I festeggiamenti, inconsciamente, forse sono già iniziati per Lewis Hamilton.
302 a 236. Il punteggio aggiornato dopo Sochi a quattro gare dal termine pare ormai una sentenza, se consideriamo oltretutto che il secondo in classifica non è più Nico Rosberg, oggi a zero, ma Sebastian Vettel. Se il ferrarista è a 66 punti di distacco da Hamilton, il compagno Nico Rosberg è ora a 73. Essendo stato fino ad ora l’unico contendente credibile per il titolo, vista la superiorità Mercedes, solo un cataclisma può togliere il terzo titolo all’inglese.
Il problema di oggi sulla Mercedes di Rosberg (rottura del pedale dell’acceleratore o di una sua componente, si parla della molla di ritorno), arriva proprio in un weekend in cui il tedesco si era mostrato con autorità più veloce del capoclassifica. Un segnale chiaro del fatto che anche quando lui c’è è qualcosa d’altro a fermarlo. A questo punto, Austin potrebbe essere la tappa decisiva per consegnare il tanto agognato terzo mondiale nelle mani di Hamilton: obiettivo dichiarato da anni per paragonarlo (nei numeri, solo nei numeri) al sui idolo Ayrton Senna.
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