La vecchia LMP1 batte le due regine giapponesi, con una azione da brivido sulla #7 e segna un grande colpo per la classifica generale; beffa Ferrari in GTE-Pro, vince Corvette
Da Monza – Alpine Signatech, con Nicolas Lapierre, André Negrão e Matthieu Vaxivière, ha conquistato la vittoria nella 6h di Monza del WEC al termine di una gara esaltante e ricca di colpi di scena anche per la categoria principale. Da tempo non si vedeva un’azione così serrata nella classe Hypercars e questo non può che essere di ottimo auspicio per quello che sarà il mondiale endurance a partire dal prossimo anno.
La vecchia A480 LMP1 si è battuta fieramente contro le Toyota ed è riuscita ad avere ragione di entrambe, mettendo a segno un grande colpo per la classifica generale di campionato. Spettacolare e da brivido l’azione con cui Lapierre ha superato Kamui Kobayashi sulla Toyota #7 a poco più di un’ora dal termine: le due vetture sono venute a contatto in pieno rettilineo e la gomma posteriore destra della GR010 è esplosa, per fortuna senza conseguenze per il pilota nipponico che tuttavia è stato penalizzato con un minuto e 30 secondi di stop&go per una chiusura di traiettoria (pur lieve) giudicata pericolosa.
Con la Toyota #7 attardata e terza al traguardo, il testimone è tornato nelle mani della #8 che nonostante l’assalto finale di Ryo Hirakawa ai danni di Vaxivière è arrivata solo in scia alla vettura francese. Il risultato non sarà sicuramente di gradimento per i campioni del mondo in carica, ma viste le premesse è un doppio podio da non scartare in vista dell’attesissimo appuntamento casalingo del Fuji.
Nulla da fare per Peugeot. Anche la vettura #94 è rimasta a lungo ferma ai box dopo metà gara, giungendo al traguardo con ben 25 giri di ritardo dalla vincitrice in 33esima posizione assoluta, mentre la #93 non è più tornata in pista dopo le avarie che l’anno colpita nelle prime tre ore. Il lavoro da fare, per la Casa del Leone, è ancora tantissimo ma le potenzialità almeno dal punto di vista della prestazione pura sono state egrege.
I vincitori di Monza si sono dunque portati a 106 punti nella classifica generale di campionato contro i 96 di Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Hirakawa sulla Toyota #8. Tanto amaro in bocca per lo zero incassato da Glickenhaus dopo tre ore dominate in lungo e in largo: la vettura statunitense non gareggerà in Giappone, come già annunciato dal patron Jim Glickenhaus, quindi la prossima occasione per la 007 LMH potrebbe essere quella del round conclusivo in Bahrain.
La lunga guerra tra le LMP2 è stata vinta dal Realteam WRT con Rui Andrade, Ferdinand Habsburg e Norman Nato. Il team svizzero-belga ha approfittato di una strategia non azzeccata della #38 del team Jota, che scegliendo di non cambiare le gomme durante il pit stop dell’ultima ora si è pregiudicata un coast to coast clamoroso dall’ultima posizione in griglia di partenza. Resta comunque una grande rimonta fino al secondo posto, grazie soprattutto ad un sublime Will Stevens che ha inanellato una lunga serie di giri veloci nel corso dei suoi (tanti) stint di gara. Podio completato dal team Vector Sport, uscito a sorpresa nella seconda parte della corsa, mentre l’altra vettura del team Jota (la #28) è uscita dalla lotta per il podio a causa di un fuoripista alla seconda curva di Lesmo da parte di Jonathan Aberdein. Molto attardate sia WRT che la #22 del teama United Autosports, protagoniste nelle prime fasi ma poi rallentate da problemi tecnici.
Stevens, insieme ad António Félix da Costa e a Roberto González, ha ampliato la sua leadership in classifica con 95 punti contro i 76 di Oliver Jarvis e Joshua Pierson, oggi quinti sulla #23 del team United Autosports. Per qunto riguarda i team italiani impegnati a Monza, Prema ha concluso al sesto posto dopo un drive through rimediato da Robert Kubica per avere tamponato la vettura del team Richard Mille alla prima variante, mentre AF Corse si è classificata nona.
Grande beffa per Ferrari in GTE-Pro. La vettura #51 ha dovuto scontare cinque secondi di stop&go per una infrazione tecnica commessa durante una sosta e ha perso la possibilità di conquistare una netta vittoria, mentre la #52 ha ereditato la leadership dalla gemella salvo venire battuta in un finale giocato sui consumi di carburante: Antonio Fuoco ha richiesto un veloce rabbocco negli ultimissimi minuti che invece non è servito alla Corvette di Tommy Milner e Nick Tandy, che ha tagliato il traguardo da sorprendente vincitrice. La 488 #52 si è piazzata seconda davanti alla #51, che si è distinta per il duello con la Porsche #92: Alessandro Pierguidi e Kévin Estre si sono scambiati carezze per diversi minuti e il confronto si è concluso con una violenta tamponata da parte del pilota francese alla Roggia, che non ha portato a conseguenze se non un drive through per condotta pericolosa.
Con il terzo posto odierno, Pierguidi e James Calado sono comunque i nuovi leader della classifica generale GTE con 95 punti a fronte dei 94 di Gianmaria Bruni, solo quinto in coppia con Frédéric Makowiecki sulla Porsche #91, e dei 93 di Estre e Michael Christensen.
Nella classe GTE-Am, infine, si è imposta la Porsche #77 del team Dempsey-Proton guidata da Sebastian Priaulx, Christian Ried e Harry Tincknell. Battuto il trio tutto in rosa delle Iron Dames, ieri in pole e oggi comunque ottimo secondo con il grande lavoro di Sarah Bovy, Rahel Frey e Michelle Gatting a bordo della Ferrari #85. Il podio è stato completato dalla Porsche #46 del team Project 1, quindi con una piccola soddisfazione per Matteo Cairoli nella sua gara di casa al fianco di Nicolas Leutwiler e Mikkel Pedersen.
L’incidente di Henrique Chaves alla terza ora e il conseguente ritiro della Aston Martin #33 non è costato comunque la prima posizione in classifica al team TF Sport, fermo a 97 punti. Il team Northwest Racing si è infatti piazzato solo ottavo salendo a quota 93 con Paul Dalla Lana, David Pittard e Nicki Thiim. Terzo posto con 77 punti per i conquistatori di Monza.
Il WEC osserverà ora un periodo di pausa prima delle due trasferte asiatiche. Il mondiale endurance tornerà a disputare la storica 6h del Fuji, in Giappone, il prossimo 11 settembre.
Classifica:
Immagini: Alpine Endurance Team Twitter, Corvette Racing Twitter
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