La britannica è indubbiamente favorita, ma il plotone del campionato femminile diventa sempre più competitivo e giovane
La terza stagione della W Series prenderà il via questo fine settimana con il Gran Premio di Miami e cercherà di segnare un ulteriore progresso nella strada verso la maggiore inclusione del genere femminile nel motorsport. Se la serie ha attirato già molte attenzioni su di sé per l’estrema vicinanza alla F1, con la quale dividerà il calendario anche quest’anno, ora si tratta di rendere sempre più competitivo il plotone delle partecipanti e il campionato 2022 ha già dato un segnale confortante in questo senso.
18 vetture al via con cinque debuttanti e un’età media abbassatasi di ben due anni e mezzo rispetto al 2021. Le pioniere della serie sono rimaste ma al loro fianco cercheranno di farsi strada nuovi e giovanissimi nomi che già si sono ritagliati uno spazio nei kart o nelle formule entry level e ora dovranno compiere un passo avanti ulteriore su un palcoscenico internazionale di grandissima rilevanza e importanza.
In caccia della terza corona andrà Jamie Chadwick, campionessa 2019 e 2021. La quasi 24enne del Somerset, Regno Unito, è uscita vincitrice da due stagioni molto combattute nelle quali, però, a tratti è riuscita a dimostrare anche una grande superiorità. La pilota dell’academy Williams difenderà i colori di una nuova squadra, quella che fa capo a Caitlyn Jenner, medaglia d’oro olimpica e volto dello spettacolo negli Stati Uniti.
Le avversarie, in attesa di capire il vero valore delle nuove leve, saranno le solite. Dopo il terzo posto del 2019 e il secondo del 2020, il passo successivo sembrerebbe naturale per Alice Powell, ma ovviamente dovrà passare attraverso la coriacea connazionale. Inserita ieri tra i supervisori del programma giovani di Alpine, Powell è passata quest’anno ad un’altra nuova scuderia, la Click2Drive Bristol Street Motors, nella quale ha ritrovato la stessa compagna di squadra del 2020, l’ambasciatrice Aston Martin Jessica Hawkins.
Sul terzo gradino del podio 2021 è salita Emma Kimiläinen, la più esperta delle pilote in gara dall’alto dei suoi 33 anni da compiere a luglio. La finlandese, forte di esperienze passate in America e nel prestigioso STCC, difenderà quest’anno i ben noti colori del team Puma Racing e in generale dovrà trovare competitività sin dalle prime gare, fatto che gli ha impedito di lottare davvero per il titolo nel 2021 nonostante cinque podi in otto gare.
Uscita dall’academy della serie femminile, Nerea Martí è sicuramente uno dei migliori prospetti del campionato. Pur essendo salita sul podio solo in Ungheria, la 20enne valenciana ha fatto filotto di piazzamenti a punti e alla lunga la costanza ha premiato con un quarto posto in classifica generale. Nel corso dell’inverno, Martí è entrata anche nel programma sportivo di BMW Spagna gareggiando nei campionati nazionali a ruote coperte, incamerando ulteriore esperienza su pista che potrà tornarle utile anche in W Series. Anche Martí sarà impiegata da una nuova realtà del campionato femminile, il team Quantfury.
In caccia di rivincite dopo un 2021 altalenante sono Sarah Moore e Fabienne Wohlwend. La britannica è stata confermata all’interno della Scuderia W ed è reduce da una stagione iniziata alla grande (un secondo e un quarto posto a Spielberg) ma proseguita non sullo stesso livello; la pilota proveniente dal piccolo Liechtenstein, ex campionessa mondiale del Ferrari Challenge, continua ad alternare momenti di grande brillantezza a periodi di blackout e alla terza stagione nella serie si attendono progressi tangibili.
Wohlwend gareggerà nel team CortDAO e con lei ci sarà Marta García. Dopo l’ottima stagione 2019 di debutto, la 21enne di Dénia ha trascorso un 2021 terribile tra prestazioni deludenti e problemi che sono andati oltre la dimensione della pista. Un inverno di incertezze e l’ingresso last minute tra le protagoniste della season 3 (non essendosi qualificata direttamente tra le prime otto del campionato 2021) certamente non avranno aiutato, ma il talento dell’ex pilota dell’academy Renault non è in discussione e il successo ottenuto tre anni fa al Norisring è ancora ben impresso nella mente degli appassionati della serie.
