La sesta edizione della 6h di Shanghai potrebbe rappresentare la gara decisiva per l’assegnazione dei titoli mondiali del WEC 2017. Ai piloti della Porsche #2 basta infatti un podio per chiudere matematicamente la pratica del titolo piloti, mentre la Casa di Weissach deve quantomeno impedire una doppietta Toyota per centrare il terzo alloro costruttori consecutivo (in quattro anni) prima della chiusura del programma LMP1 ibrido.
Primo matchball iridato sfumato in una 6h del Fuji che dal punto di vista sportivo ha offerto ben poco, visto il meteo difficile che ha impedito ai piloti di correre in regime di bandiera verde con continuità. Toyota ha saputo “giocare” alla perfezione con le interruzioni, effettuando al momento giusto i pochi pit stop decisivi e conquistando così una doppietta tanto “di Pirro”, vista la poca attività in pista, quanto importante per mantenere viva la corsa iridata. A Shanghai, tuttavia, il meteo si preannuncia tranquillo e l’ottimale bilanciamento della 919 Hybrid in versione alto carico potrebbe tornare a dare un prepotente vantaggio al team tedesco.
Se il mondiale 2017 ha ormai ben pochi spunti da offrire, sul fronte del campionato 2018-2019 stanno iniziando a scoprirsi le prime carte. La stessa Toyota ha quasi ufficializzato la partecipazione alla prima “superseason” del WEC, per dare un ultimo e definitivo attacco alla 24h di Le Mans, ma anche lo schieramento delle nuove LMP1 non ibride sta prendendo forma.
Le ultime notizie riguardano infatti la partecipazione dei team DragonSpeed e Manor al prossimo mondiale nella categoria LMP1. La squadra statunitense, guidata da Elton Julián, è reduce da due stagioni nell’ELMS con risultati altalenanti e schiererà una vettura (probabilmente un’Oreca, anche se il costruttore francese non ha attualmente chiarito le sue intenzioni per il 2018) per i confermati Ben Hanley e Henrik Hedman, oltre ad un terzo pilota da definire; gli anglo-cinesi invece porteranno in pista due Ginetta-Mecachrome, affiancandole al confermato programma in LMP2. Attualmente le LMP1 non ibride ufficializzate sono quattro, con le tre sopracitate che vanno ad aggiungersi alla BR Engineering schierata dalla SMP Racing; non ci resta che attendere per sapere il futuro della CLM ByKolles, che sta attualmente svolgendo un programma di test, oltre a quello di altri team che hanno mostrato interesse per la nuova categoria nei mesi scorsi. La categoria regina potrebbe idealmente contare, in definitiva, su una decina di vetture per la “superseason” 2018-2019.
Gara dopo gara si è riaperto un discorso mondiale che per la LMP2 pareva invece abbondantemente chiuso al termine della 6h del Nürburgring. Jarvis/Laurent/Tung e il team DC Racing hanno perso la bellezza di 36 punti in tre gare nei confronti della Rebellion di Canal/Senna e ora il loro vantaggio è di appena dieci lunghezze; poco distante anche Gustavo Menezes, unico pilota del team Alpine Signatech in grado di confermare il titolo cadetto vinto l’anno passato dalla squadra francese, attualmente in ritardo di 25 punti e con il grande rammarico di una stagione 2017 partita a rilento. Qualche novità sul fronte dei piloti per la trasferta cinese, con il team G-Drive che ha ufficialmente chiuso il proprio rapporto con Alexander Lynn ingaggiando due piloti Audi per le ultime corse della stagione: a Shanghai correrà Nico Müller, in Bahrain si assisterà al ritorno nel WEC di Loïc Duval; in Cina non gareggerà nemmeno Pierre Thiriet, sostituito dal connazionale Léo Roussel proveniente dall’equipaggio che ha vinto il titolo ELMS.
