WEC | 6h di Silverstone 2017 – Anteprima

AnteprimeWEC
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di Federico Benedusi @federicob95
12 Aprile 2017 - 14:00
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Il WEC riaccende i motori questo fine settimana, come ormai consuetudine, sul circuito britannico di Silverstone. Gara inclusa nel calendario sin dal ritorno sulle scene del mondiale endurance, nel 2012, e ormai giunta alla 30esima edizione. Un campionato che prende il via senza un nome storico, quello di Audi, che ha abbandonato il suo progetto dopo la doppietta in Bahrain dello scorso novembre. La Signora degli Anelli lascia un grande vuoto all’interno della categoria LMP1, tuttora non colmato, ma la FIA non è rimasta con le mani in mano e ha progettato un sistema di incentivi che potrebbe favorire l’ingresso di nuove Case entro l’adozione del nuovo regolamento tecnico prevista per il 2020.

Sono rimaste solo Porsche e Toyota, quindi, ma è sicuro che i tedeschi e i giapponesi offriranno grande spettacolo. Il primo segnale lo ha dato Toyota: da sempre interessata prevalentemente alla 24h di Le Mans (che non ha mai vinto), quest’anno in occasione delle gare di Silverstone e Spa-Francorchamps le TS050 saranno dotate di assetto ad alto carico aerodinamico, segno che il costruttore giapponese ambisce ora a riprendersi anche quel titolo già vinto nel 2014. Il debutto della TS050 low downforce è comunque previsto per il Belgio, con la vettura #9 che sarà schierata in aggiunta alle due che disputeranno l’intero campionato. Le configurazioni aerodinamiche disponibili quest’anno saranno solo due, in luogo delle tre dell’anno passato, in un’ottica di riduzione dei costi, pertanto quelle a basso carico saranno progettate appositamente per Le Mans.

Porsche ha invece deciso di seguire la tattica opposta: i test per la 919 a basso carico sono già cominciati e proseguiranno anche nelle prime due gare della stagione, allorché entrambi i prototipi tedeschi saranno in configurazione Le Mans. A Weissach non hanno optato nemmeno per una strategia ibrida come quella di Toyota anche perché, non avendo una terza vettura, questa avrebbe potuto influenzare il campionato delle due macchine in pista, essendo Silverstone e Spa-Francorchamps due piste molto differenti dal punto di vista aerodinamico.

Grandi cambiamenti, come già detto, dal punto di vista dei piloti, per entrambe le contendenti. Porsche ha rivoluzionato i suoi equipaggi: accantonati due dei tre campioni del mondo, ad affiancare il superstite Neel Jani ci saranno André Lotterer e Nick Tandy, mentre sulla #2 Earl Bamber rimpiazza Mark Webber al fianco di Bernhard e Hartley. Toyota si è invece accaparrata i servigi del tre volte iridato turismo José María López, spostando Stéphane Sarrazin sulla terza vettura insieme al rientrante Nicolas Lapierre (leader assoluto nei test di Monza) e al giovane Yuji Kunimoto.

La lista delle LMP1, dopo l’uscita di scena della Rebellion R-One, si chiude con il team ByKolles e la sua CLM P1/01, da quest’anno motorizzata Nissan. I problemi per la scuderia tedesca-romena sono però numerosi: la vettura ha percorso appena sei tornate in due giorni a Monza, prima di accusare un problema meccanico, e Robert Kubica ha deciso di abbandonare il progetto proprio nella giornata di ieri. Al fianco di Oliver Webb ci saranno quindi Dominik Kraihamer e James Rossiter. La categoria riservata ai prototipi non-ibridi, che quest’anno non assegnerà trofei vista la penuria di partecipanti, è comunque attesa ad una prepotente rinascita dal 2018, con l’arrivo della nuova Ginetta e il debutto della tanto agognata Perrinn.

