Terminato il primo dei due giorni di prove a Barcellona, Oliver Turvey si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni decisamente ottimistiche sul futuro della McLaren-Honda. Il pilota inglese, che ha guidato la MP4-30 per la prima volta proprio oggi, è un pilota McLaren da ormai sei anni e da quest’anno, in virtù della partnership con la Honda, guida la NSX-GT della casa giapponese nel campionato nipponico Super-GT.
Per lui, spesso presente a Woking per girare sul simulatore, è stata l’opportunità per paragonare i dati “virtuali” con quelli reali provenienti dalla pista. Nonostante sia stato afflitto da alcuni problemi ai sensori nella mattinata e al pomeriggio abbia trascorso parecchio tempo ai box per modificare gli assetti della vettura, Turvey si è detto incoraggiato dai progressi mostrati dalla vettura.
“Per alcuni anni la filosofia seguita non è cambiata, e ora credo che la nuova direzione che è stata intrapresa sia buona” ha detto il pilota inglese. “La macchina è più guidabile e credo che nel lungo termine questa sia una buona strada da percorrere. Queste nuove idee richiedono del tempo per essere sviluppate, ma sono sicuro che in questo pacchetto ci sia molto più potenziale di quanto visto finora“.
Turvey poi è entrato maggiormente nel dettaglio a proposito del lavoro svolto oggi: “Nelle prime ore abbiamo svolto dei test di aerodinamica, ma poi ci sono stati alcuni problemi con dei sensori che hanno rallentato il nostro programma; nonostante questo siamo comunque riusciti a raccogliere molti dati utili. Al pomeriggio poi abbiamo continuato a lavorare sull’aerodinamica, concentrandoci soprattutto sull’ala posteriore e provando diverse configurazioni; abbiamo provato un’ala specifica per il Canada percorrendo molti giri ad andatura costante e senza utilizzare il DRS ad ogni passaggio“.
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