Al Fuji sono cambiate le sorti anche del mondiale GTE-Pro, con la vittoria e la nuova leadership di campionato ad opera della Ferrari di James Calado e Alessandro Pierguidi. Il duo della AF Corse ha solo cinque lunghezze di vantaggio sulla regolarissima Porsche di Lietz/Makowiecki, ancora a secco di vittorie ma sempre nelle primissime posizioni dopo avere staccato anche la prima pole position in Giappone. Non è da escludere dalla corsa iridata nemmeno Davide Rigon, lontano 14,5 punti sull’altra 488 gestita da Amato Ferrari, mentre il compito della Ford di Priaulx/Tincknell è diventato molto arduo dopo l’ennesima corsa deludente e fallosa ai piedi del monte sacro del Sol Levante. Per il titolo costruttori invece si potrebbero chiudere i conti già a Shanghai, qualora Ferrari non dovesse perdere più di tre punti da Porsche.
Sempre più incerto anche il campionato GTE-Am, con tre equipaggi su tre macchine differenti chiusi in sei punti. Cairoli/Dienst/Ried si sono presi la leadership della classifica pur giungendo solo terzi al Fuji, approfittando però della gara poco competitiva di Dalla Lana/Lamy/Lauda al volante della Aston Martin, ora staccati di un punto dal trio del team Porsche Proton; secondi in Giappone, Griffin/Mok/Sawa chiudono il terzetto in corsa per il titolo amatori con la Ferrari del team Clearwater a -6 dai capoclassifica. Una piccola novità riguardante la entry list di questa categoria coinvolge la Porsche del team Gulf, con Michael Wainwright nuovamente assente e sostituito in questa occasione da Khaled Al Qubaisi.
La 6h di Shanghai sarà trasmessa da Eurosport 1, con collegamento alle 8:30 per l’ultima ora e mezza di gara.
2017 6h of Shanghai – Shanghai International Circuit
Round 8/9
3-5 novembre 2017
INFO CIRCUITO
Lunghezza del circuito: 5,451 km
Durata di gara: 6 ore
Numero di curve: 16
Senso di marcia: orario
RECORD
Distanza di gara: 6h00:27.901 (195 giri, 1062,945 km) – Timo Bernhard/Brendon Hartley/Mark Webber – Porsche – 2016
Giro gara LMP1: 1:45.935 – Brendon Hartley – Porsche – 2016
Giro prova LMP1: 1:42.621 – Brendon Hartley – Porsche – 2015
Giro gara LMP2: 1:55.214 – Mathias Beche – Oreca – 2012
Giro prova LMP2: 1:51.984 – Sam Bird – Ligier – 2015
Giro gara GTE-Pro: 2:02.217 – Andy Priaulx – Ford – 2016
Giro prova GTE-Pro: 2:01.240 – Harry Tincknell – Ford – 2016
Giro gara GTE-Am: 2:04.008 – Pedro Lamy – Aston Martin – 2014
Giro prova GTE-Am: 2:03.432 – Paolo Ruberti – Corvette – 2015
Vittorie pilota: 2 – Timo Bernhard, Brendon Hartley, Mark Webber
Vittorie costruttore: 2 – Toyota, Porsche
Pole pilota: 2 – Nicolas Lapierre, Alexander Wurz, Timo Bernhard, Brendon Hartley, Mark Webber
Pole costruttore: 3 – Porsche
Podi pilota: 3 – Alexander Wurz, Marcel Fässler, André Lotterer, Benoît Tréluyer
Podi costruttore: 6 – Toyota
ALBO D’ORO
PROGRAMMA
Venerdì 3 novembre
11:00-12:30 (4:00-5:30) Prove Libere 1
15:30-17:00 (8:30-10:00) Prove Libere 2
Sabato 4 novembre
10:00-11:00 (3:00-4:00) Prove Libere 3
14:00-14:50 (7:00-7:50) Qualifiche
Domenica 5 novembre
11:00-17:00 (4:00-10:00) Gara – Eurosport 1 (8:30)
NB: tra parentesi gli orari italiani.
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