WEC | 6h del Messico 2017 – Anteprima

AnteprimeWEC
Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
30 Agosto 2017 - 14:00
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Dopo la lunga pausa estiva e il trasferimento di tutte le vetture dalla Germania al Messico, il WEC si appresta a tornare in pista con la prima gara extraeuropea della stagione 2017. Il rinnovato circuito dedicato ai fratelli Rodríguez, negli ultimi due anni, è tornato ad ospitare le competizioni più importanti e tra queste c’è anche il mondiale endurance. L’anno scorso la gara ha avuto un buon successo di pubblico, complice anche le diverse presenze casalinghe all’interno della entry list, dunque ecco che l’evento si appresta ad essere ripetuto anche se il suo futuro è tuttora incerto: una riduzione dei costi, quantomai necessaria in questo momento, rischia di escludere qualche evento oltreoceano e quello di Città del Messico è inevitabilmente il primo della lista, essendo l’ultimo arrivato.

La 6h del Nürburgring, disputatasi ormai un mese e mezzo fa, ha brutalmente riportato con i piedi a terra il team Toyota. Il pacchetto high downforce portato per la prima volta in gara da Porsche ha letteralmente ucciso la gara, con una 919 dimostratasi nettamente superiore alla rivale dopo le “scoppole” rimediate a Silverstone e Spa-Francorchamps. La seconda vittoria consecutiva di Bamber/Bernhard/Hartley sulla #2 ha portato il trio di Weissach a +30 su Buemi/Davidson/Nakajima, che in Germania non sono praticamente mai stati in gara a causa del problema riscontrato nel giro di ricognizione. 

Il WEC ci ha sempre abituati a tanti colpi di scena, ma con due LMP1 ufficiali in meno le battute d’arresto risultano essere più pesanti: se in assenza delle Audi si possono perdere meno punti in caso di problemi, è allo stesso tempo più difficile recuperarli in seguito, dal momento che a meno di inconvenienti davvero gravi il risultato “minimo” è ora un quarto posto invece di un sesto. Toyota si trova nella situazione di dover recuperare dopo il disastro di Le Mans e la batosta del Nürburgring, non sarà un’impresa facile.

In assenza di notizie rilevanti riguardanti la LMP1 attuale, si cerca di riportare quelle future: in queste settimane, tra Città del Messico e Austin, dovrebbe essere stilato il calendario 2018 mentre sul fronte delle nuove LMP1 non ibride si segnala l’uscita di scena definitiva della Perrinn, che avrebbe dovuto unirsi al gruppo dei privati dalla prossima stagione e invece si concentrerà su un prototipo full-electric (denominato Project 424) candidato al Garage 56 di Le Mans per il 2019.

In tema di regolamenti tecnici bisogna ribadire invece la grande espansione della DPi americana, che ha visto recentemente la presentazione della nuova Acura-Honda su base Oreca che sarà portata in gara dal team di Roger Penske nel 2018; proprio nelle ultime ore è stato dichiarato anche l’interesse di McLaren, per voce del patron Zak Brown, riguardante un progetto per questa nuova categoria che poco ha a che fare con le aspirazioni tecnologiche del WEC ma al momento sembra essere l’unica alternativa valida alla LMP1.

Una categoria che invece sembra godere di grande salute è la LMP2, che a discapito di quanto dica la classifica di campionato sta regalando gare davvero combattute. La vettura #38 del team DC Racing sta monopolizzando la classifica di campionato ma tutto questo si deve soprattutto al suo trio: ai rinsaviti Oliver Jarvis e Ho-Pin Tung è stato affiancato il giovanissimo Thomas Laurent, autentica sorpresa di questo campionato. 19 anni, francese, in alcune occasioni si è già tolto la soddisfazione di risultare più veloce dell’esperto ex pilota Audi e potrebbe rappresentare il futuro delle competizioni di durata.

I punti di vantaggio dell’equipaggio gestito dall’attore Jackie Chan sono attualmente 46 sull’accoppiata Julien Canal/Bruno Senna, giunta per tre volte seconda, che in Messico ritroverà Nicolas Prost dopo l’assenza del Nürburgring dovuta alla concomitanza con la Formula E. Il team Rebellion, sceso per quest’anno dalla LMP1 non-ibrida, si era candidato come legittimo favorito per la corona “cadetta” ma si è trovato di fronte un avversario del tutto inaspettato. Spetterà dunque alla vettura #31, così come alla #13 di Beche/Heinemeier Hansson/Piquet jr, fermare la progressione del team cinese. 

Sul fronte delle vetture in pista, dopo le gare europee tornerà ad essere ad una sola unità l’impegno del team Signatech Alpine, con Lapierre/Menezes/Negrão confermati al volante della #36 mentre Matthew Rao, che proprio dal team francese si è separato dopo Le Mans, si unirà alle fila del team Manor al volante della #24 al posto di Tor Graves. Sulla stessa vettura prenderà posto anche Ben Hanley, alla quarta gara su quattro vetture differenti, in sostituzione di Jonathan Hirschi.

