Saranno ancora una volta le due pilote più giovani a rappresentare la squadra “junior” della serie: la loro presenza sarà garantita anche per il 2023
La W Series Academy ha definito quali saranno le sue due rappresentanti nella stagione 2022 del campionato femminile. Quelli di Bianca Bustamante e Juju Noda erano gli ultimi due nomi rimasti dopo il filotto di annunci arrivati nei giorni scorsi e saranno appunto loro, da pilote più giovani della griglia, a guidare le due Tatuus dipinte di viola.
Come avvenuto per Nerea Martí e Irina Sidorkova lo scorso anno, Bustamante e Noda avranno due stagioni garantite nella serie. Per il 2022 la spagnola ha trovato un sedile nel team Quantfury, mentre la russa è rimasta esclusa per gli spiacevoli fatti di cronaca che hanno riguardato il suo Paese recentemente.
Nata in California nel gennaio 2005, Bustamante proviene da una ricca esperienza nei kart, su cui ha conquistato due titoli asiatici junior e tre Gran Premi di Macao. Per lei sarà il debutto assoluto in monoposto, dopo avere partecipato anche al programma FIA Girls on Track (che alla fine ha premiato Laura Camps) nel 2021.
“Sono fiera di essere parte della W Series Academy in questa stagione”, ha detto la pilota filippina. “Per me è un sogno che si realizza, ogni tanto devo darmi ancora qualche pizzicotto. Per tutta la vita ho puntato lo sguardo sulla F1, ora la mia carriera farà un grande salto nella giusta direzione grazie alla W Series. C’è ancora tanto lavoro da fare, perché tutto sarà nuovo per me. Finora mi sono goduta ogni momento per imparare tutto ciò di cui avevo bisogno per diventare una pilota, ora dovrò dare tutto sia dentro che fuori la pista.
Non ho mai capito il vero significato di un allenamento finché non ho lavorato con i professionisti della W Series, ma ora sto facendo grandi progressi sia dal punto di vista della forza fisica sia a livello mentale. Sono entusiasta di dividere il box con Juju e la mia speranza è che, insieme, si possa dimostrare al mondo quanto può valere la nuova generazione di piloti asiatici. Gli ultimi giorni sono stati un turbinio, ora passerò un paio di settimane a casa nelle Filippine prima del debutto a Miami”.
A completare la formazione delle giovani c’è appunto Noda, di un anno più giovane rispetto a Bustamante e figlia d’arte. Il padre di Juju è infatti Hideki, che tra metà anni ’90 e i primi 2000 ha partecipato a tre Gran Premi di F1, a sei gare della Indy Racing League e a tre 24h di Le Mans. Sin da piccolissima, Juju è stata “iniziata” al motorsport e con il tempo è riuscita a costruirsi una fama di baby prodigio dell’automobilismo nipponico.
Il debutto in monoposto della giovanissima giapponese risale già al 2020 nella F4 danese, unico campionato a permettere la partecipazione anche a piloti più giovani di 15 anni. In quell’occasione Noda ha impressionato, vincendo già al debutto allo Jyllandsringen e concludendo poi il campionato al sesto posto mentre nel 2021 si è classificata settima. Sempre nella scorsa stagione ha destato perplessità il suo improvviso ritiro dalla F4 statunitense nel corso del primo round: dopo avere segnato il miglior tempo (con grande margine) nelle prove libere di Road Atlanta, la giapponese e il suo entourage hanno lasciato il team gestito da Jay Howard riferendosi a motivazioni esterne (mai chiarite) che impedivano alla ragazza di concentrarsi unicamente sull’attività in pista.
Queste le sue parole: “Sono ancora molto giovane ma corro già da diverso tempo e sono pronta a compiere un nuovo passo avanti con la W Series. Ho seguito tante gare della serie in passato e lo standard è molto alto, quindi la considero come una grande opportunità, e apprezzo molto cosa sta facendo la W Series per il motorsport femminile. Per me è tutto nuovo con queste vetture e quindi non sapevo cosa aspettarmi all’inizio, ma i test pre-stagionali mi hanno aiutato molto a prenderci la mano oltre al duro allenamento fisico e mentale che ho svolto.
Non avverto pressione, voglio solo fare bene e apprezzo il supporto che tutti mi stanno dando. Non vedo l’ora di iniziare la stagione a Miami e ovviamente ho molta voglia di correre di fronte al mio pubblico a Suzuka, in ottobre. Non ho mai corso a Suzuka, quindi sarà un weekend molto speciale e in quell’occasione darò veramente tutto”.
Immagini: wseries.com
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