Toyota #7, dopo un problema alla pompa della benzina, e la Lamborghini #63, oltre alle sopracitate BMW #20 e Peugeot #94.
Tra le LMGT3 ha vinto la Ferrari 296 LMGT3 #55 del team Vista AF Corse, con un super Alessio Rovera che, insieme a François Heriau e Simon Mann, ha conquistato la prima posizione di forza superando le due Corvette del TF Sport, arrivate seconda (#81) e terza (#82). Ai piedi del podio la Lamborghini #60 di Iron Lynx, che dopo una stagione molto difficile è tornata a casa con il sorriso dopo questo risultato.
Quinta la Porsche #91 del team Manthey EMA, che si è assicurata così il secondo posto nel campionato riservato alle LMGT3 regalando a Porsche e Manthey Racing la “doppietta” con la #92, che anche se nona a Sakhir ha vinto il titolo già al penultimo round, quello del Fuji.
Male invece le BMW, che hanno terminato in 13° e 14° posizione. Durante il weekend le M4 non hanno dimostrato molta competitività e già dalle prove libere sono apparse in difficoltà. Purtroppo per loro, questo weekend “no” è costato il terzo posto nella classifica del campionato a favore della vincitrice della gara, la Ferrari #55.
Ora andranno in scena i Rookie Test, ultimo evento del WEC: prove molto importanti per i team che, oltre a fare chilometri con le proprie vetture e quindi raccogliere dati, hanno modo di sperimentare piloti che l’anno prossimo potrebbero far parte delle proprie line-up.
Media: FIAWEC / DPPI
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