L’immagine (fonte MotoGP.com) è di oggi.
Domani, a Valencia, due anni Rossi (il colore) , in Rosso (per i risultati), per Rossi (il pilota) saranno dimenticati.
Già il sorriso lascia intendere come sia finito una specie di incubo, che nè Valentino nè la Ducati avevano previsto due anni fa, quando l’avventura stava per cominciare.
Domani Valentino torna in sella alla Yamaha, con la quale ha portato a casa 4 titoli, che ha lasciato a causa (anche) della convivenza con Lorenzo, e che ritrova con lo stesso Lorenzo Campione del Mondo in carica.
Le premesse, in teoria, non fanno proprio ridere. C’è anche da dire che alternative non ce n’erano. Dove sarebbe potuto finire, Valentino, oltre che in Yamaha? Si era parlato della Honda, al posto di Stoner, ma come sappiamo sarà Marquez il compagno di Pedrosa nel 2013. Per cui, scelta ‘obbligata’ quella della Yamaha Ufficiale.
Se l’intenzione di Valentino è dimostrare di essere ancora lui, quello dei 9 Mondiali, ha scelto il terreno più duro per poterlo fare.
La sfida con la Ducati è stata persa dal primo turno di prove. Io sono del parere che quando un pilota non si trova con la moto, può metterci quante pezze vuole ma sempre dietro arriverà, sempre che non rischi di cadere prima. Poi io non sono motociclista, non sono pilota, non sono niente. Ma credo che trovarsi in difficoltà con la moto è molto peggio che con l’auto.
Detto questo, persa una Sfida Valentino ne affronta un’altra. Prima di tutto (e questo lo sa anche lui) deve capire se è ancora competitivo. Cioè se questi due anni non hanno assopito la sua sete di vittorie, a furia di lottare per le posizioni di centro gruppo e rimediare magre figure. Se anche dovesse ritrovarsi con la sua amata Blu e ristampare tempi ottimi, il confronto con Lorenzo potrebbe essere impietoso.
Perchè a Valentino non basterà arrivare vicino a Lorenzo per far capire di essere tornato, dovrà batterlo a casa sua. Nessuno ne tesserà le lodi se dovesse arrivare anche dietro di 1 secondo in gara allo spagnolo. Solo battendolo, da prima guida qual è, potrà far capire a chi segue che il problema, tra lui e la Ducati, non era solo lui.
Valentino sorride, ma questa potrebbe essere la sua prima e ultima opportunità per ridare smalto ad una carriera pazzesca, che si è (per molti) offuscata con questo biennio incredibilmente negativo.
Neppure il più acerrimo dei rivali / detrattori avrebbe potuto prevedere una debacle del genere. E sono in pochi, ora, a pensare che lui possa in qualche modo rifarsi da subito con la Yamaha.
Certo, se dovesse farcela ci sarebbe solo da togliersi il cappello, ma i miracoli non si verificano tutti i giorni (vedasi Schumi con la Mercedes). Se non dovesse farcela, potrebbe iniziare davvero la parabola discendente di Rossi. Potrebbe cioè, dopo anni di sole, mettersi in mostra la luna dal suo casco.
Ai posteri l’ardua sentenza.
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