W Series | Problemi finanziari per il campionato femminile: in settimana è attesa una decisione in ottica futura

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di Federico Benedusi @federicob95
5 Ottobre 2022 - 10:54
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La “fuga” di un investitore con cui la serie si era già accordata ha messo in crisi l’intero sistema: dopo avere salvato la gara di Singapore, le trasferte americane e l’intero futuro del campionato sono a rischio


Il Gran Premio di Singapore non ha riservato aspre polemiche alla sola F1. La W Series, il campionato femminile che segue il Circus iridato in otto eventi nel 2022, a Marina Bay ha rischiato addirittura di non gareggiare a causa di un improvviso dissesto finanziario che potrebbe portare perfino alla cancellazione degli ultimi due appuntamenti negli Stati Uniti e in Messico.

La “bomba” riguardante gli ingenti problemi della serie femminile è stata sganciata venerdì scorso dal Telegraph, che ha indicato come base di questo improvviso tracollo la fuga di un investitore statunitense che aveva già firmato con l’amministratore delegato del campionato, Catherine Bond Muir, un accordo multimilionario.

La W Series, sempre stando a quanto riportato dal Telegraph, alla Companies House britannica riporta debiti per sette milioni e mezzo di sterline al 31 dicembre 2021 ma questa situazione era ancora definita comprensibile, viste le basi su cui poggia e il fatto che la stagione 2020 non si sia nemmeno svolta a causa della pandemia. Ora creditori come la Whisper TV di David Coulthard e Velocity Experience, fornitore delle hospitality, stanno iniziando a stringere il cappio attorno alla serie, che per voce della stessa Bond Muir ha dichiarato che entro questa settimana arriverà ad una conclusione riguardo il suo futuro a breve e a lungo termine.

Il weekend di Singapore è stato salvato essenzialmente grazie ad un accordo dell’ultimo minuto con i promoter dell’evento. Questa soluzione di emergenza ha consentito alla serie di gareggiare ma senza copertura delle prove libere e con uno staff decisamente ridotto, dopo un acceso e sentito incontro tra Bond Muir e le 18 pilote protagoniste della serie. Dopo la pole di Marta García sulla pista allagata la gara di domenica è stata vinta da Beitske Visser, mentre Jamie Chadwick, che sembrava ad un passo dalla chiusura matematica dei giochi, ha rimediato il primo zero in carriera nella serie finendo a muro a pochi giri dalla fine.

Bond Muir si è mostrata comunque ottimista di fronte ai reporter presenti a Singapore: “Stiamo parlando con un ampio numero di persone, ultimamente sto sacrificando anche ore di sonno pur di portare soldi al campionato. Sono ragionevolmente fiduciosa che si possa arrivare ad una soluzione e spero che le ultime gare possano andare in scena.

I soldi per cui ci eravamo accordati non sono arrivati e da qui la situazione ha iniziato a diventare stressante. È come se avessimo fatto un incidente in treno, ma a bassa velocità: c’è una data in cui dovresti ricevere soldi, ma questi non arrivano. Tutti hanno realizzato che adesso siamo in cerca di fondi, avevamo consulenti negli Stati Uniti e là c’è sempre stato molto interesse verso di noi. Questo momento non è particolarmente grandioso, ma in un certo senso ci sta aiutando”.

Le prossime ore dunque saranno decisive per conoscere il futuro della W Series, un campionato nato con ideali alquanto nobili ma spesso mosso da dinamiche rivedibili. Qualora la barca dovesse definitivamente affondare sarà necessario ripensare con tono critico agli aspetti negativi, interni ma anche esterni, che hanno condizionato lo svolgimento della serie dal 2019 ad oggi; se invece dovesse verificarsi un miracoloso salvataggio, cosa che naturalmente ci si augura da amanti del motorsport, il campionato femminile avrà un’importante chance per rivedere le proprie criticità e, di conseguenza, garantirsi un futuro più solido e un ruolo più efficace nel mondo delle competizioni.

Immagine copertina: wseries.com

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