WEC | 24h di Le Mans 2017 – Anteprima

AnteprimeWEC
Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
13 Giugno 2017 - 11:39
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L’edizione numero 85 della 24h di Le Mans è ormai alle porte: domani pomeriggio, con la sessione di prove libere, prenderà ufficialmente il via la più importante corsa automobilistica del mondo. Una gara che vale un’intera carriera e che consacra nell’Olimpo delle quattro ruote chiunque riesca a vincerla. Sono ancora ben impresse nella mente degli appassionati le immagini della Toyota ferma sul rettilineo del traguardo all’inizio di quello che sarebbe stato l’ultimo giro dell’edizione passata, vinta poi dalla Porsche di Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb, che a novembre avrebbero conquistato anche il titolo mondiale.

Per la Casa giapponese, che in riva al fiume Sarthe non ha mai vinto, c’è aria di rivincita e mai come quest’anno la grande coppa sembra essere a loro destinata. Le Toyota hanno sbancato i primi due round del WEC e anche nei test del 4 giugno hanno imposto sonori distacchi alle Porsche, che invece a Le Mans detengono il record di successi assoluti a quota 18.

Porsche, nel corso dell’inverno, ha rivoluzionato i suoi equipaggi prelevando piloti sia da Audi, con André Lotterer, sia dal vivaio dei giovani di Weissach, come nel caso di Earl Bamber e Nick Tandy. Tutti e tre hanno già in carniere il successo a Le Mans, con Lotterer capace di trionfare ben tre volte, lo squadrone tedesco ne è uscito visibilmente rafforzato ma dal punto di vista tecnico la 919 sembra essere un passo indietro rispetto alla TS050, che dopo un anno di apprendistato è partita in quinta nel corso del 2017. Porsche ha optato per una strategia pienamente focalizzata su Le Mans, schierando il prototipo da basso carico anche nel round di Silverstone nel tentativo di rodarlo maggiormente, ma la batosta rimediata a Spa dalle Toyota high downforce è un suggerimento decisamente indicativo riguardante quello che potrà accadere in questo fine settimana.

I nipponici hanno presentato il bolide per Le Mans proprio a Spa, con buoni risultati. Il fatto che la vettura #9 non si sia giocata il successo sul tracciato delle Ardenne indica probabilmente un assetto parecchio estremo, progettato appositamente per gli oltre 13 chilometri e mezzo della pista francese. Molto lucida anche la scelta di spostare José María López sulla vettura non in lotta per il titolo, poiché l’argentino difetta ancora della giusta esperienza alla guida di questa vettura, dopo l’incidente di Silverstone che gli ha impedito di gareggiare poi in Belgio. Con Stéphane Sarrazin al volante della vettura #7 dopo avere pilotato la low downforce a Spa, i due equipaggi “titolari” sono dunque gli stessi di un anno fa.

Per quanto concerne il futuro della LMP1, il cui regolamento ibrido è già noto ed entrerà in vigore nel 2020, venerdì mattina ACO e FIA terranno una conferenza stampa per chiarire la situazione del regolamento non-ibrido. Già un anno fa si cercò di tracciare una via per ridare linfa ad una categoria in declino, che a Le Mans presenterà la sola CLMNissan di Colin Kolles, ora si tenterà di definire un progetto vero e proprio riguardante le LMP1 private, presenti in ben sette unità ai primordi del nuovo WEC (nel 2012). Sono state già rese note le intenzioni di BR EngineeringGinetta e Perrinn, ora sono da sondare le opzioni riguardanti un ritorno di Rebellion (che quest’anno ha accantonato le R-One per “scendere” in LMP2) e la situazione dello stesso team Kolles, il quale pare intenzionato a concludere il suo 2017 dopo Le Mans, nonché il possibile sbarco di nuove realtà.

Le LMP2 in gara saranno ben 25 e c’è grande attesa per un primo grande confronto tra le quattro Case impegnate. I test di domenica scorsa hanno comunque evidenziato lo strapotere di Oreca, capace di piazzare 13 vetture su 14 davanti a tutti e di relegare la prima Ligier ad oltre tre secondi e mezzo. Grande curiosità è suscitata anche dalle eccezionali velocità di punta garantite dal nuovo propulsore Gibson, che sul lunghissimo Hunaudières ha spinto le LMP2 in cima alla classifica dello speed trap, ben oltre le LMP1 ufficiali: la questione dei doppiaggi è una componente fondamentale della corsa e pare che da quest’anno i cinque prototipi che si giocheranno la vittoria assoluta saranno costretti ad effettuare sorpassi in punti insoliti, sfruttando l’enorme potenza sprigionata nelle curve veloci e nelle accelerazioni.

