WEC | 24h Le Mans 2022: Vittoria per la Toyota #8, Buemi infila la quarta. Trionfo di Jota in LMP2, Porsche GTE-Pro e Aston Martin GTE-Am

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Marco Colletta @MarcoColletta
12 Giugno 2022 - 16:50
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Doppietta per la Toyota che ottiene il quinto successo consecutivo, Glickenhaus a podio. Jota trionfa tra le LMP2 e piazza due vetture in Top3, Prema seconda all’esordio. Tra le GTE-Pro, successo di Porsche con Gimmi Bruni che ritrova la P1 dopo 8 anni. Aston Martin TF Sport ha la meglio sulle Porsche in classe GTE-Am.

La novantesima edizione della 24h di Le Mans, terzo round della stagione 2022 del WEC, si è conclusa con seconda vittoria stagionale di Toyota, la prima per la vettura #8 di Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa. Per il pilota elvetico si tratta del quarto successo alla classica francese, mentre per quello neozelandese è il terzo – secondo con Toyota. Trionfo all’esordio, invece, per il giovane giapponese classe 1994 che è il terzo nipponico a vincere a Le Mans negli ultimi tre anni.

Secondo posto per la Toyota #7 di Mike Conway, Kamui Kobayashi e José Maria López che continuano a inseguire la vettura gemella in classifica. Terza la Glickenhaus #709 che con Ryan Briscoe, Richard Westbrook e Franck Mailleux riesce a ottenere il primo podio nella sua storia nella gara francese.

Segue la seconda delle Glickenhaus che è riuscita a rimontare fino al quarto posto in classifica generale, precedendo di un giro i vincitori della classe LMP2. A trionfare, in questo caso, è stata la Jota #38 con Will Stevens, Antonio Felix da Costa e Roberto Gonzalez. Per l’inglese è il secondo successo dopo quello del 2017 con KMW Motorsport, mentre per i suoi compagni di squadra si tratta del primo centro a Le Mans.

La squadra inglese ha preceduto gli esordienti della Prema che con Robert Kubica, Louis Deletraz e Lorenzo Colombo hanno chiuso al secondo posto di classe, il sesto in classifica assoluta. Sul podio in LMP2 anche l’altra Jota, la #28 con Oliver Rasmussen, Ed Jones e Jonathan Aberdein.

Sempre in classe LMP2, ma nella classifica speciale riservata alle vetture Pro/Am, il successo è andato alla vettura dell’Algarve Pro Racing con René Binder, Steven Thomas e James Allen. La squadra ha chiuso in diciannovesima posizione assoluta, davanti alla vettura del Nielsen Racing, seconda tra le Pro/Am. I terzi di questa classifica sono quelli della DKR Engineering giunti al 22° posto assoluto.

Per quanto riguarda la classifica delle GTE-Pro, l’ultimo successo a Le Mans riservato a questa classe è andato alla Porsche #91 con Richard Lietz, Gianmaria Bruni e Frédéric Makowiecki. Se per il francese si tratta della prima affermazione a Le Mans, per gli altri due questa è la quarta con l’italiano al primo centro dal 2014 e oltretutto al primo con Porsche nella grande classica, mentre per l’austriaco la P1 mancava dal 2013.

Seconda e terza posizione per le due Ferrari 488 #51 e #52 portate in pista rispettivamente dagli equipaggi Alessandro Pier Guidi-James Calado-Daniel Serra e Antonio Fuoco-Davide Rigon-Miguel Molina. A seguire la seconda delle Porsche, quindi la Ferrari del Riley Motorsport. Doppio ritiro invece per le Corvette.

La classe GTE-Am ha invece visto il primo posto dell’Aston Martin del TF Sport con Ben Keating, Marco Sorensen ed Henrique Chaves tutti al primo successo nella gara francese. Nulla ha potuto l’equipaggio della Porsche del WeatherTech Racing che si è dovuto accontentare del secondo posto, precedendo l’altra Aston Martin del Northwest AMR con Paul Dalla Lana, Nicki Thiim e David Pittard. Per il canadese si tratta del primo podio del pilota canadese e il terzo per il danese.

CRONACA DELLE ULTIME SEI ORE

Nel corso della diciannovesima ora, l’evento che più di tutti ha caratterizzato la gara è stato l’incidente di Robin Frijns in uscita dalla curva Indianapolis. Il pilota olandese è finito in testacoda, attraversando la pista e andando a sbattere contro le barriere. La vettura #31 del WRT era talmente danneggiata da essere costretta al ritiro immediato. Per rimuovere il prototipo è stato necessario l’intervento di un camion e quindi la chiamata in causa della prima Safety Car della corsa.

La neutralizzazione è durata circa 20 minuti, fino all’inizio della ventesima ora della corsa. Durante questo periodo la Porsche #91 ha avuto modo di chiudere il gap sulla Ferrari #51 momentaneamente leader della classe GTE-Pro. A quattro ore e mezzo dal termine, le due GTE hanno effettuato il pit stop in contemporanea, con la squadra piacentina che ha optato per non sostituire le gomme.

Dieci minuti più tardi, però, la 488 numero 51 ha sofferto una foratura lenta che l’ha portata a perdere leadership della corsa e a una nuova sosta ai box che ha consegnato la P1 alla Porsche.

Nulla di rilevante fino al termine della ventunesima ora di gara quando un contatto tra la Ferrari #60 di classe GTE-Am è entrata in contatto con la Oreca #65 del Panis Racing, con la prima vettura finita contro le barriere. Una nuova slow zone è stata istituita per rimuovere vettura e detriti, mentre poco dopo il prototipo della squadra francese è stato costretto a uno stop and go di un minuto.

A metà della ventiduesima ora la Porsche #77, che si trovava in terza posizione in classe GTE-Am, è stata costretta a una lunga sosta ai box per un problema alla sospensione anteriore destra. Pochi minuti dopo, la Porsche #79 – seconda della stessa classe – è finita lunga in approccio dell’omonima chicane. L’errore non ha però fatto perdere alcuna posizione al pilota.

Le ultime azioni degne di nota si sono susseguite tutte nella penultima ora di gara. Si parte innanzitutto dalla WRT #32 che tutto a un tratto ha iniziato a procedere lentamente a causa di una lenta foratura dovuta a delaminazione della gomma. Poco più tardi, invece, un Drive Through è stato inflitto alla Ferrari #80 con Giancarlo Fisichella alla guida. Il motivo è legato al fatto che l’italiano ha abusato dei track limits acquisendo vantaggio sugli inseguitori.

Per concludere, la Porsche #99 che si trovava in quarta posizione in classe GTE-Am è finita in testacoda alla staccata della chicane Dunlop andandosi a insabbiare e causando una nuova Slow Zone.

CLASSIFICHE DOPO IL TERZO ROUND

La classifica provvisoria dopo la gara di Le Mans vede il trio Negaro-Vaxiviere-Lapierre ancora in testa alla classifica con 81 punti, seguiti a tre lunghezze da Hartley-Hirakawa-Buemi e a 12 da Pla-Dumas-Lopez. Più staccati i piloti della Toyota #7. Toyota comanda con 103 punti, Alpine segue a 81 e Glickenhaus a 69.

Classifica provvisoria al termine della 90esima 24 Ore di Le Mans.

Immagine di copertina: Toyota Gazoo Racing

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