WEC | 24h di Le Mans 2023: il recap della storica vittoria Ferrari con la 499P #51

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
12 Giugno 2023 - 18:00
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Una panoramica della vittoria della Ferrari 499P #51 alla 24h di Le Mans. I momenti più importanti della gara sul Circuit de la Sarthe

La storica vittoria della Ferrari al debutto in Hypercar con la 499P, dopo 50 anni di assenza e 58 dall’ultimo trionfo, è passata da una centesima edizione della 24h di Le Mans tutt’altro che facile per la #51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado ed Antonio Giovinazzi.

Soprattutto nelle prime 12 ore, la grande classica sul circuito della Sarthe è stata condizionata da pioggia, incidenti e lunghe interruzioni con Safety Car. In totale la vettura di sicurezza ha fatto la sua comparsa in pista tre volte guidando il gruppo per un totale di 3 ore, mentre la gara è stata congelata in Full Course Yellow per oltre 34 minuti.

Pioggia ed incidenti hanno contribuito ad un totale di 22 ritiri: 3 in Hypercar, 7 in LMP2, 12 in GTE Am.

Quello che segue è un recap completo dell’andamento della corsa che, alla fine, ha visto trionfare al ritorno Maranello con il supporto di AF Corse.

Io primo giro fa subito capire che sarà un’edizione difficile. Al via le Ferrari tengono la testa, con la Toyota #8 che alla Chicane Dunlop rischia subito di creare un disastro toccando leggermente la #51. Le prime bandiere gialle arrivano poco dopo, quando alla prima Chicane che spezza l’Hunaudières la Cadillac #311 guidata da Jack Aitken perde il controllo in uscita e va a sbattere violentemente contro le protezioni, rovinando sin dal via la sua gara.

È subito Safety Car per rimuovere detriti lasciati in pista dalla Cadillac mentre i piloti fanno i conti con una pista per metà bagnata dalla pioggia. Ci vogliono alcune decine di minuti per tornare in regime di bandiera verde con la Ferrari #50 in testa.

Un secondo botto arriva dopo un’ora e mezza di gara, con la LMP2 #14 di Nielsen Racing che va a sbattere violentemente prima della Chicane Dunlop con Rodrigo Sales al volante. È il primo ritiro della gara mentre in testa c’è ancora la Ferrari #50.

Ancora un incidente coinvolge la #22 di United Autosport e la GTE Am #77 di Dempsey Proton Racing, incolpevole in questo caso. La #22 all’imbocco dell’Hunaudières va sullo sporco e perde il controllo andando a centrare la Porsche.

Una pioggia torrenziale fa capolino a Le Mans all’inizio della quarta ora. Qui la LMP2 #31 e la Glickenhaus #709 in difficoltà sull’asfalto bagnato.

Nel caos generato dalla pioggia e dalle strategie le prime quattro ore si chiudono con la Peugeot #94 in testa sulla Porsche #6, le Toyota #7 e #8 e la Porsche #75 con le Ferrari in ottava e nona posizione con un pit in più. Nel frattempo c’era stata, per poco, anche gloria per Yifei Ye, a bordo della Porsche 936 #38 del Team Hertz Jota. Il pilota cinese va a sbattere così alle curve Porsche perdendo in quel momento la testa della classifica generale e chiamando una FCY.

Su Le Mans calano sia la notte che la pioggia, ancora pesantissima. Dopo sei ore di gara, si contano già sette ritiri e momenti difficili per Toyota e Ferrari.

I giapponesi perdono la #7. Kamui Kobayashi, al volante, si deve ritirare dopo essere stato colpito in pieno dalla Ferrari #66, protagonista dell’uscita di pista dell’immagine poco sopra, prima di Tertre Rouge.

Alessandro Pier Guidi, in quel momento in testa, viene distratto da un lungo di fronte a lui e si gira alla prima chicane dell’Hunaudières, finendo nella ghiaia. Non va molto meglio alla Rossa #50, che si deve fermare ai box per una sosta lunga mezz’ora. Il motivo è la sostituzione del radiatore dell’ERS, colpito da un sasso mentre Antonio Fuoco era al volante.

Ad approfittare di tutti questi problemi c’è ancora la Peugeot #94 con Gustavo Menezes al volante, che mantiene la testa della corsa davanti alla Cadillac #2.

Anche Peugeot, però, non è immune da problemi o errori. Mentre la #93 continua a fermarsi per problemi tecnici ai box, la #94 va a sbattere nello stesso punto di Pier Guidi, perdendo la testa della corsa che va alla Toyota #8 davanti alla #Ferrari #51.

