Nel 1988 Senna diceva di essere ormai in un’altra dimensione all’interno della sua McLaren quando sbaragliò la concorrenza, compagno Alain Prost compreso, nelle qualifiche del GP di Monaco. Un secondo e 4 decimi al Professore sulla stessa macchina: fantascienza. Otto anni dopo Michael Schumacher, sempre a Monaco, recuperò 7 decimi in 36 secondi a Damon Hill passando da un ritardo di due decimi alla chicane del porto ad una pole con mezzo secondo di vantaggio sul traguardo. Con una Ferrari, la F310, che perdeva pezzi. Contro una Williams del periodo d’oro. Di Lewis Hamilton si fa riferimento spesso alla pole di Singapore nel 2018. Un giro allucinante, da trance agonistica. Primo giro della Q3 sufficiente a mettere le mani sulla partenza al palo.
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