Dopo le prove collettive, in GTE-Pro è calata la mannaia del Balance of Performance sulla Corvette, vettura nettamente più veloce in pista seppur con riscontri ben peggiori rispetto ai record della pista. Le C7R inizieranno le prove libere con un air restrictor di 0,2 millimetri più piccolo rispetto a domenica scorsa, ma come noto i correttivi potranno essere ulteriormente aggiornati dopo le qualifiche, come accaduto l’anno scorso. Nessun cambiamento per Ferrari e Ford, con la prima presa come riferimento per il Balance e mantenuta sugli stessi parametri dell’anno scorso mentre Ford è più pesante di 20 chili e penalizzata nella pressione del turbo ad ogni regime del motore. Per quanto riguarda i serbatoi è stato deciso di pareggiare tutte le Case in modo da garantire rifornimenti da 35 secondi e stint di 14 giri. 

Si riparte dalla Ford #67 leader del campionato, grazie al successo di Silverstone e al quarto posto di Spa, con una Ferrari tuttavia molto competitiva e reduce da una perentoria doppietta in Belgio. La situazione di Porsche e Aston Martin pare invece molto più difficile, con le Vantage costantemente a fondo gruppo e in carenza di prestazioni e le 911 ancora in deficit di sviluppo. Corvette potrebbe inserirsi come terza forza, nonostante l’anno passato non abbia minimamente costituito un fattore nella kermesse francese.

Qualche cambiamento del Balance anche in GTE-Am, con Aston Martin e Ferrari in versione 2016 dotate di quattro litri in più di capienza e un incremento delle pressioni del turbo a tutti i regimi per quanto riguarda le 488. Le prime due gare dell’anno ci hanno consegnato un duello feroce tra le GT inglesi e quelle italiane, ma non bisogna sottovalutare Porsche che qui pare molto più competitiva rispetto alla controparte “ufficiale”.

La copertura televisiva integrale dell’evento sarà garantita, come ormai tradizione, da Eurosport. Questa la entry list completa, si rimanda anche all’articolo relativo. 

85ème 24 Heures du Mans – Circuit de la Sarthe
Round 3/9
14-18 giugno 2017

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 13,629 km
Distanza da percorrere: 24 ore
Numero di curve: 21
Senso di marcia: orario

RECORD

Distanza di gara: 24h01:23.694 (397 giri, 5410,713 km) – Timo Bernhard/Romain Dumas/Mike Rockenfeller – Audi – 2010
Giro gara LMP1:
 3:17.475 – André Lotterer – Audi – 2015
Giro prova LMP1: 3:16.887 – Neel Jani – Porsche – 2015
Giro gara LMP2: 3:36.259 – Roberto Merhi – Oreca – 2016
Giro prova LMP2: 3:36.605 – René Rast – Oreca – 2016
Giro gara GTE-Pro: 3:51.514 – Scott Dixon – Ford – 2016
Giro prova GTE-Pro: 3:51.185 – Dirk Müller – Ford – 2016
Giro gara GTE-Am: 3:54.480 – Christoffer Nygaard – Aston Martin – 2014
Giro prova GTE-Am: 3:54.665 – Sam Bird – Ferrari – 2014

Vittorie pilota: 9 – Tom Kristensen
Vittorie costruttore: 18 – Porsche
Pole pilota: 5 – Jacky Ickx
Pole costruttore: 18 – Porsche
Podi pilota: 14 – Tom Kristensen
Podi costruttore: 51 – Porsche

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Mercoledì 14 giugno
16:00-20:00 Prove Libere – Eurosport 1
22:00-0:00 Qualifiche 1 – Eurosport 1

Giovedì 15 giugno
19:00-21:00 Qualifiche 2 – Eurosport 1
22:00-0:00 Qualifiche 3 – Eurosport 1

Sabato 17 giugno
15:00 Gara – Eurosport 1

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