L’undicesima ora vede anche un colpo di scena in LMP2. La Prema #63 guidata da Daniil Kvyat va a sbattere violentemente alle Curve Porsche. Per la vettura non c’è nulla da fare e termina qui la corsa del russo, di Mirko Bortolotti e di Doriane Pin.

L’incidente costa alla Peugeot #94 una sosta di 24 minuti, che la porta all’11° posto di categoria mentre davanti la Ferrari #51 ha ripreso la testa della corsa davanti alla Toyota #8. Dopo 12 ore le vetture ritirate sono ben 14, l’ultima la Porsche #77 del Dempsey – Proton Racing in GTE Am.

Dopo i fuochi d’artificio delle prime ore la gara inizia a delinearsi. Passate le 12 ore la Ferrari #51 è in testa con un margine di pochi secondi sulla Toyota superstite, la #8. La Cadillac #2 è al terzo posto ma staccata di un minuto e con un pit in meno rispetto ai battistrada, seguita dalla Porsche #6 e dall’altra Cadillac, la #3, entrambe staccate di un giro. In LMP2 la #30 del Team Duqueine comanda davanti alla #41 del Team WRT, mentre in GTE Am la Porsche #56 di Project 1 è momentaneamente davanti alla Ferrari #54 di AF Corse.

Le successive quattro ore vedono il proseguimento della lotta a due tra la Ferrari #51 e la Toyota #8 in Hypercar, ormai indicate come le vetture che possono giocarsi la vittoria. La #8 va in testa ma Hirakawa soffre una foratura lenta e permette a Pier Guidi di rientrare e, nel corso della 16a ora, la Ferrari torna in testa sulla vettura giapponese e sulle due Cadillac, la #2 e la #3. A seguire la Porsche #6 e la Peugeot #93.

In LMP2 ha preso il comando la #34 di Inter Europol Competition sulla #41 del Team WRT, separati da 7 secondi. In GTE Am la Ferrari #57 di Kessel Racing precede la Porsche #56 di Project 1. Ottima, fino a questo momento, la gara della Camaro del Garage 56, in 29a posizione generale con l’equipaggio formato da Jimmie Johnson, Jenson Button e Mike Rockenfeller.

Nel corso della notte non sono mancati comunque gli incidenti. La LMP2 #47 del Cool Racing ha picchiato alle curve Porsche, mentre la GRE #88 del Proton Racing ha sbattuto violentemente ad Indianapolis, con entrambe le vetture costrette al ritiro. Proprio i ritiri sono saliti a 20 dopo 16 ore.

La battaglia per la testa della corsa continua e, a 5 ore dal termine, arriva l’ennesimo avvicendamento in testa con Alessandro Pier Guidi che supera Brendon Hartley, riportando al comando la Ferrari #51.

Il 21° ritiro arriva quando Michael Fassbender va a sbattere violentemente con la sua Porsche #911, ironia della sorte all’uscita dalle curve Porsche. Fassbender riesce a prendere la via dei box ma per la vettura non c’è nulla da fare.

A quattro ore del termine la lotta per il comando è serratissima con Ferrari e Toyota separate da un secondo e mezzo, a seguire Cadillac #2 e #3. Inter Europol ha un giro di vantaggio con la #34 sulla #41 del Team WRT in LMP2, mentre in GTE Am sono al comando le Iron Dames con la Porsche #85 davanti all’Aston Martin #25 di ORT by TF e alla Corvette #33 in recupero.

L’evento che cambia le prospettive arriva ad un’ora e mezza dal termine. Ryo Hirakawa perde il posteriore della sua Toyota #8 in frenata ad Arnage e va a sbattere contro le barriere, prima col muso e poi col retro. Il giapponese deve fermarsi ai box per sostituire tutta la parte posteriore e perde quasi tre minuti rispetto alla Ferrari in testa, che deve solo gestire il vantaggio fino alla fine.

Sulla #51 arriva l’ultimo pit, che lascia un attimo il fiato sospeso per qualche difficoltà nel far ripartire la 499P, scena già avvenuta nelle ore precedenti. Pier Guidi gestisce il grande vantaggio sulla Toyota, tornata in pista ormai lontana, e conduce la Rossa alla vittoria della 24 ore di Le Mans davanti ai giapponesi e alle due Cadillac Racing, la #2 e la #3.

In LMP2 a vincere, confermando la prima posizione delle ultime ore, è la 34 di Inter Europol Competition. In GTE Am cambia tutto: la Corvette #33 recupera e vince davanti all’Aston Martin #25 del Team ORT by TF e alla Porsche #86 del Team GR Racing.

Immagine: Media Ferrari

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