Il Gran Premio d’Austria, oltre che per la vittoria in rimonta di Verstappen, sono sicuro che verrà ricordato anche per quanto successo dopo la fine della gara. In particolare saranno sala stampa e media vari ad avere ben in mente lo scherzetto ordito da qualche furbacchione nei momenti successivi alla chiamata di Verstappen e Leclerc davanti ai commissari.
Con tutto il mondo della Formula 1 in attesa della decisione dei giudici, ad un certo punto viene infatti diffuso un comunicato che parla di una penalità di cinque secondi per l’olandese, reo di aver spinto fuori dalla pista il monegasco nel sorpasso che gli è valso la vittoria. Con questa penalità la vittoria passerebbe proprio al giovane della Rossa. Il comunicato si espande a macchia d’olio in tre nanosecondi sul web: in pochi istanti viene condiviso, commentato, ripubblicato, letto in diretta dai media e provoca l’incontenibile gioia dei tifosi della Ferrari, fino ai box.
Viene infatti dato per buono anche perché diffusosi inizialmente proprio all’interno della sala stampa, tramite una chat Whatsapp di membri non meglio precisati della FIA. Insomma, in buona fede si dà per scontato che sia ufficialissimo e, ad una prima occhiata, sembra anche verosimile.
Saltano però all’occhio un paio di particolari che lasciano il dubbio. Il primo è la formattazione del documento non proprio precisa, con un paio di righe che oltrepassano la larghezza del layout standard. Sicuramente quella alla voce “Offence” e, di pochissimo, la prima alla voce “Decision”.
Insospettito scrivo ad un caro amico in quel dell’Austria e aggiunge al mio dubbio quello sul numero di documento, che non corrisponderebbe con i precedenti.
Durante il weekend ne ho scaricati alcuni ma non tutti, quindi tento di aprire il sito della FIA per un controllo. Peccato sia irraggiungibile, bloccato, inanimato, KO come una McLaren del primo anno Honda. Non si può controllare. Non passa comunque molto tempo prima che si scopra, come nel più tremendo ultimo giro di Interlagos 2008, che la gioia rossa deve finire subito. Il comunicato, per quanto ben ideato, è più finto dei soldi del Monopoli. Parte istantaneamente la corsa al contrario per cancellare i post dai Social e rimangiarsi la parola, gli articoli, i byte.
Lo sgomento per lo scherzone dell’anno si protrae per diverse decine di minuti, quelle che bisogna attendere affinché venga pubblicato invece il comunicato ufficiale. Con un risultato, come sappiamo, ben diverso.
Non so se sia già successo senza esposizione verso l’esterno ma, sicuramente, è la prima volta in anni recenti che una fake news nasce e si espande sul web partendo proprio dalla sala stampa di un GP. La rapidità con la quale si è diffusa dà l’idea del concetto di “velocità” che prevale sul resto, a volte anche su un semplice controllo. Questo, però, è atteggiamento piuttosto comune e non solo nell’ambito del motorsport.
A questo punto, però, vorrei sapere chi è il genio dietro il documento farsa, l’artefice del caos. Mi immagino le sue risate nel vederlo condiviso – nella sua falsità – ovunque in pochi minuti e nell’osservare, malignamente, le facce di chi poi ha scoperto la verità. Deve essersela goduta parecchio e, se mi immedesimo un attimo in lui, credo avrei ancora i crampi dalle risate.
Forse non un comportamento altamente professionale ma, per come la vedo io, magari un modo per dimostrare l’impazienza per la decisione – quella definitiva arriverà dopo tre ore dal termine della gara – ed anche un pizzico di polemica per quanto sta succedendo nelle ultime settimane. E, polemizzare con uno scherzo del genere, è sicuramente la soluzione migliore.
Leggi anche
Partecipa al sondaggio su P300.it
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.