La 6h del Fuji di questo fine settimana potrebbe già chiudere matematicamente il WEC 2017, con due prove d’anticipo. Porsche potrebbe chiudere l’accoppiata titolo piloti-costruttori proprio in casa della rivale Toyota, prima di chiudere il suo progetto legato alla 919 Hybrid, qualora il trio Bamber/Bernhard/Hartley dovesse precedere sul traguardo Buemi/Nakajima e la Casa di Weissach dovesse totalizzare undici punti in più di quella nipponica sommando i punti conquistati dalle due vetture ai piedi del monte sacro del Sol Levante.
Impresa tutt’altro che impossibile, analizzando quanto accaduto nelle ultime tre gare di questo mondiale endurance, ma bisogna evidenziare il fatto che Toyota sia sempre stata velocissima qui anche nei momenti più difficili, una gara da sempre “a parte” e più sentita rispetto a tutte le altre. Non a caso sono 13 le vittorie della Casa di Aichi qui, dalla prima edizione nel 1967 a quella di dodici mesi fa.
Buono anche il palmarés di Porsche al Fuji, con ben dieci vittorie delle quali però solo una dal ritorno nel WEC datato 2014, precisamente quella conquistata sotto l’acquazzone del 2015 che diede lo slancio definitivo verso il titolo mondiale di Bernhard/Hartley/Webber ai danni del team Audi.
Tra l’appuntamento di Austin e quello giapponese è arrivata forse la tegola definitiva sulla LMP1 ibrida: dopo mesi di idee regolamentari volte a favorire un rientro di Peugeot, già grande protagonista della LMP1 di circa un decennio fa, la Casa francese ha bocciato ogni possibilità di rientro nell’endurance preferendo un maggiore impegno nel WRX. La Casa del Leone ha dunque chiuso definitivamente la porta del WEC, che giocoforza dovrà puntare su altro per quanto riguarda la sua categoria principale.
Le gare americane hanno riaperto invece il discorso per quanto riguarda la LMP2, con la Alpine Signatech tornata sugli altissimi livelli dell’anno scorso e il team DC Racing reduce da due corse piuttosto sfortunate. Il vantaggio di Jarvis/Laurent/Tung si è ridotto a 18 lunghezze su Gustavo Menezes, unico pilota del team francese ad avere corso tutte le gare ma che può contare su due compagni di squadra molto competitivi come Nicolas Lapierre e André Negrão. Terza incomoda è la Rebellion #31, con Canal e Senna lontani 20 punti dal trio di testa ma con una vettura molto competitiva a disposizione per chiudere il gap. Una sola novità per quanto riguarda i piloti in gara, con James Rossiter che prenderà il posto di Alexander Lynn come pilota di riferimento del team G-Drive.
Il Fuji rappresenterà invece l’ennesimo snodo fondamentale per la stagione della GTE-Pro. Nonostante tre gare difficili corse dopo Le Mans, la coppia della Ford #67 Priaulx/Tincknell ha mantenuto la leadership del campionato ma il vantaggio è sceso a sei punti sulla coppia Porsche Lietz/Makowiecki e a sette su Calado/Pierguidi, alfieri della Ferrari. La 488 ha centrato il suo terzo successo stagionale ad Austin e le chances di riportare a Maranello il mondiale GT che manca dal 2014 sono alte, ma con un tale livello di competitività è difficilissimo fare pronostici. Quarta incomoda è la vetusta ma sempre valida Aston Martin, padrona di Città del Messico e tutto sommato non lontana dai capoclassifica del campionato, distanti 21 punti da Sørensen/Thiim; sulla vettura #97 non ci sarà invece Daniel Serra, che lascerà il volante ai soli Adam e Turner.
Apertissima la battaglia anche in GTE-Am, con l’Aston Martin tornata in cima alla classifica dopo la vittoria texana. Dalla Lana/Lamy/Lauda hanno quattro punti di vantaggio sul trio della Porsche Proton Cairoli/Dienst/Ried, che invece hanno sbancato Nürburgring e Città del Messico con una vettura che in versione GTE non ha mai avuto sviluppi ufficiali, ossia la 911 versione 2016. Speranze ridotte di poco per Ferrari, con il team Clearwater ora lontano 14 punti dalla testa con Griffin/Mok/Sawa. Anche in questa categoria è presente una novità tra i piloti, poiché impegni lavorativi impediranno a Michael Wainwright di guidare la Porsche #86 con Barker e Foster; al suo posto gareggerà Michael Hedlund, che quest’anno ha già gareggiato a Le Mans con il team Proton.
Eurosport 1 trasmetterà in diretta l’ultima prova di gara, a partire dalle ore 9:00.
2017 6h of Fuji – Fuji Speedway
Round 7/9
13-15 ottobre 2017
INFO CIRCUITO
Lunghezza del circuito: 4,563 km
Durata di gara: 6 ore
Numero di curve: 16
Senso di marcia: orario
RECORD
Distanza di gara: 6h00:37.284 (244 giri, 1113,372 km) – Mike Conway/Kamui Kobayashi/Stéphane Sarrazin – Toyota – 2016
Giro gara LMP1: 1:24.645 – Loïc Duval – Audi – 2016
Giro prova LMP1: 1:22.639 – Mark Webber – Porsche – 2015
Giro gara LMP2: 1:32.948 – Alexander Lynn – Oreca – 2016
Giro prova LMP2: 1:31.225 – Gustavo Yacamán – Ligier – 2015
Giro gara GTE-Pro: 1:38.575 – Harry Tincknell – Ford – 2016
Giro prova GTE-Pro: 1:37.546 – Olivier Pla – Ford – 2016
Giro gara GTE-Am: 1:40.052 – Pedro Lamy – Aston Martin – 2016
Giro prova GTE-Am: 1:38.982 – Pedro Lamy – Aston Martin – 2016
Vittorie pilota: 4 – Hiroshi Fushida, Kazuyoshi Hoshino
Vittorie costruttore: 13 – Toyota
Pole pilota: 4 – Hiroshi Fushida
Pole costruttore: 10 – Porsche
Podi pilota: 8 – Vern Schuppan
Podi costruttore: 33 – Porsche
ALBO D’ORO
PROGRAMMA
Venerdì 13 ottobre
11:00-12:30 (4:00-5:30) Prove Libere 1
15:30-17:00 (8:30-10:00) Prove Libere 2
Sabato 14 ottobre
10:00-11:00 (3:00-4:00) Prove Libere 3
14:00-14:50 (7:00-7:50) Qualifiche
Domenica 15 ottobre
11:00-17:00 (4:00-10:00) Gara – Eurosport 1 (9:00)
NB: tra parentesi gli orari italiani.
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