WEC | 6H Monza 2021: Lopez, Conway e Kobayashi vincono con Toyota una gara sorprendente

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Matteo Pittaccio
19 Luglio 2021 - 12:35
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Grande spettacolo nell’Autodromo di Monza, teatro della gara più appassionante della stagione in ciascuna delle quattro classi

Il FIA WEC è tornato a Monza per una 6 ore che mancava dal 2008, anno in cui si è corsa quella che fino a ieri veniva considerata l’ultima gara su una distanza pari o di poco superiore ai 1000 km. La vittoria assoluta è andata alla Toyota GR010 Hybrid #7 di José María López, Mike Conway e Kamui Kobayashi, un trio capace di prendersi una bella rivincita dopo le due vittorie della vettura gemella a Spa e Portimao. In LMP2, invece, ha primeggiato United Autosport con l’Oreca #22 guidata da Philip Hanson, Fabio Scherer e Filipe Albuquerque, di nuovo in testa al trofeo LMP2, mentre in GTE Pro Kevin Estre e Neel Jani festeggiano insieme a Porsche una vittoria sudata fino all’ultimo stint. Ferrari vince in classe GTE Am grazie all’eccellente lavoro di AF Corse con l’equipaggio Perrodo-Nielsen-Rovera alla guida della 488 GTE #83.

HYPERCAR | CONFERMA TOYOTA, SORPRESA GLICKENHAUS

Non è stata una 6 ore facile per Toyota, alle prese con un’Alpine sempre vicina e, soprattutto, sfidata addirittura da Glickenhaus. La Scuderia del produttore cinematografico James Glickenhaus ha infatti portato due vettura a Monza e con la #709 ha per di più creato qualche pensiero di troppo ai due costruttori di riferimento.

La Toyota #7 di Lopez/Conway/Kobayashi ha comunque comandato quasi tutta la gara, gestendo il ritmo nonostante la vicinanza delle due auto avversarie. L’unico brivido per la GR010 #7 partita dalla Pole si ritrova all’inizio della penultima ora, quando l’Hypercar giapponese ha rallentato per poi fermarsi in prossimità della variante Ascari. In quel momento i fantasmi di SPA/Le Mans 2016 sembravano palesarsi con una leadership colta incredibilmente dalla Glickenhaus #709. Tuttavia la squadra americana si è ritrovata costretta a fermare la propria 007 LMH per un guasto risolto dopo qualche minuto. Ciò ha permesso a Toyota di riprendere il comando delle operazioni con la #7 rintuzzando ogni tentativo di rientro da parte dell’Alpine.

Alla bandiera a scacchi dunque José María López, Mike Conway e Kamui Kobayashi hanno potuto festeggiare la prima vittoria stagionale precedendo di circa un minuto l’Alpine A480 #36 di Nicolas Lapierre, André Negrão e Matthieu Vaxivière. Quarta assoluta e terza in classe Hypercar la Glickenhaus 007 LMH #709 guidata da Romain Dumas, Franck Mailleux e Richard Westbrook, la vera sorpresa della giornata.

Non è andata affatto bene invece alla Toyota #8 di Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima e Brendon Hartley, rallentati più volte da problemi al motore ed al sistema frenante. I vincitori di Spa e Portimao hanno comunque portato al traguardo la GR010 Hybrid chiudendo in ultima posizione assoluta con 43 giri di ritardo.

Se la Glickenhaus #709 ha corso in maniera meravigliosa la stessa cosa non si può dire per la #708, guidata a Monza da Derani-Menezes-Pla. Il trio non ha mai avuto il passo dei compagni di squadra e tra le varie avarie tecniche ha dovuto ufficializzare il ritiro dopo 90 giri percorsi.

LMP2 | UNITED AUTOSPORT DETTA IL PASSO, PODIO PER WRT

La 6 Ore di Monza si è dimostrata particolarmente accesa anche in classe LMP2, dove abbiamo assistito al ritorno sul podio di United Autosport. La squadra statunitense ha ottimizzato al meglio un weekend difficile per Jota Sport, vincente in Algarve con l’Oreca #38, riprendendo la testa del trofeo endurance dedicato alle squadre iscritte nella classe P2. Partiti in seconda posizione, Philip Hanson, Fabio Scherer e Filipe Albuquerque hanno battagliato con l’Oreca del team WRT scattata dalla Pole e protagonista di una gran gara.

La scuderia belga, al debutto nel FIA WEC, ha tagliato il traguardo in seconda posizione con un distacco totale di circa un minuto da United Autosport ma per tutta la durata della corsa è rimasta incollata al team americano. Robin Frijns, Charles Milesi e Ferdinand Habsburg possono dunque sorridere dopo la consistente prova brianzola, chiusa davanti all’esperto Racing Team Nederland, terzo di classe e primo in LMP2 Pro/Am grazie agli sforzi congiunti di Frits Van Eerd, Paul Loup Chatin e Nyck de Vries.

