La società finanziaria britannica è ora a capo della serie e sta cercando di valutare un’eventuale ripartenza futura
Ad otto mesi dalla conclusione anticipata della stagione 2022, la W Series è entrata ufficialmente in amministrazione controllata. Gli affari del campionato femminile sono ora gestiti da Evelyn Partners LLP, società finanziaria britannica che ha posto Kevin Ley e Henry Shinners a capo delle operazioni volte ad un eventuale rilancio in chiave futura.
Delle gravi difficoltà economiche in cui versa la W Series abbiamo già discusso nel breve lasso di tempo intercorso tra l’ultima gara disputatasi a Singapore e la chiusura ufficiale della season 3 e ora, di fatto, il campionato fondato da Catherine Bond Muir nel 2019 è stato soppiantato dalla F1 Academy, già entrata nel vivo della sua stagione inaugurale.
La serie non è ancora da dichiararsi fallita poiché gli stessi amministratori hanno dichiarato di stare valutando un piano di ripartenza. “Gli amministratori congiunti esploreranno ogni possibilità che possa far ripartire la W Series in futuro”, ha detto Shinners. “Stiamo cercando dichiarazioni di interesse nel business e tra i membri della W Series. Chiediamo a tal proposito che chiunque possa dimostrare un qualsiasi tipo di interesse a riguardo ci contatti al più presto. Gran parte dello staff è stato licenziato prima del nostro arrivo e sfortunatamente non ci è rimasto altro che licenziare chi era rimasto. Gli amministratori cercheranno di aiutare ogni membro rimasto colpito da questi sviluppi, data la posizione finanziaria della compagnia, tramite il Redundancy Payments Office”.
“Questa notizia risulterà spiacevole per i membri della compagnia, per i piloti e per gli appassionati del campionato”, ha aggiunto Ley. “La serie non è riuscita ad allestire una stagione 2023 a causa della sua posizione finanziaria. I dirigenti hanno discusso con varie compagnie per trovare nuovi fondi o un potenziale acquirente. Sfortunatamente, queste discussioni non hanno avuto successo”.
Rivedremo in pista la W Series o la F1 Academy, dimostratasi più sostenibile e appetibile, ne raccoglierà definitivamente l’eredità? Lo scopriremo nei prossimi mesi.
Immagine copertina: wseries.com
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