Seconda vittoria consecutiva alla corsa del WDW per Bagnaia, davanti al sorprendente Iannone e a Márquez.
Da quando è stata creata, la Race of Champions ideata da Ducati in occasione del WDW è sempre stata considerata qualcosa di più di una semplice gara d’esibizione per mettere in mostra i modelli di nuova generazione della Casa di Borgo Panigale. In fondo, nel momento in cui a correrci sono i piloti di calibro mondiale provenienti da MotoGP e SBK, il risultato non può che essere quello di una corsa dall’alto tasso agonistico, nonostante tutte le precauzioni del caso.
In questa sfida unica nel suo genere, capace di mettere a confronto alcuni dei migliori piloti “dei due mondi del motociclismo”, è stato Francesco Bagnaia a vincere l’edizione 2024. Il due volte campione del mondo MotoGP, fresco di matrimonio dalla settimana scorsa, è stato capace di tagliare il traguardo per primo al termine dei dieci giri compiuti, seppur con un distacco di poco più di un secondo sugli inseguitori. Il suo ritmo mette in evidenza il fatto che la nuova Ducati Panigale V4S sia nata davvero bene, anche con la novità del forcellone bibraccio che la contraddistingue dai modelli precedenti.
Ad animare la corsa ci hanno pensato i piloti in lotta per il podio. Andrea Iannone, dopo la fantastica pole conquistata ieri (in cui ha sfruttato pure la scia di Marc Márquez pur di centrare il risultato), ha concluso con un brillantissimo secondo posto e questo, pur trattandosi di una gara d’esibizione che non dà un valore veritiero al 100% di chi fossero oggi i più forti in pista, è comunque un risultato degno di nota.
Terza posizione per il più anziano dei fratelli Márquez, il quale è riuscito, pure in una competizione di questo tipo, a far sorgere qualche polemica. All’ultimo giro il #93 ha spremuto al 100% la V4S ed ha sferrato un letale attacco nei confronti di Nicolò Bulega alla Misano 2, attacco finito in malo modo con un contatto che ha portato il #11 a terra. Nonostante si trattasse di una gara appunto d’esibizione, la natura da racer di Marc è emersa preponderante, anche a costo di “sporcarsi le mani”.
La scena pare abbia provocato le ire del pubblico ducatista di Misano venuto a vedere la Race of Champions e seduto sugli spalti, ma probabilmente quello che ha più da recriminare è Bulega stesso, dopo la bellissima gara fatta. Quarto posto per Marco Bezzecchi, davanti al suo compagno di squadra nel team VR46 MotoGP, Fabio Di Giannantonio; i due piloti su Ducati gialla hanno rischiato a loro volta il patatrac alla partenza, con “Bez” che ha attaccato “Diggia” in curva 1 e l’ha costretto a tagliare la chicane.
Michael Ruben Rinaldi è giunto sesto davanti a Franco Morbidelli, poi Enea Bastianini, Jorge Martín, Michele Pirro, Álex Márquez, Álvaro Bautista, Danilo Petrucci e Glenn Irwin. L’unico non al traguardo appunto Bulega.
Fonte immagine: X / Ducati Corse
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