Una bandiera rossa per la Peugeot #93 a fine turno priva le Hypercars di un ultimo attacco al tempo, il team statunitense sorride; Ferrari sfiora la doppietta in GTE-Pro e coglie una storica pole al femminile in GTE-Am
Doveva essere il primo vero confronto tra Toyota e Peugeot nel WEC ma la pole position della 6h di Monza è andata a Glickenhaus, ancora una volta grazie ad un Romain Dumas che sta facendo il bello e il cattivo tempo tra i lunghi rettilinei del tracciato brianzolo. In 1:35.416, il francese ha segnato il nuovo record della pista sul giro secco distanziando di ben nove decimi la Toyota #8 di Brendon Hartley.
Le prove libere avevano forse illuso e il team statunitense non aveva evidentemente mostrato tutta la sua forza, ma a questo bisogna aggiungere come a tutti i piloti delle categorie prototipi sia mancato l’ultimo attacco al tempo. Una bandiera rossa esposta esattamente ad un minuto e 35 secondi dal termine, per la Peugeot #93 rimasta ferma tra le due curve di Lesmo, ha infatti “strozzato” la battaglia finale per la pole position e ha fermato in particolare le Hypercars ibride.
Sperava sicuramente in meglio il team Peugeot, che alla fine non è andato oltre il quinto posto con la vettura #94 ad un secondo e otto decimi dalla pole di Dumas. L’unica 9X8 superstite è stata preceduta anche dalla Alpine Signatech di Nicolas Lapierre e dalla Toyota #7, che continua a mostrarsi un passo indietro anche rispetto alla gemella in questo weekend.
In LMP2 l’ha spuntata Filipe Albuquerque sulla vettura del team United Autosports #22, in 1:38.403. Il portoghese ha preceduto Mathias Beche, che unendo la velocità e la grande esperienza ha portato ad un grandioso risultato il team ARC Bratislava, spesso fanalino di coda della categoria. Terzo Ferdinand Habsburg sulla Oreca preparata dal Realteam, poi Alessio Rovera e il team AF Corse in quarta piazza. Solo sesta Prema, con Robert Kubica, in un weekend che finora non sta offrendo grandi emozioni al team della famiglia Rosin, mentre la bandiera rossa finale ha drammaticamente penalizzato anche la Jota #38 fermatasi addirittura all’11° posto: per i leader del campionato, la gara di domani proporrà una lunga e complessa rimonta.
Per appena quattro millesimi, Ferrari non è riuscita a concretizzare una doppietta in GTE-Pro. Alessandro Pierguidi ha piazzato la 488 Evo #51 in prima posizione con il tempo di 1:45.270 e Antonio Fuoco si è accodato per 58 millesimi con la #52, ma a tempo abbondantemente scaduto Nick Tandy ha guastato la festa infilandosi tra le due Rosse di Maranello con un vantaggio irrisorio sul pilota calabrese. Il britannico si era già dimostrato molto competitivo nel primo giro lanciato ma la violazione del track limit della Parabolica ha reso tutto vano. Le Porsche hanno solo potuto accodarsi, con la #91 di Gianmaria Bruni davanti alla #92 di Michael Christensen staccate rispettivamente di cinque e sette decimi.
Storica pole position femminile in GTE-Pro, con il capolavoro di Sarah Bovy sulla Ferrari #85 del team Iron Dames. La belga ha fermato il cronometro sul tempo di 1:47.431 con un passaggio millimetrico alla Parabolica, abbattendo di oltre due decimi il precedente riferimento del “solito” Ben Keating sulla Aston Martin del team TF Sport. Terza la Porsche #77 del team Proton con al volante Christian Ried, poi le Ferrari di AF Corse con Christoph Ulrich sulla #21 davanti a Francesco Castellacci sulla #54.
Nonostante una qualifica leggermente al di sotto delle aspettative, la 6h di Monza 2022 si preannuncia comunque altamente spettacolare e ricca di spunti di interesse. La bandiera verde è prevista per domani alle 12:00.
Classifica:
Immagini: Riccardo Righetti
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