Il “Balance automatizzato” ha prodotto nuovi effetti sullo schieramento delle GTE-Pro: sulla base dei risultati di Spa-Francorchamps e del Nürburgring, tutte le vetture ad eccezione della Ferrari hanno ottenuto una riduzione di peso pari a due chilogrammi portando l’Aston Martin a 1186 kg, la Ford GT a 1271 kg e la Porsche 911 a 1256 kg in confronto ai 1273 kg della 488, che invece è stata appesantita di cinque chilogrammi; inoltre, la vettura britannica e quella tedesca godranno di un air restrictor più largo di 0,1 millimetri mentre la Ford disporrà di un incremento di pressione del turbo a tutti i regimi del motore, diminuita invece sulla GTE italiana.

Accorgimenti dovuti al fatto che, dopo un’iniziale fase di studio, anche in Germania la Ferrari ha preso il largo andando a vincere indisturbata sotto la bandiera a scacchi. Il campionato di Calado/Pierguidi rischia dunque di risentire molto dello zero rimediato a Le Mans, dovendo recuperare 22 punti a Priaulx/Tincknell in condizioni peggiorative di Balance. La GTE-Pro sta comunque vivendo un grande equilibrio in classifica generale, poiché alle spalle dei piloti della Ford #67 ci sono gli alfieri Porsche Lietz/Makowiecki, a 11 punti di ritardo, e quelli di Aston Martin Adam/Serra/Turner a -15. Con cinque gare da disputare, tutte le Case sono ancora in lizza per il titolo piloti con almeno una vettura. L’appuntamento “in quota” di Città del Messico dovrebbe favorire decisamente i turbo Ford e Ferrari, anche se l’anno scorso un Balance decisamente “pasticciato” finì con il dare un vantaggio spropositato alle Aston Martin.

Per concludere, in Messico si scriverà anche un nuovo capitolo della sfida in GTE-Am, con tre equipaggi chiusi in due punti nella classifica generale: Griffin/Mok/Sawa su Ferrari (appesantita di 15 chili con il nuovo Balance) e Cairoli/Dienst/Ried su Porsche comandano pari merito a quota 88 punti, seguiti da Dalla Lana/Lamy/Lauda su Aston Martin a 86 e c’è da scommettere che la sfida tra professionisti e amatori si protrarrà fino all’ultimo giro anche sull’Hermanos Rodríguez. 

Come avvenuto l’anno scorso, anche in questo weekend la 6h del Messico vedrà la difficile concomitanza con gli US Open di tennis che sposterà la copertura televisiva di Eurosport 1 a lunedì, alle ore 11:30, quando sarà trasmessa un’ora di sintesi.

2017 6 Hours of Mexico – Autódromo Hermanos Rodríguez
Round 5/9
1-3 settembre 2017

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 4,304 km
Distanza da percorrere: 6 ore
Numero di curve: 17
Senso di marcia: orario

RECORD

Distanza di gara: 6h00:43.702 (230 giri, 989,92 km) – Timo Bernhard/Brendon Hartley/Mark Webber – Porsche – 2016
Giro gara LMP1:
 1:25.880 – Brendon Hartley – Porsche – 2016
Giro prova LMP1: 1:24.763 – André Lotterer – Audi – 2016
Giro gara LMP2: 1:35.702 – Bruno Senna – Ligier – 2016
Giro prova LMP2: 1:34.688 – Bruno Senna – Ligier – 2016
Giro gara GTE-Pro: 1:40.478 – Nicki Thiim – Aston Martin – 2016
Giro prova GTE-Pro: 1:40.134 – Richie Stanaway – Aston Martin – 2016
Giro gara GTE-Am: 1:42.204 – Benjamin Barker – Porsche – 2016
Giro prova GTE-Am: 1:42.142 – Patrick Long – Porsche – 2016

Vittorie pilota: 2 – Jochen Mass
Vittorie costruttore: 4 – Riley
Pole pilota: 2 – Mauro Baldi, Scott Pruett
Pole costruttore: 4 – Riley
Podi pilota: 3 – Scott Pruett
Podi costruttore: 11 – Riley

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 1 settembre
17:15-18:45 (0:15-1:45 2/9) Prove Libere 1

Sabato 2 settembre
9:30-11:00 (16:30-18:00) Prove Libere 2
13:45-14:45 (20:45-21:45) Prove Libere 3
17:50-18:40 (0:50-1:40 3/9) Qualifiche

Domenica 3 settembre
12:00-18:00 (19:00-1:00) Gara

NB: tra parentesi gli orari italiani.

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