La classe LMP2 affronta il suo primo anno della rivoluzione regolamentare. Da quest’anno, monomotore Gibson e telai affidati a quattro costruttori (Dallara, Ligier, Oreca, Riley), già visti all’opera tra i vari test e le prime gare del campionato IMSA negli Stati Uniti. Le nove vetture iscritte al WEC sono tutte Oreca 07, in attesa di vedere in pista anche gli altri costruttori a Le Mans, ma bisogna dire che la entry list è di tutto rispetto, per quanto riguarda i piloti.

Si comincia, ovviamente, dal team Alpine Signatech che ha confermato Lapierre e Menezes affiancando loro (visto che la categorizzazione del californiano è salita da Silver a Gold) Matthew Rao. Lapierre, pilota ufficiale del marchio Oreca, parte tuttavia con la consapevolezza di avere solo un ruolo secondario, poiché nelle due gare successive a Silverstone guiderà la Toyota LMP1 e sarà sostituito da Romain Dumas. Il team Rebellion, sceso dalla LMP1, affronterà il campionato con due vetture: sulla #13 Nelsinho Piquet sarà affiancato da Beche e Heinemeier-Hansson, mentre sulla #31 verrà proposta una coppia Prost-Senna dal sapore decisamente storico, insieme a Julien Canal. Attenzione poi alla nuova Manor con fondi cinesi, che avrà le punte di diamante dei due equipaggi in Jean-Éric Vergne e Vitaly Petrov, nonché ai “connazionali” del team DC Racing (con la collaborazione di Jota Sport) che hanno acquisito Oliver Jarvis. Terza “casa” differente negli ultimi tre anni per la G-Drive di Roman Rusinov: dopo Oak e Jota, la squadra russa competerà con TDS Racing e vedrà il team manager (anch’egli passato Gold, come Menezes, tra mille polemiche) affiancato da Alexander Lynn e Pierre Thiriet. TDS che schiererà anche un’altra vettura per Vaxivière (primo a Monza) e per due dei tre campioni GTE-Am, Emmanuel Collard e François Perrodo.

Ben quattro Case ufficiali si giocheranno, con due vetture a testa, la GTE-Pro, categoria che sta crescendo sempre più dal punto di vista dell’appeal essendo diventata campionato del mondo a tutti gli effetti (con annesso aumento del costo d’iscrizione…) e avendo già ricevuto l’iscrizione di BMW alla stagione 2018. I campioni in carica di Aston Martin saranno chiamati alla difficile conferma del titolo vinto l’anno scorso, con una Vantage ormai datata e costretta a BoP al limite del ridicolo per poter tenere testa alle avversarie: invariato l’equipaggio della #95, da quest’anno non più gestito dalla scuderia Young Driver ma direttamente dalla Casa ufficiale, con Nicki ThiimMarco Sørensen, che nelle prime tre gare saranno affiancati da Richie Stanaway, mentre la #97 (tuttora sotto l’egida della Prodrive) proporrà i britannici Darren Turner e Jonathan Adam a loro volta accompagnati dalla new entry Daniel Serra fino a Le Mans.

Tattica dell’equipaggio a tre anche per Ford, vincitrice dell’ultima Le Mans e ripartita alla grande pure a Daytona e Sebring quest’anno. Invariati i quattro titolari, con Mücke/Pla sulla #66 e Priaulx/Tincknell sulla #67, rispettivamente affiancati da William Johnson e Luis Felipe Derani. Anche quest’anno, a Le Mans, le GT di Detroit saranno quattro con l’aggiunta delle due vetture di scena nell’IMSA. In casa Ferrari, dopo una decina di anni, Gianmaria Bruni ha fatto le valigie in direzione Porsche lasciando il posto ad Alessandro Pierguidi, il quale dovrà raccogliere una pesante eredità e non dovrà permettere ai tifosi della Rossa di rimpiangere il pilota romano. Pierguidi sarà affiancato da James Calado sulla 488 #51, mentre sulla #71 è stato confermato l’altro equipaggio italo-inglese composto da Bird e Rigon