Come anticipato la gara di Jota Sport è stata davvero difficile. L’Oreca #28 di Blomqvist-Gelael-Vandoore è partita dal fondo dopo l’incidente delle qualifiche ed ha rimontato con fatica fino al quinto posto di categoria, tagliando il traguardo a 12″ dalla LMP2 #34 guidata da Renger Van der Zande-Jakub Smiechowski-Alex Brundle e gestita dal team Inter Europol Competition. Da dimenticare, invece, la 6 Ore di Monza per la Jota #38, ex leader del trofeo LMP2, ritirata per problemi tecnici appena passata la metà gara.

GTE PRO | PORSCHE BATTE FERRARI IN CASA

Il confronto endurance tra Germania e Italia ha raggiunto il terzo capitolo in quel di Monza e dopo la vittoria portoghese di Ferrari ecco la risposta decisa da parte di Porsche nel circuito di casa del cavallino rampante. In tutte le 6 ore di gara 911 RSR e 488 hanno regalato spettacolo nonostante le sole quattro vettura iscritte alla categoria GTE Pro. Tuttavia le emozioni non sono mancate grazie ad un duello svoltosi sia in pista sia in pit lane.

La Porsche 911 RSR #92 ha convertito la Pole del sabato nella vittoria della domenica consegnando il secondo successo stagionale alla copia Estre-Jani, messa seriamente in difficoltà dalla Ferrari AF Corse #51 di Pier Guidi-Calado. Proprio Calado è riuscito a scavalcare la Porsche alla prima variante guadagnando un primo posto poi abbandonato a causa di un pit stop più lento rispetto ai rivali tedeschi. Il podio di categoria viene completato dalla 911 RSR #91 di Bruni-Lietz, seguiti a soli tre secondi dalla Ferrari #52 di Serra-Molina. Dopo 6 ore e 190 giri di gara il distacco tra il primo e l’ultimo si ferma a soli 54″, un dato che dovrebbe far pensare a quanto sia ancora competitiva ed estremamente appagante la classe GTE Pro.

GTE AM | AF CORSE PRIMEGGIA, DELUSIONE PER CETILAR E TF SPORT

Nella classe più numerosa del FIA WEC (ben 15 iscritti per Monza) è la Ferrari 488 GTE #83 a svettare su tutto il gruppo. Il terzetto AF Corse composto da Alessio Rovera, François Perrodo e Nicklas Nielsen ha gestito alla perfezione l’intera gara distanziando di 44″ le Aston Martin #98 (AMR) e #777 (D’Station Racing).

Quarta posizione per la Porsche 911 RSR #56 del Team Project 1, l’ultimo equipaggio a pieni giri. Egidio Perfetti, Matteo Cairoli e Riccardo Pera hanno preceduto le vetture gemelle di Dempsey-Proton Racing, team autore di una gara contraddistinta da alti e bassi. L’auto #77 di Ried-Evans-Campbell ha chiuso al 5° posto mentre la #88 di Haryanto-Seefried-Picariello ha recuperato bene dopo un testacoda alla variante della Roggia avvenuto nella prima ora di gara. La Top 10 della classe GTE Am è completata da AF Corse #54, Iron Lynx #85, GR Racing #86 ed AF Corse #61, vettura extra iscritta dal programma gestito da Amato Ferrari.

Domenica amara per Cetilar Racing, scattata dalla seconda posizione a bordo della Ferrai #47 gestita in collaborazione con AF Corse. Dopo un primo stint in difesa, Roberto Lacorte perde purtroppo il controllo della propria 488 in uscita da Lesmo 2 ed impatta contro le protezioni interne prima col posteriore e poi con l’anteriore. Tornata ai box, la squadra ha riparato la #47, poi rientrata in pista ed 11^ al calare della bandiera a scacchi. Nonostante la giornata storta, Cetilar preserva la leadership della classifica ed arriverà a Le Mans con 2 punti di vantaggio sull’equipaggio AF Corse #83.

Anche per TF Sport il capitolo Monza va in archivio in maniera pessima. L’Aston Martin #33 guidata da Keating-Fraga-Pereira stava comandando la corsa quando lo pneumatico anteriore sinistro è esploso distruggendo tutta la carrozzeria dello stesso lato. L’episodio è avvenuto al Serraglio e con pazienza ed attenzione Ben Keating è riuscito a riportare la Vantage #33 ai box per riprendere successivamente la corsa con una decina di giri di ritardo.

La 6 Ore di Monza non è nemmeno iniziata per la vettura di punta di Iron Lynx guidata Cressoni-Piccini-Schiavoni. Dopo l’incidente avvenuto nelle libere del venerdì, la Ferrari #60 non ha partecipato alle qualifiche e nell’avviarsi verso la griglia ha sofferto di ulteriori problemi tecnici. Dopo soli quattro giri Piccini è stato richiamato ai box per poi ritornare in pista con l’obiettivo di svolgere una breve sessione di test.

FIA WEC 2021 | 6 ORE DI MONZA | RISULTATI UFFICIALI

FIA WEC 2021 | 6 ORE DI MONZA | RISULTATI UFFICIALI

Immagine di copertina: Toyota Gazoo Racing – Facebook

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