Sirin Racing, ultima ruota del carro nella classifica team 2021, proporrà invece Beitske Visser. Vice-campionessa nel 2019, la 27enne olandese ha trascorso una season 2 quasi desolante, in un turbinio di episodi sfortunati che non le hanno mai permesso di essere protagonista come il suo palmarès richiederebbe. Molto più proficua è stata la sua esperienza sui prototipi nel WEC, che l’ha aiutata a mantenere comunque un livello di fiducia alto anche durante la sfortunata annata in monoposto.
Tra le pretendenti al titolo deve essere menzionata anche Abbi Pulling, che nelle quattro gare disputate da riserva nel 2021 ha mostrato effettivamente di avere qualcosa in più rispetto ad una normale debuttante. La “protetta” di Powell, entrata a sua volta nell’academy Alpine, ha di fatto ereditato la vettura della sua maestra nel team Racing X e quest’anno avrà a disposizione finalmente una stagione intera per mostrare il suo livello di competitività, che si confida essere già parecchio elevato.
Confermate rispetto al 2021 anche Belén García, in forza al team Quantfury per formare una coppia tutta spagnola, la già citata Hawkins che al debutto nel TCR UK ad Oulton Park ha conquistato subito una vittoria, Bruna Tomaselli che sarà compagna di squadra di Pulling e Abbie Eaton, ristabilitasi dall’infortunio alla schiena rimediato nell’ultimo round della passata stagione ad Austin e ora affiancata a Moore nella Scuderia W.
Parlando delle debuttanti bisogna naturalmente iniziare dal team Academy, che come lo scorso anno schiera le due pilote più giovani, alle quali viene garantita una presenza nella serie anche per il campionato successivo. Figlia d’arte e pilota già molto veloce e in vista, Juju Noda si è fatta notare per le sue spumeggianti prestazioni in F4 e da pilota più “piccola” della griglia c’è da scommettere che non si farà comunque intimidire da nessuna avversaria; al suo fianco la filippina Bianca Bustamante, più grande di un anno ma con meno esperienza in monoposto.
Tra le rookies, la più veloce nelle tre giornate di test collettivi a Barcellona è risultata però essere Emely de Heus, che affiancherà la connazionale Visser nel team Sirin. Il fatto non deve sorprendere più di tanto, poiché si parla di una pilota già 19enne e con un intero anno nella F4 spagnola alle spalle, dunque forte di una buona conoscenza delle monoposto e anche della pista catalana.
Senza Sabré Cook gli Stati Uniti erano rimasti senza protagoniste nella serie e questo buco è stato prontamente colmato da Chloe Chambers, che gareggerà naturalmente per il team Jenner suo connazionale al fianco nientemeno che della due volte campionessa in carica. Maggiorenne tra un mese, la pilota di origini cinesi avrà modo di imparare dal riferimento assoluto della W Series e potrà mettere in campo grandi progressi col passare delle gare. Ultima ma non ultima tra le debuttanti è la 19enne ceca Tereza Bábíčková, anche lei al debutto in monoposto dopo buone prestazioni nel campo dei kart: sarà compagna di squadra di Kimiläinen nel team Puma e avrà a sua volta modo di apprendere dall’esperienza di una pilota più esperta.
Un weekend e due gare in più rispetto al 2021 per la W Series di quest’anno. Si inizierà e si terminerà con un double header, rispettivamente a Miami e a Città del Messico, e nel mezzo si accompagnerà il mondiale di F1 a Barcellona, Silverstone, Le Castellet, Hungaroring, Suzuka ed Austin. Solo tre, dunque, le piste confermate rispetto alla season 2, che invece aveva visto un calendario completamente nuovo rispetto al campionato d’esordio.
A livello di punteggio e di format, tutto invariato: ogni weekend proporrà una sessione di prove libere, una di qualifiche e una gara singola che assegnerà punteggio analogo alla F1; in occasione dei double header, la griglia di partenza della seconda corsa sarà determinata dai secondi migliori tempi delle prove ufficiali. Anche la vettura sarà la stessa rispetto alle due annate passate, la Tatuus T-318: questa però avrà la particolarità di montare propulsori Toyota nelle gare di Barcellona e Suzuka in luogo dei soliti Alfa Romeo, per questioni logistiche.
Da quest’anno, per quanto riguarda la copertura televisiva italiana, il campionato si unirà alle trasmissioni di Sky Sport insieme alle altre serie a seguito della F1.
Ecco il riassunto delle partecipanti al campionato:
Immagine copertina: wseries.com
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