Glickenhaus mattatrice della prima fase di corsa ma costretta al ritiro per il cedimento del motore, dopo l’incidente del pilota della Aston Martin #33; Porsche davanti alle due Ferrari “di strategia” in GTE-Pro
Da Monza – La prima metà della 6h di Monza 2022 del WEC si è conclusa con un terribile ma tutto sommato innocuo incidente per Henrique Chaves, al volante della Aston Martin #33 del team TF Sport. Il pilota portoghese è arrivato a velocità molto elevata alla staccata della Roggia, prendendo in pieno uno dei dissuasori posti all’interno della variante e rovesciandosi dopo avere perso la portiera lato passeggero. La azzurra Vantage, leader della categoria GTE-Am fino a quel momento ma con una penalità di 50 secondi da scontare per eccesso di velocità in pit lane, ha terminato la propria corsa sottosopra contro la barriera esterna in uscita con il pilota incredibilmente illeso.
La conseguente safety car ha ricompattato e rivisitato una classifica che nelle prime tre ore ha avuto forti tinte statunitensi, con la Glickenhaus 007 LMH apparsa assolutamente dominante e irraggiungibile per tutte le alte Hypercars. Romain Dumas prima e Luís Felipe Derani poi hanno staccato di gran lunga gli avversari ma con il gioco dei pit stop in regime di neutralizzazione la Toyota #7 ha trovato un momento migliore per rientrare ai box e ha rovesciato le sorti della corsa. In seguito la Glickenhaus è stata penalizzata per eccesso di velocità durante il periodo di bandiera gialla, scivolando quarta, e pochi minuti dopo ha patito la rottura del motore.
Seconda la Toyota #8, che nelle prime battute ha dovuto fare i conti con un problema elettrico che ne ha influenzato il passo di gara. Anche la seconda Hypercar giapponese ha beneficiato di una sosta favorevole per scavalcare la Alpine Signatech, apparsa più veloce rispetto alle GR010 ma piuttosto sfortunata nella gestione delle neutralizzazioni.
Non è iniziata nel migliore dei modi l’avventura Peugeot, con la vettura #93 fermata da problemi tecnici già nella prima mezzora dopo quelli patiti durante le qualifiche. Dopo un breve stint con Paul di Resta, la 9X8 è rientrata nuovamente ai box dove si trova tuttora. La #94 procede senza grossi inconvenienti in quinta posizione e ancora nello stesso giro dei leader, seppure con un ritmo inferiore rispetto a tutte le avversarie di pari categoria.
Tra le LMP2 la lotta per la prima posizione ha visto protagoniste soprattutto le tre leader attuali. Guida la vettura #22 di United Autosports, guidata da Filipe Albuquerque, con alle sue spalle Prema, Realteam WRT e la Jota Sport #28 leggermente più distante. Costretta a partire dal fondo dopo la cancellazione dell’unico tempo conquistato in qualifica, la Jota Sport #38 leader del campionato è risalita fino all’11° posto.
Con un pit stop in meno, Porsche #91 si è portata al comando della GTE-Pro davanti alle due Ferrari che avevano sostanzialmente dominato la prima parte della corsa. Frédéric Makowiecki è ora seguito da James Calado sulla 488 #51 e da Miguel Molina sulla #52.
Dopo l’incidente di Chaves, la leadership della GTE-Am è stata raccolta dalla Porsche #46 del team Project 1 davanti alla Ferrari delle Iron Dames scattata dalla pole position. Seguono la Porsche #77 del team Proton e altre due vetture di Maranello, la #71 del team Spirit of Race e la #60 di Iron Lynx Racing. La Aston Martin del team Northwest è chiamata ad approfittare del ritiro di TF Sport ma al momento occupa solo il nono posto.
Immagine copertina: Toyota Gazoo Racing WEC
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