Il grande ritorno è quello di Porsche, con la nuova e fiammante 911 RSR. Il rientro di Weissach in veste ufficiale tra le Gran Turismo coinciderà anche con quello di Frédéric Makowiecki, altro grosso calibro dell’endurance mondiale, il quale verrà affiancato all’ex iridato in carica Richard Lietz sulla #91. Alla guida della #92 ci saranno invece Michael Christensen e Kévin Estre, poiché il nuovo acquisto Bruni non potrà correre nel WEC 2017 come accordo di buonuscita dalla Ferrari. Il pilota italiano sostituirà dunque Estre nel campionato a stelle e strisce da quando avrà fine il suo periodo di “gardening”, cioè a luglio.

La GTE-Pro sperimenterà inoltre un nuovo sistema matematico per calcolare il BoP, a partire dalla 6h del Nürburgring.

Sempre più scarno il gruppo delle GTE-Am, da quest’anno passate a loro volta al nuovo regolamento tecnico. AF Corse cercherà di difendere il proprio titolo con tre nuovi piloti: Miguel Molina, nuovo acquisto come works driver di Maranello, Francesco Castellacci e Thomas Flohr. L’assalto sarà portato dal collaudato trio Aston Martin composto da Paul Dalla Lana, Pedro Lamy e Mathias Lauda, nonché dalle due squadre Porsche. Il team Proton, sulla vettura #77, porterà in gara l’azzurro Matteo Cairoli insieme al proprietario del team, Christian Ried, e ad un altro giovane come Marvin Dienst; sulla #86 del team Gulf ci saranno i due ufficiali Barker e Foster, insieme a Michael Wainwright. In pista anche Clearwater Racing, squadra di Singapore in pole position l’anno scorso a Le Mans, con Mok e Sawa accompagnati da Matthew Griffin.

Per quanto riguarda la 6h di Silverstone, Eurosport trasmetterà le ultime due ore di gara sul primo canale.

2017 6 Hours of Silverstone – Silverstone Circuit
Round 1/9
14-16 aprile 2017

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 5,901 km
Distanza da percorrere: 6 ore
Numero di curve: 18
Senso di marcia: orario

RECORD

Distanza di gara: 6h00:30.876 (201 giri, 1186,101 km) – Marcel Fässler/André Lotterer/Benoît Tréluyer – Audi – 2015
Giro gara LMP1:
1:40.303 – Neel Jani – Porsche – 2016
Giro prova LMP1: 1:39.534 – Brendon Hartley – Porsche – 2015
Giro gara LMP2: 1:48.909 – Luis Felipe Derani – Ligier – 2016
Giro prova LMP2: 1:47.090 – Luis Felipe Derani – Ligier – 2015
Giro gara GTE-Pro: 1:58.885 – Gianmaria Bruni – Ferrari – 2016
Giro prova GTE-Pro: 1:58.401 – Nick Tandy – Porsche – 2014
Giro gara GTE-Am: 2:01.643 – Klaus Bachler – Porsche – 2016
Giro prova GTE-Am: 1:59.055 – Samuel Bird – Ferrari – 2014

Vittorie pilota: 4 – Jacky Ickx, Jochen Mass, Allan McNish
Vittorie costruttore: 8 – Porsche
Pole pilota: 6 – Jochen Mass
Pole costruttore: 10 – Porsche
Podi pilota: 6 – Bob Wollek, Derek Bell, Allan McNish
Podi costruttore: 29 – Porsche

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 14 aprile
11:45-13:15 (12:45-14:15) Prove Libere 1
16:45-18:15 (17:45-19:15) Prove Libere 2

Sabato 15 aprile
9:40-10:40 (10:40-11:40) Prove Libere 3
13:00-13:50 (14:00-14:50) Qualifiche

Domenica 16 aprile
12:00-18:00 (13:00-19:00) Gara – Eurosport 1 (17:15-19:00)

NB: tra parentesi gli orari italiani.

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