Vettel l’ immaturo…per gli altri

F1
Tempo di lettura: 1 minuto
di Andrea Ettori @AndreaEttori
27 Agosto 2013 - 19:30
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Mentre leggo diversi siti internet,e ascolto pareri anche di ex campioni del mondo di F1, sento che la parola “immaturo” nei confronti di Sebastian Vettel viene usata troppo spesso. Parto con il dire che io non essendo un suo tifoso, parlo con distaccata ammirazione per un pilota che a mio modesto parere sta facendo la storia della F1. Incredibile come nonostante la rincorsa al titolo,poi vinto, nel 2012 con le perle di Abu Dhabi e Interlagos a sancirne la definitiva consacrazione, il tedesco non sia considerato ancora un pilota maturo.

Se prendo i suoi numeri, pazzeschi in relazione all’ età che ha, ci troviamo davanti ad un fenomeno che per fame, e voglia di vincere, paragono più a Senna che al suo connazionale Schumacher. Appunto Michael, che dopo i 2 titoli vinti in Benetton, con luci ok, ma anche diverse ombre alla firma del contratto con la Ferrari per il 1996 venne considerato il numero 1 in assoluto.

Probabilmente a Sebastian, che ha 26 anni sta per realizzare un poker storico, servirebbe proprio quella firma su un contratto rosso per far cambiare idea anche ai più scettici. Ma questa è un altra storia,che forse vedremo, Alonso permettendo in futuro.

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6 Commenti su “Vettel l’ immaturo…per gli altri”
Muresan80 dice:

condivido pienamente l’articolo di Andrea, anche per me Vettel è più simile a Senna che a Schumacher…

AndreaEttori dice:

Tutti si ricordano(sbagliando) le ultime 3 stagioni di Seb, dimenticando però quello che ha fatto il tedesco prima. L’esordio con la BMW prendendo un punto subito, la pole con vittoria e gpv a Monza con la Toro Rosso( non ditemi di culo xkè li ha massacrati tutti in quel week-end) e anche il possibile podio al Fuji nel 2007 sempre con la STR! In quel caso la manovra da stupido di Ham con la brusca frenata dietro la SC causò il tamponamento di Seb a WEB. Dariok ha ragione mettendolo a confronto con HAM.Alls lunga si è visto chi x me è il migliore

Dariok dice:

Io condivido in pieno: ammiravo già il giovane Sebastian (a parte per il miglior tempo durante le prove del venerdì come collaudatore per la Bmw quando Jacques fu licenziato) quando in Toro Rosso faceva più punti dei cugini ricchi della Red Bull.
La cosa che mi stupisce è come al contrario un Hamilton, le cui doti non intendo certamente mettere in dubbio, che si è subito seduto su un sedile importante, quello della fortissima McLaren-Ferrari del 2007 (sì proprio Ferrari, dopo un anno che andava come un trattore dopo la spy story è subito diventata l’auto da battere), non è mai stato messo in discussione come succede con Vettel! Decisamente un comportamento bipolare da parte dei tifosi di F1. E Vettel di mondiali ne ha tre, ha sbagliato come tanti piloti certo, ma molto meno di altri, anche meno del grande Kaiser secondo me, e soprattutto ha dimostrato una tenuta nervosa superiore ad Hamilton. Ha tre mondiali alle spalle ed uno di fronte, una serie di pole e vittorie spaventose ad una età in cui molti campioni non avevano ancora fatto un punto. Ha certo una gran auto, ma il confronto con il compagno di squadra è impietoso!

Osrevinu dice:

Ragionando in questo modo possiamo pure dire che Schumacher è un dio e Senna era una pippa perchè ci sono quattro mondiali di differenza tra i due.
Parli dei numeri come se fossero tutto ma i numeri non sono niente perchè non tengono conto delle condizioni, del mezzo che si guida, degli avversari, ecc…

Dariok dice:

i numeri quando sono di questa rilevanza contano eccome! Le conclusioni che mi metti in bocca su Schumi e Senna le rispedisco al mittente, grazie

Osrevinu dice:

Non condivido. Vettel ha bisogno di andare da qualche altra parte, ha bisogno di far vedere, come fece Schumacher (certo con l’aiuto di tecnici fidati), di saper risollevare anche team in stato comatoso (come appunto la Ferrari degli anni 90). Troppo faciel fare il bello e il cattivo tempo con una macchina stellare, con Newey in stato di grazia e con regolamenti stabili che quindi cristallizzano nel tempo i vantaggi tecnici.

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